- Valore del titolo proiettato verso i massimi storici degli ultimi 15 anni
- Prosegue il programma di ristrutturazione e chiusura sportelli
- La banca considera ormai superata la vecchia organizzazione
Se qualcuno ha ancora dei dubbi su quello che sarà il futuro del sistema bancario da qui alla fine del decennio in corso, ha solo da guardare al nuovo programma di chiusure degli sportelli di Intesa San Paolo per il 2025: accantonata una serie di chiusure già programmate per il nord-ovest, tocca ora al nord-est.
Chiuderà il 21 giugno la storica filiale di Riva Sette Martiri di Intesa San Paolo (già Cassa di Risparmio di Venezia). Lo hanno appreso in queste settimane alcuni correntisti di Castello, nonostante il piano degli accorpamenti per le filiali del gruppo fosse già stato annunciato dai sindacati nazionali nel corso del mese di marzo. A giugno chiuderanno anche Ceggia, Concordia Sagittaria, Chirignago, Mellaredo, in terraferma, e in ottobre sarà il turno della filiale di Pellestrina.
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Intesa San Paolo: Ristrutturazione Epocale e Nuovi Massimi in Vista
Eliminato ogni dubbio sulla futura organizzazione della banca, che sta progressivamente abbandonando il presidio del territorio attraverso gli sportelli fisici, il titolo recupera velocemente il crollo del mese scorso e chiude la figura a V in area 5, confermando i massimi degli ultimi 5 anni e un guadagno da inizio 2025 del 28%.
Prevediamo ora una fase di riflessione, in attesa di vedere se questo nuovo massimo relativo costituirà una base di lancio verso nuove fasi long o se dobbiamo aspettarci un ritracciamento del grafico.
La trendline del titolo su base settimanale si muove parallelamente a quella del Ftse Mib, ad evidenza del fatto che il movimento di Intesa Sanpaolo subisce la pressione del mercato a cui fa riferimento, piuttosto che di eventi legati al titolo stesso. Visto il periodo dell'anno, consiglio prudenza per gli investitori, che possono iniziare e chiudere alcune posizioni long e alleggerire l’eventuale presenza del titolo in portafoglio.
Outlook Settimanale
- Livello di resistenza principale: l’area del valore di 5 costituisce una resistenza fortissima che il titolo fa fatica a rompere. I ripetuti tentativi rialzisti sistematicamente rimbalzati suggeriscono molta prudenza e osservazione del movimento dell’indice di riferimento, al quale il titolo sembra oggi fortemente agganciato.
- Livello di supporto principale: il valore di 4.90 rappresenta una tenuta di breve periodo, adatta all'attacco ad area 5. Eventuali rottura ribassiste farebbero velocemente ritracciare il titolo a 4.80.
- Target settimanale al rialzo: i volumi di scambio nella media e la forte correlazione con l’indice Ftse Mib non lasciamo intravedere grosse volontà rialziste nel breve periodo, col titolo entrato in una fase di probabile lateralizzazione.
- Target settimanale al ribasso: possibile fase di ritracciamento verso i supporti di 4.90 e 4.80 che permettono un buon trading ribassista per gli investitori più speculativi.
Conclusioni
Chiuso al rialzo il periodo ribassista del mese scorso, il grafico si posiziona verso il massimo di 5, entrando in una fase di riflessione.
La forte resistenza di 5 sconsiglia, al momento, un entrata long per i trader di posizione, mentre apre una fase interessante al ribasso nel breve termine per i trader speculativi.
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