- Giovedì il cambio euro franco svizzero si è principalmente spostato orizzontalmente, chiudendo la sessione solo -0.02% rispetto alla giornata precedente.
- Da un punto di vista tecnico, nonostante la pressione a ribasso che la coppia stava subendo in direzione del livello di supporto, mercoledì l’EUR/CHF è riuscito a rompere la resistenza a rialzo e giovedì ha consolidato la crescita rimanendo al di sopra del livello chiave.
- Per il resto della settimana non sono in programma annunci di importanti dati macroeconomici, ma lunedì la BCE comunicherà il tasso annuale d’inflazione nella Euro Area, il quale potrebbe avere un forte impatto sul valore dell’euro.
Break-out e Divergenza RSI: Dove Andrà l’EUR/CHF?
La sessione di giovedì ha rispettato tutte le caratteristiche fondamentali di ciò che solitamente segue un rapido break-out.
Come discusso nell’analisi di mercoledì, questo attuale break-out è avvenuto senza una forte spinta nè tecnica, né fondamentale, a causa della lontananza di tutti i livelli chiave, l’assenza di annunci macroeconomici e l’elevato Indice di Forza Relativa.
Nonostante ciò, la spinta di mercoledì era stata talmente forte da rendere molto probabile la permanenza del tasso di cambio sopra il livello 0.96 franchi per euro, almeno nel breve termine. Però, per assicurarsi ciò, era necessario un periodo di consolidamento.
Infatti, anche tenendo a mente la divergenza dell’RSI che segnala una degradazione della forza rialzista della coppia, sembrerebbe probabile il consolidamento ed una breve correzione, andando a testare il precedente livello di resistenza.
Outlook EUR/CHF a Breve Termine
- Attuale livello di resistenza: Dopo l’attuale break-out del livello 0.96, la resistenza secondaria è 0.9682, una forte resistenza che era stata raggiunta per l’ultima volta durante i mesi invernali del 2023.
- Attuale livello di supporto: 0.9600
- Target al rialzo: 0.9682
- Target al ribasso: 0.9538, il precedente livello di resistenza alla quale tra una settimana giungeranno anche le tre medie mobili andando a formare una zona di confluenza.
Oltre all’RSI, anche l’EFI segnala una rapida diminuzione della spinta rialzista dell’EUR/CHF, registrando un valore leggermente superiore allo zero e un trend a ribasso già a partire da metà febbraio.
In aggiunta, anche l’indicatore stocastico segnala un valore “overbought”, ovvero troppo costoso e relativamente esteso a rialzo.
Per via di questi fattori, infatti, lo scenario più probabile sembrerebbe essere una correzione al livello 0.96, prima di un test e un ulteriore rally a rialzo una volta che le tre medie mobili avranno raggiunto il livello chiave.
Però, è anche da osservare attentamente ciò che la BCE comunicherà lunedì riguardo all’inflazione, in quanto un valore più alto del previsto potrebbe avere forti ripercussioni sull’euro.
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