I mercati dell’oro si sono dimostrati in qualche modo resistenti, nel senso che di recente sono rimbalzati dalla media mobile esponenziale a 50 giorni superando il livello dei 1700 dollari. Sopra, il livello dei 1750 dollari rappresenta una barriera di resistenza significativa che si estende al livello dei 1760 dollari. A questo punto, più probabilmente il mercato continuerà ad oscillare avanti e indietro aspettando di vedere cosa succederà alla fine della riunione della Federal Reserve di oggi. Se Jerome Powell suggerisce l’arrivo di un ulteriore allentamento quantitativo, con molta probabilità vedremo l’oro decollare. A lungo termine, il mercato continuerà a salire molto più in alto, specialmente quando entrerà in gioco il livello dei 1800 dollari. Se riusciamo a superare il livello dei 1800 dollari, il mercato potrebbe dirigersi verso il livello dei 2000 dollari.
Al ribasso, il livello dei 1675 dollari continua ad offrire abbastanza supporto da mantenere a galla questo mercato, quindi ritengo che prima o poi vedremo l’entrata degli acquirenti in un pull back. Mi sorprenderebbe se la dichiarazione rilasciata dalla Federal Reserve fosse anche lontanamente aggressiva, dunque faccio fatica a credere che la banca centrale statunitense prenda quel tipo di posizione. In questo contesto, allora sarà solo una questione di tempo prima di proseguire a livelli più alti.
Un break sotto al livello dei 1675 dollari potrebbe spingere questo mercato verso il livello dei 1650 dollari, seguito dal cruciale livello dei 1600 dollari che non solo rappresenta una cifra ampia, tonda e psicologicamente significativa, ma determina anche il luogo in cui entrerà in gioco la media mobile esponenziale a 200 giorni: per questo motivo, penso che l’oro abbia supporto più che sufficiente. In conclusione, parliamo di un mercato che salirà più in alto nel lungo periodo e credo che l’oro sarà uno dei nostri migliori investimenti a lungo termine. Non c’è un’eventualità in cui io voglia vendere questo mercato, perché ci vorrebbe un importante cambio di atteggiamento da parte delle banche centrali mondiali e ovviamente la fine dei rischi significativi che ci sono al momento là fuori. I pull back rappresentano valore potenziale, cosa che finora ha sicuramente funzionato.