L’Euro ha toccato la stratosfera durante le negoziazioni di giovedì e non c’è davvero molto da mostrare sul grafico a suggerire che sia pronto a rinunciare al massiccio rally a cui abbiamo assistito. Francamente, la situazione sta diventando un po’ ridicola, proprio come un paio di mesi fa, dunque per questo motivo e per il fatto che venerdì usciranno i dati sul lavoro del settore non agricolo, ci saranno davvero buone possibilità di vedere presto un’inversione.
Il livello degli 1,15 causerà molta resistenza e, in sostanza, più sale questa coppia, più probabilmente lo farà per cercare opportunità di vendita. Anche se sei rialzista dell’euro e abbiamo avuto una mossa a lungo termine al rialzo, è difficile immaginare una ripida salita dai livelli attuali senza stampare una candela negativa ad un certo punto della nostra vita. Tenendolo presente quindi, la correzione potrebbe essere piuttosto brutale e potrebbe spazzare via quella gran fetta di operatori che si aspettano un tipo di cambiamento, come dovrebbe essere. Penso che a questo punto il livello degli 1,15 potrebbe spalancare le porte a livelli molto più alti, ma chiaramente il mercato avrà bisogno di ritirarsi da adesso in poi per avere una vera possibilità di superarlo.
Con probabilità, le cifre sulla disoccupazione saranno orribili, quindi potrebbero entrare in gioco molti scambi guidati dagli algoritmi. Il tasso di disoccupazione previsto negli Stati Uniti è del 19,5%, qualcosa di completamente inaudito negli ultimi decenni. Tuttavia, Wall Street ha una capacità straordinariamente forte di “non fermarsi ai numeri” e ne caso in cui fosse offerto quel calo, potrebbe comprarlo. Per questo motivo, è possibile che si sia svenduto il dollaro statunitense dopo una reazione istintiva, impostando così una brutta giornata di scambi. Meglio essere eccessivamente cauti, perché la gravità potrebbe tornare in questa coppia. Credo anche che il livello degli 1,11 offrirà un supporto significativo, per cui ora mi chiedo se ci sarà una ripetizione rispetto all’ultima volta che siamo arrivati alla soglia dell’1,15. Il mercato continua a dimostrarsi un disastro completo e c’è ancora una grande carenza di dollari statunitensi. Se osserviamo un grafico a lungo termine dell’euro, questo rally resta ancora nel regno della normalità, solo la velocità è stata così straordinaria.