- Da diverse settimane la SP500 mostra segnali di ripresa.
- La resistenza di 5.727 – 5.745 è stata recentemente rotta, il che ci dice che la domanda continua a essere più forte dell'offerta.
- L'accordo tariffario tra Stati Uniti e Cina attenua i timori degli investitori e spinge al rialzo l'indice SP500.
- Il Partito Socialista Americano ha già recuperato tutte le perdite causate dalle politiche tariffarie varate da Trump nel "Giorno della Liberazione".
- Il prezzo dell'oro sta scendendo, segno che gli investitori stanno acquisendo maggiore fiducia nel mercato azionario e non sono alla ricerca di beni rifugio.
Analisi del grafico settimanale sull'S&P 500
Dopo i cali registrati a febbraio e il panico generato tra fine marzo e inizio aprile, abbiamo assistito a un nuovo rialzo nell'analisi tecnica S&P 500, rimbalzando dai livelli di supporto posizionati a 4.708 e 4.733. Un altro segnale che suggeriva una ripresa è stato l'incrocio al rialzo con la media mobile a 50 periodi.
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Analisi del grafico giornaliero sull'S&P 500
Dopo 6 giorni di movimento laterale sotto la resistenza di 5.727-5.745, ieri il livello è stato finalmente infranto. Il prezzo è improvvisamente aumentato del 3,29% con una candela che ha chiuso vicino ai massimi. Si tratta di un segnale di forza, che suggerisce che la domanda sta controllando il mercato e che i prezzi potrebbero continuare a salire. La sequenza di massimi e minimi crescenti dell'SP500 dal 7 aprile e la tendenza al rialzo degli indicatori RSI e MACD supportano questa teoria.
In questo momento il prezzo si sta muovendo nei pressi di un'altra area che potrebbe fungere da resistenza (5.845 – 5.900). Un'eventuale svolta sarebbe un altro segnale di forza e potrebbe indicare un momento interessante per cercare entrate long.
L'ottimismo torna sui mercati dopo la tregua commerciale tra Cina e Stati Uniti
La notizia più importante della settimana è l'incontro tra Cina e Stati Uniti tenutosi nel fine settimana in Svizzera per discutere i dazi sulle importazioni. Trump aveva già fatto presente che i negoziati stavano procedendo bene. Ieri abbiamo appreso maggiori dettagli e visto come gli Stati Uniti hanno abbassato i dazi sulle importazioni cinesi al 30%. Il gigante asiatico ha anche ridotto i dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti al 10%.
In linea di principio, questo accordo è valido solo per 90 giorni, ma è molto probabile che alla fine di questo periodo verrà prorogato. Il mercato ha accolto questa notizia con ottimismo e ieri abbiamo assistito a un aumento della pressione all'acquisto sull'indice S&P 500.
Ieri abbiamo assistito anche a un forte rialzo dell'indice del dollaro, che ha superato l'1,30%, accelerando la tendenza a registrare massimi e minimi crescenti dal 22 aprile. Inoltre, l'indice di volatilità VIX, che funge da parametro di riferimento per misurare il livello di timore degli investitori nei confronti del mercato azionario, è tornato ai valori precedenti al Giorno della Liberazione. Nel frattempo, il prezzo dell'oro, che alimenta la domanda di beni rifugio, è in calo da quattro giorni. Si tratta di segnali positivi per il mercato azionario statunitense in generale e per l'SP500 in particolare.
Oggi dobbiamo prestare molta attenzione ai dati sull'inflazione negli Stati Uniti per il mese di aprile. Dati inferiori alle aspettative potrebbero aumentare l'ottimismo e aumentare la pressione all'acquisto sull'indice S&P 500. Con il calo dell'inflazione e i recenti dati positivi sul mercato del lavoro, aumenterebbero le probabilità di tagli dei tassi di interesse.
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