Venerdì l’indice tedesco ha avuto una sessione rialzista, così come tutti i mercati azionari che seguo. Il DAX sembra voler tentare di superare il livello degli 11.000, e se riuscisse ad eliminarlo, potrebbe avere una buona possibilità di provare a colmare il gap superiore. Il mercato sta ovviamente guardando la media mobile esponenziale a 200 giorni appena sopra, e penso potrebbe rivelarsi una giocata a più lungo termine. Dopotutto, il DAX non solo ha riempito il gap, ma lo ha anche superato, rendendolo ancor più uno scenario rialzista, a prova del fatto che il mercato sta chiudendo ai vertici dell’intervallo della sessione di negoziazione di venerdì, ed in genere questo significa che assisteremo ad una certa continuazione.
I pullback a questo punto dovrebbero continuare a offrire opportunità di acquisto, quindi probabilmente troveremo molti acquirenti in quella zona. In definitiva, si tratta di un mercato che nel complesso continua a sembrare molto rialzista, ma penso potrebbe trovare un po’ d’instabilità davanti a sé. In questo panorama, se dovessimo superare la media mobile esponenziale a 200 giorni, l’indice tedesco salirà molto più in alto. Detto questo, penso ci sia un enorme minimale sotto la soglia dei 10.000.
Se il DAX dovesse voltarsi per rompere sotto al livello dei 10.000, il segnale si rivelerebbe estremamente negativo e potrebbe mandarlo molto più in basso. Dubito che ciò accada però, almeno non a breve termine. Il mercato continuerà a vedere molta volatilità, il che è piuttosto prevedibile considerando che le banche centrali di tutto il mondo continuano a inondare i mercati di liquidità e, naturalmente, la Banca centrale europea non sta facendo differentemente. Mi aspetto un sacco di instabilità, ma in generale credo che la politica monetaria allentata continuerà a spingere il mercato. Alla fine, la realtà economica riuscirà pur a recuperare, tuttavia, a breve termine, il mercato sicuramente continuerà a salire in base all’analisi tecnica e, naturalmente, ai soldi facili. Ricorda, le azioni si muovono essenzialmente più sulla liquidità che sui fondamentali.