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- Durante le contrattazioni della scorsa settimana, i tentativi dei rialzisti di spingere la coppia EUR/USD al rialzo sono falliti, poiché i guadagni non hanno superato il livello di resistenza di 1,0695.
- Nelle vicinanze, la coppia di valute è presto tornata sul suo percorso discendente più ampio, con perdite verso il livello di supporto di 1,0521, prima di chiudere le negoziazioni stabile attorno al livello di 1,0565.
- Come accennato in precedenza, il dollaro USA rimarrà il più forte grazie alla domanda come bene rifugio, oltre alla superiorità della Federal Reserve statunitense rispetto al resto delle banche centrali globali nel processo di inasprimento della politica monetaria.
Dati settimanali in primo piano
A questo proposito, la settimana scorsa si è tenuta una riunione della Banca Centrale Europea, e gli operatori del mercato aspettavano di vedere il messaggio di una delle banche centrali più importanti a livello mondiale. La BCE infatt è una banca centrale relativamente giovane, e questo è particolarmente importante dato che ha dovuto affrontare molte sfide nel corso degli anni. Sebbene non ci fosse molto da menzionare fino al 2008, quando iniziò la grande crisi finanziaria negli Stati Uniti, la crisi del debito europea è iniziata con l'entrata in gioco della moneta unica.
Inoltre, con la pandemia, l’invasione russa dell’Ucraina e l’altissima inflazione, abbiamo ancora solo un piccolo quadro di ciò con cui la BCE deve fare i conti. Inoltre, ciò che è importante qui è che non esiste un’unione fiscale in Europa, e quindi le misure adottate dalla Banca Centrale Europea sono sempre meno efficaci di quelle adottate da altre banche centrali globali (ad esempio, la Federal Reserve Bank negli Stati Uniti e la Banca d'Inghilterra).
La Banca Centrale Europea si è riunita in Grecia la scorsa settimana e i mercati all'unanimità si aspettavano che la Banca Centrale Europea sospendesse i suoi lavori. È stato così, ma l'incontro ha lasciato un messaggio cauto nonostante i persistenti timori di inflazione.
La domanda è: cosa ha fatto la Banca Centrale Europea?
La Banca Centrale Europea ha mantenuto stabili i tassi di interesse di riferimento dopo dieci aumenti consecutivi. Infatti, durante la riunione si temeva che la banca centrale abbandonasse la sua dichiarazione sull’inflazione CPI flat core, con il rischio che le aspettative del mercato riguardo al futuro andamento dei tassi di interesse sarebbero state riviste. Più precisamente, la recente curva di mercato poteva aver modificato la propria inclinazione in senso ribassista.
Ciò non è avvenuto, nonostante il comunicato della Banca Centrale Europea contenesse fattori soddisfacenti sia per i rialzisti che per gli orsi. Si potrebbe dire che è stata una riunione della BCE noiosa, senza commenti entusiasmanti.
Secondo il mercato Forex, il prezzo dell'euro non ha reagito molto (vale a dire, la maggior parte dei cross dell'euro erano leggermente negative poche ore dopo la fine della conferenza stampa), ma potrebbe essere ancora così. Dobbiamo tenere presente che la BCE, in fase di stallo, si trova ad affrontare pressioni inflazionistiche che stanno diminuendo molto più rapidamente che in altre parti del mondo. In altre parole, se l’inflazione scenderà più rapidamente, i mercati non esiteranno a mettere in conto futuri tagli prima del previsto. Nel complesso, è stata una conferenza stampa della BCE tranquilla, ma con pochi messaggi accomodanti. Infine, resta da vedere se i rialzisti dell’euro cercheranno di spingere la moneta unica al ribasso alla fine dell’anno commerciale.
EUR/USD oggi: aspettative e analisi
Secondo la performance del grafico giornaliero sottostante, la coppia valutaria EUR/USD è ancora su un percorso discendente. Chiaramente, la coppia si muove verso e al di sotto del livello di supporto psicologico di 1,0500, continuando a supportare il controllo degli orsi e facendo presagire un movimento al ribasso più forte, soprattutto nel caso in cui la riunione della Banca Centrale americana di questa settimana confermasse il percorso di aumento dei tassi di interesse statunitensi, oltre a dati più forti del previsto per l’occupazione negli Stati Uniti. Pertanto, se ciò accadesse, la coppia di valute potrebbe spostarsi verso i livelli di supporto di 1.0440 e 1.0380, rispettivamente, che sono aree che sposteranno gli indicatori tecnici verso forti livelli di saturazione per la vendita. D'altra parte, nello stesso tempo, potrebbe verificarsi una rottura del trend al ribasso della coppia EUR/USD se si sposta verso i livelli di resistenza di 1.0675, 1.0730 e 1.0800, rispettivamente.
L'euro verrà influenzato oggi dall'annuncio del dato sull'inflazione tedesca, oltre che dal tasso di crescita del PIL del paese.
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