Durante le ultime due settimane il valore del dollaro statunitense è slittato a ribasso perdendo sempre più valore sotto la pressione di un outlook monetario espansivo. Infatti, la svalutazione del dollaro non si è stabilizzata dopo il primo taglio di 50 punti base, ma ha continuato ad aumentare per via delle aspettative di un rallentamento dell’economia americana. Inoltre, gli ultimi dati relativi all’inflazione PCE statunitense hanno contribuito a rafforzare la svalutazione del dollaro mostrando un chiaro rallentamento nell’aumento dei prezzi.
- Settimana scorsa si è conclusa con una leggere diminuzione dello -0.01% terminando la settimana solamente pochi pips al di sotto del livello 1.116 dollari per euro.
- Dall'analisi Forex oggi, il rapidissimo rally iniziato durante le ultime sessioni di giugno sembrerebbe aver raggiunto uno stop in prossimità del livello 1.12 dollari per euro, il quale ha indotto una inversione di trend, ulteriormente confermata dalla candela di venerdì scorso che ha formato un bearish engulfing pattern preannunciando una inversione di trend nel breve termine. Questo pattern si è confermato con un break-out al rialzo del livello di resistenza a 1.1111 dollari per euro ed una spinta verso il massimale assoluto.
- Da un punto di vista macroeconomico, questa settimana si terrà una conferenza stampa di Jerome Powell lunedì sera alle 7:55 italiane per discutere della situazione macroeconomica statunitense. Inoltre, venerdì verranno pubblicati alcuni dati sul mercato del lavoro degli States tra cui il tasso id disoccupazione e i non farm payrolls. Allo stesso modo, questa sarà una importantissima settimana anche per l’Euro Area in quanto verranno annunciate le stime sul tasso d’inflazione CPI e PPI, la crescita del settore produttivo misurata tramite l’indice PMI e il tasso di disoccupazione.
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Il Dollaro Continua a Svalutarsi
Solitamente una pressione disinflazionistica è associata ad un apprezzamento della valuta in quanto i prezzi aumentano ad un velocità progressivamente minore mantenendo il potere di acquisto relativamente stabile. D’altro canto, invece, quando l’inflazione è molto elevata il valore della valuta crolla in quanto lo stesso dollaro è in grado di acquistare meno prodotti rispetto ai prezzi dell’anno scorso.
Nonostante ciò, la Federal Reserve ha comunicato durante la conferenza stampa dopo il precedente FOMC Meeting che avrebbero spostato il proprio focus dall’inflazione al mercato del lavoro in modo da poter evitare un rapido aumento della disoccupazione ed un crollo del PIL nazionale.
Così facendo, la Federal Reserve ha comunicato la volontà di attuare una politica sufficientemente espansiva in modo da poter ridurre l’impatto degli elevati tassi d’interesse sull’economia. Di conseguenza, un raffreddamento dell’aumento dei prezzi risulta essere un “semaforo verde” che elima la paura della Federal Reserve di un possibile aumento dell’inflazione nel caso in cui la politica monetaria dovesse essere eccessivamente espansiva.
L’EUR/USD Rispetta una Ripida Trendline Verso il Massimale 2024
Da un punto di vista tecnico, la coppia di valute ha proseguito il proprio periodo di consolidamento e di spinta rialzista caratterizzato da un’elevatissima volatilità formando molteplici candele dal valore di oltre 0.40%, spesso superato durante normali periodi macroeconomici.
Osservando il cambio euro dollaro previsioni grafico è possibile notare che nelle ultime due settimane il valore della coppia è oscillato all’interno del canale orizzontale tra gli 1.11 dollari per euro e il massimale assoluto della coppia a 1.12 dollari per euro. Nonostante ciò, l’EUR/USD ha formato una ripida trendline rialzista, la quale ha creato una struttura a wedge che potrebbe portare ad un break-out nel corso della settimana. Prima di negoziare oggi, controlla la lista dei broker consob per verificare quali sono le piattaforme regolamentate in Italia.
Outlook Mensile Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.1200 dollari per euro, il massimale assoluto raggiunto nel 2024.
- Attuale livello di supporto: 1.1111 dollari per euro in prossimità delle ultime due inversioni di trend.
- Target al rialzo: 1.1200 dollari per euro.
- Target al ribasso: 1.100 dollari per euro ed il target secondario è a 1.095 dollari per euro.
Considerando l’importanza delle prossime notizie macroeconomiche che caratterizzeranno tutto il corso di questa settimana, la coppia di valute euro dollaro statunitense potrebbe proseguire il proprio periodo di consolidamento orizzontale proseguendo il proprio trend all’interno della struttura wedge in attesa di un break-out che potrebbe avvenire nel corso della settimana.
Nonostante il precedente massimale assoluto risulti essere una fortissima zona di resistenza, un break-out al rialzo potrebbe non essere del tutto improbabile se i dati statunitensi di venerdì dovessero deludere le aspettative.
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