Nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni la coppia valutaria euro dollaro statunitense si è prevalentemente spostata orizzontalmente in prossimità del nuovo massimale relativo raggiunto leggermente al di sopra degli 1.16 dollari per euro. La ragione principale dietro lo spostamento orizzontale risulta essere la decisione di adottare una politica monetaria ancora più restrittiva del previsto da parte della Federal Reserve oltre che alla complicazione della guerra in Medio Oriente facendo crescere la domanda per il dollaro in qualità di safe haven.
- Settimana scorsa l’euro dollaro statunitense si è spinto al ribasso dello -0.26% concludendo la settimana leggermente al di sotto del livello 1.1550 dollari per euro.
- Da un punto di vista dell'analisi tecnica forex, nel corso delle ultime settimane il tasso di cambio della coppia EUR/USD ha iniziato un rapidissimo rally da circa 1.0225 fino a superare gli 1.150 dollari per euro, raggiungendo il più alto tasso di cambio mai raggiunto in oltre tre anni. Successivamente la coppia valutaria ha iniziato un periodo di consolidamento ribassista allontanandosi dal massimale relativo raggiunto ed avvicinandosi al supporto orizzontale a 1.1275 dollari per euro in prossimità del quale si è formata una struttura head and shoulders dando il via ad una inversione di trend al ribasso. Successivamente, l’EUR/USD ha formato una spinta rialzista riportando la coppia in prossimità del precedente livello di supporto.
- Da un punto di vista macroeconomico, nel corso della settimana non sono in programma importanti annunci dall’Euro Area ma negli States si terranno due conferenze stampa di Jerome Powell e saranno pubblicati i dati relativi al tasso d’inflazione PCE e del tasso di crescita del PIL statuntiense.
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Trump si Inasprisce nei Confronti della Federal Reserve
Settimana scorsa la Federal Reserve statunitense si è incontrata per decidere eventuali cambiamenti nel proprio target rate, attualmente ancora fermo alla soglia 425 - 450, solamente 100 punti base al di sotto del massimale raggiunto durante la lotta all’inflazione da parte della Fed. Inoltre, la banca centrale statunitense ha pubblicato le proprie previsioni macroeconomiche per il resto dell’anno.
Il governatore della Federal Reserve Jerome Powell ha annunciato di voler proseguire con la sua politica “a vista” continuando ad osservare i numeri macroeconomici statunitensi per valutare l’impatto di dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump. Infatti, se attualmente i numeri macroeconomici sembrerebbero in rapido miglioramento, la visione largamente condivisa del governatore risulta essere che, per via delle pause e dei lunghi cambiamenti per l’adozione della nuova politica, il pieno effetto della manovra fiscale ancora non è stato calcolato dall’economia ed un taglio prematuro potrebbe significativamente danneggiare la ripresa macroeconomica degli Stati Uniti.
Infatti, nelle previsioni macroeconomiche la Fed ha segnalato un aumento dell’inflazione ed un rallentamento della crescita macroeconomica per la fine dell’anno peggiorando le precedenti previsioni. Di conseguenza, il “dot plot”, ovvero il grafico che raffigura il numero di tagli previsto da ogni membro della Fed rappresentato da un punto (in inglese “dot”), comunica come il numero di tagli previsto sia calato nuovamente tra uno e due da 25 punti base.
Ovviamente il presidente statunitense non ha perso l’occasione di criticare aspramente e di insultare il governatore della Federal Reserve annunciando come l’attuale politica monetaria della Fed stia solamente costando agli Stati Unti oltre mille miliardi di dollari all’anno.
L’EUR/USD Raggiunge un Nuovo Massimale Relativo e Rallenta
Nel corso della settimana la coppia valutaria ha iniziato un periodo di consolidamento in corrispondenza del nuovo massimale relativo raggiunto dalla coppia euro dollaro statunitense. Infatti, a causa della forte incertezza macroeconomica relativa ai dazi e all’incontro della Federal Reserve, il dollaro si è rapidamente svalutato prima di recuperare verso la fine della settimana.
Attualmente è possibile notare la formazione di tre inside bars nella seconda metà di settimana scorsa, un chiaro segnale che preannuncia un proseguimento del periodo di consolidamento prima di un eventuale break-out.
Outlook Settimanale Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.155 dollari per euro.
- Attuale livello di supporto: 1.1275 dollari per euro.
- Target al rialzo: 1.1767 dollari per euro, l’estensione 1.328 dell’indicatore Fibonacci.
- Target al ribasso: 1.1275 dollari per euro.
Cambio euro dollaro, previsioni: Considerando sia l’attuale scenario macroeconomico che la struttura tecnica, lo scenario settimanale più probabile risulta essere il proseguimento di un periodo di consolidamento orizzontale in corrispondenza del massimale assoluto prima di una prossime ripresa della spinta ribassista in direzione del prossimo livello di supporto. Infatti, in tempi di guerra il dollaro statunitense ritorna ad essere un importante safe haven, aumentandone la domanda.
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