- Gli ultimi segnali di debolezza confermano che l'indice S&P 500 è nel mezzo di una correzione.
- Il prezzo ha spazio per scendere ulteriormente prima di raggiungere la successiva zona di supporto.
- L'intervista di Trump alla Fox News ha suscitato preoccupazione e rappresenta un segnale ribassista per il mercato azionario statunitense.
Analisi del grafico settimanale sull'S&P 500
La scorsa settimana abbiamo assistito all'emergere di una certa pressione all'acquisto in prossimità della media mobile a 50 periodi, arrestando i recenti cali. Tuttavia, in quella appena iniziata, abbiamo visto come il precedente supporto di 5.727 - 5.745 sia diventato una resistenza e l'aggressività dei venditori sia riuscita a spingere il prezzo sotto l'EMA50.
Tutti questi segnali ribassisti confermano che l'S&P 500 è in correzione. La domanda che gli investitori si pongono ora è se potremmo essere sull'orlo di un ciclo ribassista come quello sperimentato all'inizio del 2022.
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Analisi del grafico giornaliero sull'S&P 500
Nel grafico giornaliero, tutti i segnali indicano che i venditori hanno il controllo del mercato e che i prezzi potrebbero continuare a scendere nei prossimi giorni. La candela di ieri ha testato l'ultima zona di supporto e successivamente è scesa del 2,69%. L'RSI sta mostrando una traiettoria marcatamente ribassista e il MACD sta seguendo l'esempio, confermando la debolezza osservata nel grafico dei prezzi.
La prossima area che potrebbe fungere da supporto è compresa tra 5.394 e 5.416. Il prezzo ha spazio per scendere ulteriormente prima di raggiungere la successiva zona tecnica, e questo è un altro segnale che favorisce i movimenti ribassisti.
Le dichiarazioni di Trump alimentano i timori degli investitori e fanno crollare l'indice S&P 500
Come abbiamo evidenziato nella nostra precedente analisi tecnica S&P 500, il mercato è preoccupato per i recenti dati economici negativi negli Stati Uniti e per le politiche tariffarie di Trump. Inoltre, in recenti dichiarazioni rilasciate a Fox News, il Presidente degli Stati Uniti ha rifiutato di escludere che le sue politiche economiche possano causare una recessione nel Paese. Questo intervento ha alimentato i timori degli investitori e ha attirato una forte pressione di vendita sul S&P 500. In uno scenario in cui i prezzi potrebbero aumentare a causa di una guerra commerciale, i consumatori finirebbero per acquistare meno. Ciò avrebbe un impatto negativo sulle aziende e renderebbe meno attraenti gli investimenti in borsa.