- Giovedì il valore dell’oro è salito dell’+1.16%, toccando $2,250 per oncia prima di diminuire leggermente e stabilirsi al livello $2,238.4 per oncia. Venerdì, invece, in occasione di Venerdì Santo il mercato delle materie prime è rimasto chiuso.
- Da un punto di vista di analisi tecnica, da metà febbraio questo metallo prezioso ha avuto una performance straordinaria, prima superando una forte resistenza, poi il suo storico massimale e infine anche la resistenza a $2,150 per oncia. Successivamente l’oro è tornato a ritestare il livello chiave prima di riprende il suo rally estendendo il massimale.
- Venerdì all’1 e 30 di pomeriggio la Federal Reserve ha pubblicato i dati sull’inflazione americana, mentre alle 4 e 30 Jerome Powell ha tenuto una conferenza stampa per discutere del futuro della politica monetaria in luce dei nuovi dati. Nel corso di questa settimana, invece, gli USA pubblicheranno molti dati riguardanti la propria produzione industriale e il tasso di disoccupazione.
Cosa Ha Spinto l’Oro Verso un Nuovo Massimale?
Durante la scorsa settimana l’oro ha avuto una performance notevole, raggiungendo un nuovo massimale dopo aver recentemente superato una forte zona di resistenza.
La spinta principale che ha generato questo tipo di risultato è la situazione economica degli Stati Uniti e il forte segnale di ripresa che molti indicatori economici stanno fornendo. Infatti, nonostante Powell continui a ripetere che la Federal Reserve non abbia alcuna fretta di tagliare i tassi d’interesse, il mercato americano continua a prevedere una riduzione considerevole prima della fine dell’anno.
Più specificatamente, al giorno d’oggi il mercato prevede tre tagli da 25 punti base entro la fine del 2024, con una probabilità del 70% che il primo avvenga già dalla seduta di giugno.
L’annuncio di venerdì di un’inflazione leggermente più bassa del previsto ha aiutato ancora una volta ad aumentare le aspettative per la vicinanza del prossimo taglio di interessi e a spingere l’oro verso un nuovo massimale.
Il metallo prezioso e il tasso d’interesse sono legati da un forte legame basato sul costo opportunità di possedere oro per via della mancanza di alcun guadagno costante da parte del possessore. Infatti, un investitore volenteroso di investire in un asset sicuro è generalmente indeciso tra oro e obbligazioni del tesoro a breve termine. Quando i tassi d’interesse sono molto elevati, il guadagno derivante dall’obbligazione tende a ridurre la domanda dell’oro per via della prospettiva di un buon guadagno certo.
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Outlook Oro a Breve Termine
- Attuale livello di resistenza: grazie alla rapida crescita, l’oro ha appena raggiunto un nuovo massimale storico, quindi, non presenta alcun livello di resistenza al rialzo.
- Attuale livello di supporto: $2,190 per oncia
- Target al rialzo: considerando la crescita parabolica risulta difficile individuare un target al rialzo, ma il prezzo potrebbe continuare a salire nel breve termine soprattutto se assistito da notizie macroeconomiche.
- Target al ribasso: $2,190 per oncia.
Osservando l’andamento del valore dell’oro, nel breve termine ci si aspetta che il prezzo possa continuare a salire grazie alle notizie di venerdì, estendendo ancora una volta il proprio rally prima di iniziare un periodo di consolidamento.
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