L’euro ha oscillato avanti e indietro durante la sessione di negoziazione di lunedì, poiché gli operatori continuano a testare il livello di 1,13 in entrambe le direzioni. Parliamo comunque di un mercato che almeno avrà bisogno di digerire i guadagni, se non di ritirarsi drasticamente dopo il movimento parabolico. Solitamente non si possono pianificare rialzi del genere, e la moneta unica è diventata così parabolica che sarebbe pericoloso iniziare a mettere soldi al lavoro a questo punto, semplicemente perché suppongo andremo a sbattere contro il livello di1,15. Anche se lo facessimo, il livello di 1,15 dovrebbe fungere da enorme resistenza.
Il livello superiore di 1,15 dimostra un’area che dovrebbe attirare molta attenzione a causa del fatto che parliamo di una figura tonda di grandi dimensioni e psicologicamente importante, ma rappresenta anche un’area che è stata precedentemente resistiva. Prima, inoltre, fungeva da supporto, perciò ha senso che il livello di 1,15 continui a presentare un obiettivo sia per gli acquirenti che per i venditori, a seconda del lato della linea in cui ci troviamo. Penso sia solo una questione di tempo prima che i venditori vengano coinvolti in quell’area, ma se eliminiamo la soglia dell’1,15, l’euro continuerà una mossa a lungo termine che potrebbe durare abbastanza.
La candela stampata nella sessione del lunedì dimostra che più probabilmente la coppia EUR/USD macinerà lateralmente nel breve termine, forse nel maggiore tentativo di digerire i guadagni. Il corso sull’euro sta venendo supportato dall’idea che, questa settimana nella sua riunione, la Federal Reserve proverà a fare tutto il possibile per ridurre il valore del dollaro americano. La Federal Reserve ha reso chiaro di voler uccidere il biglietto verde, come l’abbiamo vista fare negli anni e ora in arrivo abbiamo un numero ancora maggiore di politiche di allentamento quantitativo, quindi alla fine man mano che il suo potere d’acquisto cala, i trader inizieranno a vendere il dollaro statunitense. In questo contesto attuale, se dovessimo scendere sotto al livello degli 1,1250, allora lancerei un’altra posizione short contro l’euro, ma la sessione del lunedì dimostra come gli operatori non abbiano esattamente paura di possedere l’euro a questi livelli.