Martedì la Borsa di Milano è crollata sotto le forti pressioni macroeconomiche che stanno caratterizzando questo periodo storico molto particolare. Da un assetto più restrittivo della Federal Reserve, all’attacco dell’Iran a Israele, tutti questi fattori hanno contribuito a spingere a ribasso il valore dell’indice italiano.
- Martedì il FTSE MIB è crollato dell’-1.65% a causa di un salto in apertura a ribasso di più dell’-1.5% ed ha concluso la sessione di scambi al di sotto del livello 33,400.
- Da un punto di vista di analisi tecnica, l’indice ha continuato a seguire la sua performance al ribasso iniziata ormai a metà marzo. Inoltre, grazie al salto in apertura il valore del FTSE MIB è riuscito anche a superare la zona di resistenza rispettata durante le ultime sessioni di scambi.
- Martedì 16 aprile l’ISTAT ha comunicato i dati riguardanti l’inflazione nazionale sia da un punto di vista annuale che mensile. Mercoledì, invece, anche la BCE annuncerà l’inflazione e l’inflazione di fondo nell’Euro Area, un fattore di estrema rilevanza in vista di un possibile taglio dei tassi d’interesse già a partire dalla seduta gi giugno.
Cosa Ha Fatto Crollare L’Indice Italiano?
In primo luogo, lunedì è stato annunciato il tasso d’inflazione nazionale sia su base mensile che su base annuale, un dato molto importante per mercato italiano e una componente che verrà osservata dalla BCE per la prossima decisione dei tassi d’interesse. Nonostante la chiusura dell’indice fortemente a ribasso, l’inflazione è risultata migliore del previsto con un aumento su base annuale solo dallo +0.8% fino all’+1.2% invece che fino all’+1.3% come previsto dagli analisti.
D’altro canto, la maggior parte delle principali borse mondiali è stata colpita da una pressione a ribasso a causa di un cambio delle aspettative riguardo alla politica monetaria americana. Infatti, già durante i primi mesi del 2024 le aspettative sui tagli ai tassi d’interesse americani erano crollate da 6 a 3 tagli, e ora, dopo l’ultimo FOMC meeting sono addirittura scese a meno di due. Nonostante la BCE abbia annunciato un possibile taglio prima del previsto a giugno, il cambio delle aspettative sul fronte oltreoceano stanno negativamente influendo gli investitori europei e la loro fiducia in questo taglio “anticipato”.
Infine, il fattore principale che ha fatto crollare tutte le borse mondiali nel corso delle ultime due sessioni di scambi è stato l’attacco dell’Iran a Israele. Più continua la situazione precaria in Medio Oriente, più i mercati diventano inquieti riguardo ad una possibile risoluzione del conflitto, causando una forte pressione a ribasso.
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Outlook Borsa di Milano a Breve Termine
- Attuale livello di resistenza: 34,650, il livello precedentemente superato e testato prima del rapido crollo di martedì.
- Attuale livello di supporto: 33,000- 32,670 formato dalla media mobile a 50 giorni e il successivo livello di supporto orizzontale.
- Target al rialzo: 34,650
- Target al ribasso: il target primario è 33,000-32,670 e quello secondario è il livello 32,000 identificato dall’indicatore Fibonacci come il centro della “golden zone”.
Considerando questi tre fattori di cui abbiamo appena discusso, e la prevalenza della pressione a ribasso contro il leggero ottimismo sull’inflazione italiana, lo scenario a breve termine più probabile sembrerebbe un proseguimento del trend a ribasso fino al target primario. Puoi scambiare le nostr previsioni di oggi con uno dei migliori broker di trading Forex autorizzati in Italia del settore.
Nonostante ciò, domani la BCE comunicherà i dati sull’inflazione nell’Euro Area, i quali potrebbero confermare la possibilità di un taglio dei tassi d’interesse già a partire da giugno, rallentando il rapido crollo delle borse europee.