Nel corso dell’ultima settimana di scambi il valore del dollaro statunitense ha proseguito il proprio periodo di apprezzamento che lo ha spinto al di sotto del livello di supporto a 1.080 dollari per euro prima di iniziare un periodo di consolidamento in prossimità della trendline di supporto. Il periodo di consolidamento sembra essere principalmente motivato dalla forte incertezza macroeconomica delle prossime settimane, principalmente relativa alla politica monetaria statunitense e alle elezioni presidenziali.
- Settimana scorsa si è conclusa in negativo dello -0.66% slittando al di sotto del livello di supporto a 1.080 dollari per euro.
- Dalle previsioni Forex, il rapidissimo rally iniziato durante le ultime sessioni di giugno sembrerebbe aver raggiunto uno stop in prossimità del livello 1.12 dollari per euro in prossimità del quale è iniziato un periodo di consolidamento. Dopo la formazione di un double top pattern trading e della rottura della trendline di supporto, il valore della coppia è crollato superando i successivi due livelli di supporto a 1.111 e 1.109 dollari per euro fino a raggiungere gli 1.085 dollari per euro.
- Da un punto di vista macroeconomico, nel corso della settimana gli States annunceranno il tasso di crescita del PIL, l’inflazione PCE e moltissimi dati relativi al mercato del lavoro, tra cui i non farm payrolls e il tasso di disoccupazione. Inoltre, considerando che manca poco più di una settimana alle elezioni presidenziali, nel corso della settimana le aspettative relative al risultato delle elezioni potrebbero variare significativamente ponendo molta pressione sul valore del dollaro.
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Il Mercato ha Paura della “Stagflation”
Nel corso delle ultime settimane le aspettative del mercato delle coppie valutarie sono cambiate significativamente in quanto ogni nuovo dato derivante dagli States ha mostrato informazioni contrastanti. Prima, ad agosto, i dati hanno mostrato un crollo disastroso nel mercato del lavoro minacciando una recessione e poi, a settembre, i dati hanno mostrato un’ottima ripresa in direzione di un soft landing.
Attualmente le aspettative relative ai dati americani sembrerebbero puntare in direzione di un’inflazione stabile oltre il 2%, una crescita del PIL relativamente costante al 3% ed un crollo nelle occupazioni con un aumento del tasso di disoccupazione.
Nonostante questi dati non segnalano ancora una chiara ripresa dell’inflazione, una presidenza Trump caratterizzata da tariffe sugli importi per proteggere il “made in USA” potrebbe causare una ripresa dell’aumento dei prezzi a fronte di una crescita relativamente stabile ma minacciata da un possibile calo a causa del rallentamento nel mercato del lavoro.
Una situazione caratterizzata da inflazione e disoccupazione con una crescita relativamente bassa è chiamata “stagflation” a descrivere il fenomeno dell’inflaizone in una situazione macroeconomica stagnante.
L’EUR/USD Si Consolida Dopo il Crollo!
Cambio euro dollaro, previsioni nel corso dell’ultima settimana di scambi: la coppia di valute euro dollaro statunitense è crollata a ribasso superando il livello di supporto a 1.080 dollari per euro prima di trovare il supporto della trendline iniziando un breve periodo di consolidamento in attesa delle prossime novità macroeconomiche della settimana.
Nonostante ciò, durante le primissime ore di scambi della sessione di lunedì il valore della coppia ha iniziato a spingersi al rialzo superando nuovamente il livello chiave a 1.080 dollari segnalando una possibile ripresa del trend al rialzo.
Outlook Mensile Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.088 dollari per euro.
- Attuale livello di supporto: 1.080 dollari per euro.
- Target al rialzo: 1.095 dollari per euro in prossimità di molteplici massimali assoluti prima del break-out la rialzo.
- Target al ribasso: 1.0743 dollari per euro.
Considerando l’attuale struttura tecnica e i prossimi dati macroeconomici, lo scenario settimanale più probabile risulta essere un proseguimento del periodo di consolidamento all’interno del range 1.080-1.088 dollari per euro prima di una possibile ripresa al rialzo.
Infatti, attualmente i mercati prevedono meno di un taglio da 25 punti base della Fed e la vittoria di Donald Trump, se le aspettative dovessero cambiare nel corso della settimana il valore del dollaro potrebbe diminuire significativamente.
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