L’euro ha dato il via a inizio settimana rafforzandosi in modo abbastanza significativo durante la sessione di negoziazione di lunedì, dato che in tutto il mondo c’era un definito atteggiamento di propensione al rischio, lanciato dal decollo alle stelle dei mercati azionari cinesi durante la notte quando per il mercato sono state scelte alcune parole nel tentativo di potenziarli. I cinesi hanno infatti in generale detto di vendere il dollaro americano, per questo abbiamo visto anche qui nell’euro un po’ di effetto a catena.
Esaminando questo grafico, si può chiaramente vedere come ci sia stata molta resistenza giusto sopra, e anche se la candela della sessione di negoziazione del lunedì è molto rialzista, non siamo riusciti realmente a sfondare e raggiungere il livello di resistenza maggiore superiore. Quel livello si estende fino alla soglia superiore dell’1,15, per questo motivo, è probabilmente solo una questione di tempo prima di vedere il mercato ribaltarsi e ricominciare a rompere al ribasso. Se ciò avverrà, credo che il livello degli 1,14 continuerà a rappresentare una massiccia resistenza che si estende fino alla soglia precedentemente menzionata dell’1,15 e sembra anche ci sia un’elevata quantità di offerta per l’euro in quella vicinanza generale.
Potremmo essere alla ricerca della prossima area di consolidamento, che al momento potrebbe forse stare tra il livello degli 1,12 in basso e il livello degli 1,14 in alto. Una rottura sotto la soglia dell’1,12 aprirebbe allora la porta al sottostante livello degli 1,10, che si trova giusto sotto la media mobile esponenziale a 200 giorni. Penso che la coppia EUR/USD continuerà a ricevere molto supporto in quell’area, ma ciò potrebbe aprire la possibilità a un passaggio al livello degli 1,07, cioè un minimale importante di recente. Probabilmente il mercato continuerà a comportarsi in modo molto discontinuo, ma penso che alla fine vedremo entrare i venditori che lo spingeranno al ribasso. Se in qualche modo superassimo la soglia dell’1,15, diventerei un investitore che compra e tiene l’euro. Fino ad allora, penso sia più facile vendere questo mercato con i segnali di sfinimento come abbiamo iniziato a vedere a fine giornata sui grafici a breve termine.