L’euro è inizialmente caduto durante la sessione di negoziazione di giovedì, scendendo al livello degli 1,17. Tuttavia, si è voltato per esplodere attraverso il livello degli 1,18 durante la sessione di New York, e sicuramente a questo punto ci troviamo di fronte ad un movimento esagerato. Basta guardare questo grafico con una rapida occhiata per vedere quanto sia parabolico. Queste mosse tendono a causare seri problemi nel tempo, ma giunti fin qui, è quasi impossibile iniziare a vendere questo mercato. Dopotutto, si tratta di un mercato che è esploso al rialzo e l’euro è il modo più rapido in cui le persone scelgono di esprimere la propensione per un crollo del dollaro.
Se si esamina la candela, il mercato ovviamente sta diventando in qualche modo parabolico e forse anche esagerato, ma a questo punto penso che l’Euro stia in sostanza cambiando la tendenza generale. In questo scenario, non si può vendere il mercato, ma si può cercare valore. Devo ammettere di essere leggermente sorpreso di quanto sia andato al rialzo, soprattutto considerando che la maggior parte delle volte questo mercato è molto noioso. Il trading a senso unico visto per un po’ di tempo finirà sicuramente con le lacrime di coloro che acquistano a massimi estremi, ma la domanda dunque diventa: “dove sono i massimi estremi?” È troppo pericoloso acquistare il mercato a questi livelli, ma se dovessimo scendere ad almeno 1,17, se non addirittura al livello degli 1,16, allora mi sentirei più a mio agio nell’acquisto.
Alla fine andremo a guardare verso il livello di 1,20, e forse oltre. A lungo termine sospetto vedremo una mossa verso la soglia dell’1,25, ma ci vorrà del tempo per arrivarci. Queste ultime due mosse impulsive sono alquanto straordinarie per questa coppia, e in effetti non vedo l’Euro agire così da circa un decennio. Penso che forse la Federal Reserve otterrà ciò che vuole, cioè un dollaro statunitense assolutamente distrutto in termini relativi. Detto questo, tuttavia, va notato che il dollaro americano è estremamente forte rispetto alla media storica, quindi ha un po’ di distanza da percorrere a lungo termine.