Nel corso delle ultime settimane abbiamo più volte discusso come i mercati europei stessero offrendo un’eccellente alternativa di investimento alla volatilità dei mercati statunitensi in quanto le tariffe sembravano avere solamente una rilevanza sull’economia statunitense. Nonostante ciò, dopo i disastrosi eventi di settimana scorsa le ripercussioni della politica fiscale statunitense si sono espanse a macchia d’olio su tutto il mondo a causa delle risposte delle controparti, la maggior parte delle quali si è imposta annunciando contromisure e tariffe reciproche alimentando il terrore di una possibile recessione non più solamente a livello statunitense ma anche a livello globale.
- Settimana scorsa l’indice FTSE MIB si è spinto al rialzo dello +0.98% terminando la settimana di negoziazioni più negativa dal 9 marzo 2020 leggermente al di sopra dei 34,500 punti.
- Da un punto di vista di analisi tecnica forex, nel corso degli ultimi mesi il valore del FTSE MIB si è prevalentemente spostato orizzontalmente all’interno di un canale orizzontale tra i 33,650 punti e i 34,830 punti. Nonostante ciò, a partire da gennaio il FTSE MIB ha dato il via ad un rapidissimo rally rialzista portando alla rottura della resistenza a 35,500 punti e successivamente anche del livello 36,700 punti precedentemente identificato come target primario al rialzo permettendo all’azionario italiano di raggiungere il valore più alto da dicembre 2007. Successivamente, però, il FTSE MIB ha formato una struttura double top crollando in bear market in una sola settimana di negoziazioni.
- Da un punto di vista macroeconomico, nel corso della settimana l’Italia non pubblicherà importanti dati macroeconomici e nell’Euro Ara l’unico evento rilevante risulta essere la conferenza stampa di Christine Lagarde prefissata per venerdì. Nonostante ciò gli States annunceranno molteplici dati tra cui gli FOMC Minutes, il tasso d’inflazione ed alcuni dati relativi al mercato del lavoro.
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Trump Rischia di Forzare una Recessione Globale
Originariamente i mercati azionari europei risultavano essere un eccellente riparo dalla volatilità statunitense per via del rapido apprezzamento dell’euro in grado di aumentare i ritorni denominati in dollari per investitori esteri e per la minore volatilità presupponendo ripercussioni legate solamente all’economia statunitense.
Tutto è cambiato durante la conferenza stampa di Trump che si è tenuta durante il 2 aprile durante il post-market quando il presidente statunitense ha dichiarato tariffe universali su tutti gli stati che impongono tariffe sugli States. Questo annuncio, significativamente peggiore di quanto precedentemente immaginato dal mercato ha causato una caduta libera nei mercati azionari globali per via della paura del mercato nei confronti di un significativo rallentamento dell’economia mondiale.
Infatti, molti stati si sono trovati ad imporre tariffe reciproche sui prodotti provenienti dagli States amplificando l’impatto globale di questa politica fiscale. Uno dei primi stati ad imporre questa decisione è Stata la Cina, la quale ha deciso di applicare un dazio del 34% su tutti i prodotti provenienti dagli States.
Allo stesso modo l’Unione Europea sembrerebbe pronta ad inasprire il proprio pacchetto di tariffe nei confronti degli States per rispondere in maniera più adeguata dalle decisioni degli States. Questa decisione ha esteso la paura di un periodo di stagflation dagli States a tutto il mondo introducendo un possibile scenario di recessione globale nel corso del 2025. Secondo gli analisti di JP Morgan questa possibilità risulta quotata al 60%.
Il FTSE MIB Inverte il Trend e Testa il Supporto
Osservando il trend dell’azionario italiano è possibile notare come l’indice FTSE MIB abbia iniziato un crollo rapidissimo al ribasso formando enormi candele rosse accompagnate da significativi gap down in apertura e dall’assenza di ombre al ribasso.
Tutti questi sono chiari segnali i un probabile proseguimento a ribasso come avvenuto durante le primissime ore della sessione di lunedì, la quale ha quasi portato il FTSE MIB in territorio di bear market rispetto al massimale relativo precedente.
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Outlook Settimanale della Borsa di Milano
- Attuale livello di resistenza: 39,750 punti.
- Attuale livello di supporto: 32,650 punti.
- Target al rialzo: 34,500 punti.
- Target al ribasso: 31,000 punti.
Considerando la struttura tecnica discussa nel corso delle previsioni FTSE MIB ed i prossimi eventi macroeconomici, lo scenario settimanale più probabile risulta essere un inizio di settimana estremamente volatile in direzione del target primario al ribasso.
Successivamente, il mercato potrebbe tentare di stabilizzarsi anche se una qualsiasi informazione provenienti dagli States leggermente diversa dalla aspettative potrebbe nuovamente scaturire un proseguimento ribassista.
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