La sterlina britannica ha trafitto una grande resistenza durante la sessione di negoziazione di mercoledì, restituendo però una bella fetta dei guadagni in segno di incertezza. Superare il livello 1,2750 è il segnale per cui in teoria saliremo più in alto, ma a questo punto è ovvio che la coppia GBP/USD decollerà. Dopotutto, parliamo di un mercato che è stato molto rialzista, con un dollaro statunitense che naturalmente è stato messo a dura prova. Tuttavia, al momento sembra esserci una certa esitazione, dunque potremmo vedere un po’ di “infiltrazione di ritorno” cioè cali a breve termine in cui i trader continueranno ad essere coinvolti. In questo panorama, penso che il mercato alla fine voglia salire più in alto, anche perché la Federal Reserve ha suggerito di voler proseguire con l’allentamento quantitativo, decisione che dovrebbe lavorare contro il valore del dollaro statunitense.
Dopodiché, ci sono ovviamente molte preoccupazioni a livello mondiale e potrebbero far sì che gli operatori si rivolgano al dollaro americano per motivi di sicurezza. Si tratterà di un paio di settimane estremamente difficili, dal momento che il mercato è sicuramente andato troppo oltre, se si considera la propensione al rischio. Se il mercato dovesse cambiare rotta al di sotto della media mobile esponenziale a 200 giorni, potrebbe portare a un movimento maggiore a livelli più bassi. Dopotutto, la media mobile esponenziale a 200 giorni dovrebbe in teoria fungere da supporto, quindi se non supporta il mercato, allora sarà eccezionalmente regolare. Se riusciremo a superare i massimi della sessione di mercoledì, allora continueremo a macinare verso il livello degli 1,30. Ci vorrà molto tempo dato che non abbiamo ottenuto quell’esplosione al rialzo che in molti avrebbero sperato di vedere. A questo punto mi chiedo se Jerome Powell abbia deluso i mercati con la sua mancanza di denaro ancora più economico. Continueranno gli acquisti di obbligazioni ma a fine giornata Wall Street è diventata completamente dipendente dal denaro a buon mercato dunque si potrebbe presumere che anche i mercati valutari lo siano. Aspettatevi molta volatilità irregolare e, naturalmente, scambi incostanti. Credo che alla fine otterremo un po’ di chiarezza, ma al momento il panorama resta ancora in qualche modo incerto.