- Mercoledì il valore dell’indice italiano FTSE MIB è aumentato dello +0.09%, avvicinandosi al target primario e al livello 34,000.
- Da un punto di vista di analisi tecnica, il prezzo risulta essere relativamente elevato a causa della rapida crescita motivata da notizie macroeconomiche migliori del previsto e si trova in una zona relativamente priva di forti livelli chiave.
- Mercoledì sul fronte italiano sono stati annunciati i dati riguardanti la crescita nazionale della produzione industriale, ma le dichiarazioni della Federal Reserve e delle Banca Centrale Europea sono state le protagoniste della scena macroeconomica mondiale.
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La giornata di negoziazioni di mercoledì era iniziata con una forte pressione a ribasso causata dai deludenti risultati del settore industriale italiano. I mercati si aspettavano una decrescita della produzione dall’+1.2% annuale fino ad una contrazione dello -0.5%, ma i dati ufficiali hanno riportato un crollo fino al -1.2%.
Questa sorpresa a ribasso ha negativamente impattato il valore dell’indice, il quale ha scambiato al di sotto della chiusura di martedì fino alle 3 di pomeriggio, e che è riuscito a stabilirsi oltre questo livello solo dalle 17, mezz’ora prima della chiusura del mercato.
Ciò che ha aiutato l’indice italiano a salire sono state le dichiarazioni delle due banche centrali più importanti al mondo: la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea.
Partendo dal fronte americano, i Feds hanno conservato un fortissimo ottimismo riguardante l’outlook economico e hanno comunicato che si aspettano di tagliare i tassi d’interesse almeno 3 volte prima della fine dell’anno per un totale di 75 punti base, o 0.75%.
D’altro canto, Christine Lagarde, la presidente della BCE, ha annunciato che lo scenario europeo rimane ancora molto incerto e che un taglio dei tassi d’interesse non verrà approvato a meno che tutti i maggiori dati macroeconomici puntino verso una ripresa economica. Infatti, la Lagarde ha comunicato che prima di decidere su quando avverrà il primo taglio sarà necessario aspettare i dati che verranno pubblicati nei primi mesi estivi.
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- Attuale livello di resistenza: 34,650. Andando ad analizzare il movimento del prezzo dell’indice tra il 2004 e il 2009 questo sembrerebbe essere il livello di resistenza più vicino.
- Attuale livello di supporto: 32,670, il quale coincide con un breve periodo di consolidamento a fine febbraio e con dei livelli chiave tra il 2005 e il 2008.
- Target al rialzo: considerato 34,650
- Target al ribasso: il target primario è 32,670 e quello secondario è il livello 32,000 identificato dall’indicatore Fibonacci come il centro della “golden zone”.
Nonostante la discrepanza tra le due dichiarazioni, gli investitori hanno reagito molto bene in quanto la BCE è ormai nota per imitare le comunicazioni della Federal Reserve, ma traducendole in chiave più cauta per tenere sotto controllo le aspettative.
Inoltre, nelle prime settimane di febbraio la Lagarde aveva annunciato che si aspettava di vedere il primo taglio verso la fine dell’estate; quindi, la comunicazione di oggi ha perfettamente seguito quanto comunicato in precedenza.
In conclusione, considerando sia la situazione tecnica, che quella macroeconomica, sarà possibile aspettarsi un proseguimento dell’attuale trend fino al target primario al rialzo prima di una lieve correzione a causa dell’alto RSI.
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