Il mercato del petrolio greggio WTI ha tentato inizialmente di riprendersi durante la sessione di negoziazione di lunedì, ma si è ritirato dalla media mobile esponenziale a 50 giorni. L’Arabia Saudita ha annunciato un taglio alla produzione di 1 milione di barili al giorno, dunque i mercati hanno registrato un leggero aumento ma, come si può notare, hanno rinunciato a una bella fetta di guadagni per formare una candela negativa. Il mercato vedrà sufficiente pressione di vendita per invertire questa tendenza, magari andando inizialmente verso il livello dei 25 dollari, prima che il break al ribasso apra la possibilità di passare al livello dei 20 dollari.
Per quanto riguarda il rialzo, se il mercato supera il livello dei 30 dollari sarebbe un segnale molto rialzista che potrebbe inviarlo a livelli di prezzo molto più alti, magari inizialmente al livello dei 35 dollari, prima di provare a colmare il gap sopra al livello dei 42 dollari. Mi risulta difficoltoso pensare che accada veramente, ma è quello che mi dice uno dei grafici. Mi risulta molto più facile svanire i rally e, naturalmente, passare al lato short sottostante il livello dei 25 dollari.
Francamente, un giorno in cui l’Arabia Saudita annuncia un taglio di 1 milione di barili e gli operatori non hanno problemi a mantenere il contratto, dice praticamente tutto ciò che si deve sapere di questo mercato. Il greggio continuerà a soffrire, quindi non ho alcun interesse a provare a comprare questo contratto al momento. Una mossa sopra al livello dei 30 dollari sarebbe in qualche modo convincente, dunque in tal caso, meglio prestarvi attenzione, ma mi risulta anche facile affermare che il mercato è stato un po’ esagerato negli ultimi tempi, quindi ovviamente sarà una mossa inaspettata.
La volatilità continua ad espandersi in questo mercato, quindi logicamente vedremo una maggior instabilità che continuerà a rendere le condizioni di trading un po’ difficili ma, dato che gli ultimi due giorni sono stati piuttosto ristretti, aspettatevi mossa esplosiva prima o poi. I sauditi non sono stati in grado di spingere il mercato più in alto, il che mi dice che preferiamo ancora il lato negativo. La tendenza è stata al ribasso, e con buone ragioni di esserlo da qualche tempo, poiché l’economia globale resta sostanzialmente ferma.