Settimana scorsa il rapido apprezzamento del dollaro è proseguito una volta annunciati i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi che hanno visto una “red sweep” repubblicana con la vittoria della White House, del Senato e della Camera. Questo evento ha dato il via al “Trump Trade”, ovvero al rally di tutti gli asset previsti in forte crescita sotto la presidenza di Trump come ad esempio il dollaro, il made in USA e le small cap. A causa della loro correlazione inversa, il rapidissimo apprezzamento del dollaro ha causato un crollo del valore dell’euro.
- Settimana scorsa si è conclusa in negativo dello -1.05% terminando la sessione di venerdì in corrispondenza del livello 1.070 dollari per euro.
- Dalle previsioni Forex, il rapidissimo rally iniziato durante le ultime sessioni di giugno sembrerebbe aver raggiunto uno stop in prossimità del livello 1.12 dollari per euro in prossimità del quale è iniziato un periodo di consolidamento. Dopo la formazione di un double top pattern trading e della rottura della trendline di supporto, il valore della coppia è crollato superando a ribasso il livello di supporto a 1.080 dollari per euro prima superare a ribasso anche il livello successivo a 1.070 dollari per euro.
- Da un punto di vista macroeconomico, settimana scorsa oltre alle elezioni presidenziali si è anche tenuto un FOMC Meeting dove è stato approvato un taglio da 25 punti base del target rate statunitense. Nel corso di questa settimana verrà annunciato il tasso d’inflazione statunitense durante il primo pomeriggio di mercoledì mentre giovedì sera Powell terrà una conferenza stampa. Tieniti aggiornato sulle ultime news dai broker forex oggi.
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Dazi e Protezionismo Spingono il Dollaro al Rialzo!
Il famoso “Trump Trade” ha dato il via ad un rapidissimo apprezzamento del dollaro statunitense per via dell’elevato protezionismo nei confronti del made in USA tramite l’implementazione di dazi significativi specialmente nei confronti dell’Asia. Infatti, questi dazi hanno causato una rapidissima crescita del settore delle small cap misurato dal Russell 2000, il quale settimana scorsa ha generato quasi il doppio del ritorno dell’S&P 500, per via delle aspettative delle riduzione della competizione generata dalle compagnie estere.
Nonostante ciò, una politica estera basata sui dazi è anche caratterizzata da un aumento dei prezzi per i consumatori nazionali, il quale potrebbe causare una ripresa dell’inflazione. Ad esempio, se il prezzo medio di una Tesla è di $50,000 mentre quello di una BYD, il più grande produttore di automobili elettriche al mondo basato in Asia, è di $25,000 un cittadino americano potrebbe risparmiare e scegliere l’alternativa asiatica.
Nel caso in cui venisse imposto un dazio del 50%, il prezzo di BYD aumenterebbe a $37,500, significativamente inferiore a Tesla a tal punto che un cittadino americano potrebbe ancora scegliere l’alternativa asiatica. La differenza è che ora il prodotto costa il 50% in più.
Per questo, il mercato ha iniziato ad aspettarsi una ripresa dell’inflazione portando gli investitori a svendere le proprie obbligazioni e causando un rapidissimo aumento del rendimento annuale degli strumenti di debito. Per via del rendimento maggiore degli strumenti di debito denominati in dollari e una prospettiva di un mercato azionario eccellente sotto la presidenza di Trump, la domanda per il dollaro è aumentata significativamente schiacciando il valore dell’euro e la coppia EUR/USD.
Infatti, settimana scora la Federal Reserve ha anche tagliato di un ulteriore 25 punti base il proprio target rate portandolo a 450 – 475, ma questo cambiamento non ha portato alcuna pressione rialzista nella coppia euro dollaro statunitense.
L’EUR/USD Continua a Crollare!
Cambio euro dollaro previsioni oggi: nel corso dell’ultima settimana di scambi la coppia di valute euro dollaro statunitense ha dato il via ad un rapidissimo crollo a ribasso in direzione del livello di supporto a causa del risultato delle elezioni presidenziali statunitensi.
Dopo un breve periodo di consolidamento in corrispondenza del livello di supporto a 1.080 dollari per euro, la coppia ha ripreso a crollare a ribasso superando anche il livello 1.070 dollari per euro.
Outlook Mensile Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.080 dollari per euro.
- Attuale livello di supporto: 1.0975 dollari per euro, un precedente minimo relativo.
- Target al rialzo: 1.088 dollari per euro.
- Target al ribasso: 1.0628 dollari per euro in corrispondenza del minimo assoluto raggiunto nel 2024.
Considerando l’attuale struttura tecnica e i prossimi dati macroeconomici, lo scenario settimanale più probabile risulta essere un proseguimento del trend al ribasso in direzione del target primario prima di una possibile ripresa al rialzo nel caso in cui i dati relativi all’inflazione statunitense dovessero risultare migliori delle aspettative del mercato. Controlla la consob lista broker autorizzati per vedere se il tuo broker è regolamentato e sicuro per negoziare nei mercati Forex.