Dopo aver superato la soglia di 1,05000 alla fine della scorsa settimana e all'inizio di questa, l’EUR/USD ha subito nuovamente pressioni ribassiste e sta lottando per rimanere sopra il livello di 1,04000.
Al momento della scrittura, la quotazione ero dollaro si trova vicino a 1,04100, e i trader dovrebbero confrontare questo valore con i livelli correnti dell'analisi Forex mentre leggono questo articolo. La scorsa settimana e lunedì l’EUR/USD ha dimostrato la capacità di superare 1,05000, ma questi valori più alti non sono stati mantenuti. In sostanza, la coppia sta scambiando su livelli simili a quelli del mese scorso, confermando che il range di negoziazione dell’EUR/USD è ancora dominato dal sentiment del mercato.
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La Banca Centrale Europea ha annunciato la sua decisione sul Tasso di Rifinanziamento Principale, con un taglio di 0,25 punti base. Nel frattempo, la Federal Reserve statunitense non ha abbassato i tassi e ha adottato un approccio cauto per il medio termine. Tuttavia, le condizioni economiche europee restano più deboli rispetto agli Stati Uniti, il che porta la BCE a mantenere una posizione accomodante. Prima di reagire al possibile taglio dei tassi e al suo impatto nei prossimi giorni e settimane, i trader devono considerare che questa decisione è già stata scontata dal mercato. Solo nel caso in cui la BCE decidesse di non abbassare i tassi si potrebbe assistere a una reazione violenta.
Retorica e Dati per l’EUR/USD a Febbraio
Ora che Donald Trump è alla Casa Bianca e i mercati finanziari hanno superato la sua prima settimana in carica, gli operatori potrebbero aver smaltito parte della loro incertezza, portando maggiore stabilità. L’EUR/USD, pur avendo testato brevemente i minimi sotto 1,02000 il 13 gennaio, ha mostrato un mese di trading relativamente più calmo rispetto ai tre precedenti.
Tecnicamente, l’EUR/USD resta su livelli bassi nel lungo termine e questa situazione potrebbe non cambiare presto. Il recente tentativo della coppia di superare 1,05000 è stato interessante, ma il ritorno a livelli già visti il mese scorso non favorisce un sentiment rialzista. Per assistere a un vero cambiamento, la coppia dovrebbe mantenersi sopra 1,05000 per almeno una settimana, permettendo ai trader retail di percepire un maggiore ottimismo. Nei prossimi giorni e settimane, la combinazione tra retorica politica ed economia fondamentale sarà cruciale.
Trump, Inflazione USA e Dati sul Lavoro
Gennaio ha offerto agli speculatori dell’EUR/USD un range di prezzo piuttosto stabile e lo stesso potrebbe verificarsi a febbraio. A meno che non emergano sviluppi sorprendenti da parte di Trump o della Federal Reserve, i dati su inflazione e occupazione negli Stati Uniti saranno i principali fattori di movimento della coppia, a meno che la BCE non adotti un atteggiamento improvvisamente più aggressivo.
- I livelli di supporto per la coppia potrebbero rimanere nella fascia 1,04000-1,03000, se i mercati continueranno a ritenere questi minimi sostenibili.
- Un grande movimento rialzista al momento appare improbabile.
- La strategia più sicura potrebbe essere quella di sfruttare i supporti tecnici per cercare opportunità di acquisto con obiettivi di take profit ben definiti.
Prospettive EUR/USD per Febbraio 2025
Range previsto: 1,03200 – 1,06400
Previsioni cambio euro dollaro: Il mercato Forex nel suo complesso rimane fortemente orientato verso il dollaro USA. Alcune valute principali, come l’euro, potrebbero sembrare ipervendute e offrire opportunità di guadagno nel medio-lungo termine, ma il day trading rende difficile scommettere su questa possibilità.
Nel breve termine e nelle prossime settimane di febbraio, l’EUR/USD probabilmente continuerà a muoversi in modo incerto e irregolare. Le istituzioni finanziarie potrebbero sentirsi più tranquille con la presidenza Trump, ma se la Casa Bianca dovesse imporre dazi commerciali contro partner al di fuori dell’Europa, ciò potrebbe comunque generare un effetto a catena che aumenterebbe l’avversione al rischio. Questo significherebbe che il dollaro USA potrebbe rimanere più forte di quanto molti ritengano giustificato.
Andare contro la tendenza attuale è difficile. L’EUR/USD ha testato i suoi minimi di lungo periodo a metà gennaio, e forse il periodo più critico è ormai superato. Tuttavia, individuare il momento giusto per un rialzo sostenuto della coppia rimane una sfida.
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