Indice Azionario FTSE MIB 30: Spinta ribassista
Sul piano dell’andamento del Mib, la nostra previsione di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento della spinta ribassista dando il via ad un periodo di consolidamento al di sotto della soglia di resistenza a 39,750 punti. Infatti, nonostante nel corso della settimana siano stati annunciati eccellenti dati relativi all’economia dell’Euro Area tra cui un tasso d’inflazione particolarmente basso, il valore del FTSE MIB è rimasto influenzato dalle notizie relative alle tensioni in Medio Oriente e all’incertezza geopolitica.
Quotazione S&P 500: Nessun taglio dalla Fed
La nostra previsione di lunedì relativa all’indice azionario S&P 500 è risultata corretta in quanto avevamo previsto un probabile proseguimento del periodo di consolidamento al di sotto del livello chiave di resistenza a 6,000 punti. La ragione principale dietro questo trend, oltre che l’incertezza legata alla guerra tra Israele ed Iran, risulta prevalentemente collegata alle aspettative del mercato legate alla decisione che la Federal Reserve statunitense dovrà pendere alle 8 di sera della sessione di mercoledì in merito al proprio target rate. Le aspettative del mercato prevedevano con quasi il 100% di probabilità nessun taglio dalla Fed, scenario che è stato poi confermato nelle ore serali di mercoledì.
Quotazione Nasdaq 100: Proseguimento del trend di consolidamento
Anche nel caso dell’indice di mercato americano Nasdaq 100 la nostra previsione di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento del trend di consolidamento e della spinta ribassista. Il trend settimanale è stato significativamente influenzato dalle ultime recenti notizie legate al Medio Oriente e, più specificatamente, alle affermazioni fatte da Trump in merito alla guerra. Infatti, Trump ha confermato la possibilità che gli USA possano entrare nel conflitto tra Iran ed Israele, una dichiarazione che ha fortemente spaventato gli investitori.
Quotazione Bitcoin Euro: Consolidamento intorno ai €90,000 per BTC
Infine, anche nel caso di Bitcoin la nostra previsione è risultata corretta in quanto il valore di Bitcoin ha proseguito il proprio periodo di consolidamento intorno ai €90,000 per BTC. La ragione principale dietro questa tipologia di trend risulta essere l’importanza dei fattori geopolitici e macroeconomici su BTC. Infatti, uno scenario particolarmente restrittivo annunciato dalla Fed potrebbe causare un rapido crollo nella domanda di BTC a causa di una perdita di fiducia nella salute degli Stati Uniti. Infatti, BTC rimane ancora fortemente legato ai dati macroeconomici inducendo un periodo di consolidamento durante periodi di incertezza.
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Come Sono Cambiati gli Scenari Macroeconomici?
La settimana è stata caratterizzata prevalentemente dall’importantissimo incontro della Federal Reserve per prendere una decisione sul proprio target rate oltre che dalle notizie legate alla guerra in Medio Oriente e a come i principali leader mondiali intendono affrontarla.
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FTSE MIB: I Dati Sull’Inflazione Europea Battono le Aspettative
Nel corso della settimana l’Eurostat ha annunciato alcuni importantissimi dati economici, tutti i quali hanno segnalato un chiaro miglioramento ed una spinta verso gli obiettivi a lungo termine prefissati dalla Banca Centrale Europea, supportando ancora una volta la recente decisione della BCE di continuare la propria politica monetaria espansiva portando il proprio target rate a 2.00% - 2.15% - 2.40%, al contrario della Fed che, come vedremo nel prossimo paragrafo, ha deciso di lasciare invariato il proprio target rate.
Alle 11 di mattina di mercoledì l’Eurozona ha annunciato il proprio tasso d’inflazione, il quale è slittato al ribasso seguendo le previsioni fatte dalle stime “flash” pubblicate nelle scorse settimane. Il tasso d’inflazione mensile è crollato dallo 0.6% allo 0.0% mantenendo i prezzi costanti di mese in mese, mentre il tasso d’inflazione annuale è diminuito dal 2.2% all’1.9%, il più basso da settembre 2024.
S&P 500: La Fed Lascia il Target Rate Invariato
Durante le ore serali di mercoledì la Federal Reserve statunitense, la banca centrale degli USA sotto il controllo del governatore Jerome Powell, si è riunita per discutere il proprio target rate, attualmente ancora fermo al 4.25% - 4.50% raggiunto ormai il 18 dicembre 2024. A poche ore dall’annuncio della decisione della Fed, secondo il sito FedWatch di CME Group la probabilità di un taglio di 25 punti base era solamente dello 0.1%.
La riunione della Fed ha confermato lo scenario previsto dal mercato mantenendo ancora costante il proprio target rate. La decisione di non ridurre il target rate ha confermato la visione attuale della Federal Reserve di proseguire lo stance prudente in attesa di una eventuale ripresa dell’inflazione una volta che i dazi degli States inizieranno effettivamente ad entrare in effetto.
Allo stesso tempo, però è anche importante notare l’impatto che le aspettative future stanno avendo sulle previsioni monetarie degli Stati Uniti. Infatti, nonostante la decisione della Fed fosse stata largamente anticipata dal mercato, solamente un mese fa gli investitori prevedevano una probabilità del 30% che la Fed potesse approvare un taglio durante il prossimo meeting del 30 luglio. Ora, invece, la probabilità è nuovamente tornata al di sotto del 15%.
D’altro canto, nel corso della mattinata di mercoledì gli Stati Uniti hanno anche annunciato importanti dati relativi al mercato del lavoro, tra cui i continuing jobless claims e gli initial jobless claims, i quali sono spesso considerati come dati iniziali che segnalano il trend del tasso di disoccupazione. Questi numeri hanno sorpreso in positivo le aspettative.
Nasdaq 100: La Guerra tra Iran e Israele Continua a Spaventare il Mercato!
Durante l’ultima settimana il focus del mercato si è allontanato dai dazi statunitensi per via del drastico calo di nuove informazioni in materia, ma questa maggiore tranquillità fiscale è stata interamente sostituita da una nuova importantissima problematica: la guerra in Medio Oriente.
Infatti, come già discusso negli ultimissimi articoli pubblicati lunedì, tra venerdì ed il weekend la tensione in Medio Oriente è aumentata significativamente a causa dell’attacco di Israele sulle basi militari e nucleari in Iran, il quale è stato corrisposto da un seguente attacco dell’Iran su Tel Aviv e Gerusalemme, le città più popolose di Israele. Successivamente, gli attacchi reciproci sono continuati spesso prendendo tragicamente di mira anche civili.
Nel corso della settimana Trump ha dichiarato di aver compiuto molteplici telefonate con i rispettivi esponenti per provare a trovare una soluzione il prima possibile, anche chiedendo di cessare il fuoco immediatamente. Allo stesso tempo, però, Trump ha anche dichiarato la presenza di una possibile partecipazione degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele ed Iran.
Il culmine è stato raggiunto quando Donald Trump sul social Truth Social ha pubblicato due post dicendo di avere il controllo completo dei cieli sopra l’Iran e di sapere precisamente dove si trova si sta nascondendo il “leader supremo” iraniano. Continuando, Trump ha anche detto che per ora non è presente un interesse da parte della Casa Bianca di attivare un’operazione di cattura del leader, ma ha utilizzato l’informazione per fare leva sulla richiesta di interrompere gli attacchi sui civili e sugli americani residenti in Medio Oriente.
Bitcoin: Trump Sfida la Jerome Powell Prima della Decisione della Federal Reserve
Ormai non è un segreto che Donald Trump e Jerome Powell hanno visioni polari rispetto alla politica monetaria ottimale della Federal Reserve nel corso dei prossimi mesi. Powell, sostenendo che l’impatto dei dazi non sia stato ancora completamente valutato dal mercato e per l’incertezza relativa all’inflazione, sostiene che un approccio cauto potrebbe essere di maggio beneficio.
Donald Trump, invece, prima della decisione della Fed ha largamente divulgato le proprie opinioni sul prossimo meeting dicendo come i dazi abbiano già fatto ricavare agli States $88 miliardi senza aumentare la pressione inflazionistica, segnalando semplicemente la necessità di tagliare il tasso d’interesse per evitare una recessione.
Allo stesso tempo, QCP Capital, una società asiatica specializzata nel trading di asset digitali, ha confermato come l’attuale lotta all’inflazione non risulta effettivamente essere “tradizionale” a causa dei dazi e delle guerre, ma ha anche avvertito gli investitori di come un annuncio particolarmente restrittivo da parte della Fed potrebbe significativamente impattare la domanda per gli asset digitali, tra cui Bitcoin.
Come Sono Cambiati i Principali Livelli Chiave della Struttura Tecnica?
Nel corso della settimana tutti e quattro gli indici analizzati si sono prevalentemente spostati orizzontalmente intorno al livello chiave raggiunto durante la conclusione dell’ultima settimana di negoziazioni. Infatti, dopo una spinta rialzista iniziale, tutti gli asset hanno successivamente invertito il trend al ribasso formando uno spostamento orizzontale.
FTSE MIB: L’Italia Inizia un Periodo di Consolidamento
Osservando il grafico dell’indice azionario italiano FTSE MIB e le previsioni apertura borsa Milano oggi è possibile notare come la settimana sia iniziata con un grande gap up ed una enorme candela verde durante la sessione di lunedì, la quale si è conclusa senza ombre al di sopra del livello di supporto a 39,750 punti. Nonostante ciò, a causa delle inaspettate notizie relative al conflitto in Medio Oriente, la sessione di martedì ha aperto con una spinta ribassista proseguendo il trend dell’indice azionario.
S&P 500: L’Azionario Statunitense Crolla al di Sotto dei 6,000 Punti!
Nel corso della settimana l’indice azionario statunitense standard and poor 500 ha inizialmente provato ad interrompere il periodo di consolidamento formando una rapida spinta rialzista durante la sessione di lunedì al di sopra del livello orizzontale di supporto a 6,000 punti. Nonostante ciò, nel corso della settimana il trend è stato nuovamente invertito al ribasso formando una inversione di trend ed iniziando a testare lo stesso livello chiave in qualità di livello di resistenza.
Nasdaq 100: L’Azionario Statunitense Forma una Struttura a Wedge
La quotazione Nasdaq 100 nel corso della settimana si è prevalentemente spostata orizzontalmente in un trend analogo a quello osservato nel caso dell’S&P 500. Nonostante ciò, in questo caso è più facilmente notabile la formazione di una struttura wedge, la quale conferma l’inizio di un periodo di accumulazione in attesa di un eventuale break-out rialzista. Nel caso in cui le attuali tensioni dovessero tendere a migliorare, gli indici potrebbero iniziare una ripresa del rally al rialzo.
Bitcoin: Bitcoin Torna al di Sotto dei €90,000 per BTC!
Anche nel caso delle bitcoin previsioni oggi, la settimana era iniziata con una spinta al rialzo in direzione del precedente livello di resistenza e target primario al rialzo intorno ai €95,500 per BTC, interrompendo momentaneamente il periodo di consolidamento orizzontale iniziato nel corso del weekend formato da inside bars. Nonostante ciò, però, la candela di lunedì si è conclusa con una lunghissima ombra al rialzo e successivamente il prezzo dell’asset digitale ha continuato a slittare al ribasso fino a tornare nuovamente in prossimità dei €90,000 per BTC durante la seconda metà della settimana.
Conclusioni
- FTSE MIB: la nostra previsione è risultata corretta prevedendo un proseguimento della spinta ribassista al di sotto del livello di resistenza orizzontale a 39,750 punti.
- S&P 500: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo previsto il proseguimento del trend ribassista al di sotto della resistenza a 6,000 punti prima.
- Nasdaq 100: anche in questo caso l’analisi di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento della pressione ribassista in direzione del target a 21,180 punti.
- Bitcoin: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento del periodo di consolidamento intorno ai €90,000 per BTC.