Nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni il valore dell’indice azionario S&P 500 si è rapidamente spostato al rialzo grazie alle molteplici notizie positive legate sia alla guerra in Medio Oriente che alla politica monetaria statunitense. Sono anche stati annunciati alcuni dati leggermente negativi legati all’inflazione, ma questi non hanno fermato il mercato azionario statunitense dal riprendere la corsa al rialzo raggiungendo una nuova serie di massimali assoluti in prossimità dei 6,200 punti.
- L’indice S&P 500 ha concluso la settimana in positivo del +3.44% terminando la settimana leggermente sotto i 6,200 punti ad un nuovo massimale assoluto
- Dalle previsioni forex, dopo il rapidissimo crollo causato dall’annuncio dei dazi statunitensi, l’indice ha trovato supporto in corrispondenza dei 4,800 punti dando il via ad un rapido rally spingendosi fino quasi a raggiungere i 6,000 punti formando una v-shaped recovery prima di iniziare un periodo di consolidamento orizzontale. Successivamente, però, dopo la rottura al rialzo della soglia a 6,000 punti avvenuta settimana scorsa, l’S&P 500 ha nuovamente invertito il trend al ribasso formando un breve dip prima di proseguire nuovamente al rialzo raggiungendo un nuovo massimale assoluto.
- Da un punto di vista di analisi fondamentale, nel corso della settimana non sono in programma importantissimi dati sull’economia statunitense ad eccezione di alcuni numeri relativi al mercato del lavoro tra cui il tasso di disoccupazione, i non farm payrolls e gli JOLTs job openings.
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L’Inflazione Statunitense Aumenta!
Nonostante l’eccellente performance del mercato azionario statunitense che ha permesso all’indice S&P 500 oggi di conquistare un nuovo massimale assoluto durante la scorsa settimana di negoziazioni dopo oltre 4 mesi e mezzo e quasi 90 sessioni di negoziazioni, nel corso della sessione di venerdì è stato annunciato un tasso d’inflazione maggiore rispetto a quanto previsto.
Ricapitolando brevemente quanto discusso nello scorso check delle previsioni di giovedì, nel corso della settimana Jerome Powell ha tenuto due sedute al congresso statunitense dove è stato interrogato sulla propria politica monetaria e sulle previsioni della Federal Reserve. Il consensus generale trapelato dai due meeting è stato quello relativo all’incertezza legata al futuro della condizione macroeconomica statunitense. Infatti, Nonostante ancora le tariffe non sembrerebbero aver avuto un forte impatto sull’inflazione statunitense, gli ufficiali della Fed si immaginano di poter iniziare a vedere una pressione inflazionistica già dai prossimi dati.
Queste dichiarazioni sono avvenute solamente due giorni prima dell’annuncio del tasso d’inflazione PCE statunitense avvenuto un’ora prima dell’apertura del mercato statunitense di venerdì. Questi dati hanno mostrato una spinta rialzista dal 2.2% al 2.3% dell’inflazione e dal 2.6% al 2.7% dell’inflazione di fondo, in entrambi i casi non totalmente previsti dal mercato.
Questi numeri hanno iniziato a confermare la preoccupazione della Federal Reserve, in quanto gli ufficiali avevano prevalentemente puntato ai dati dell’inflazione di luglio come punto di riferimento per la ripresa dell’inflazione. Nonostante ciò, la settimana si è conclusa con i dati dell’università del Michigan legati alle aspettative ed al sentimento degli investitori. Questi dati non sono fattori scientifici e sono derivati tramite sondaggio, ma offrono una prospettiva spesso interessante legata a ciò che gli investitori si aspettano. Di conseguenza, come avvenuto in questo caso, aspettative e previsioni migliori del previsto aumentano l’ottimismo del mercato alimentando la ripresa rialzista.
L’S&P 500 Raggiunge un Nuovo Massimale Assoluto
Dopo quasi 5 mesi, un bear market, i dazi, tassi d’interesse vicini al 5%, la guerra in Medio Oriente e la paura di una recessione il mercato azionario statunitense ha finalmente raggiunto un nuovo massimale assoluto concludendo la settimana in corrispondenza dei 6,200 punti, il valore più alto di sempre. L’S&P 500 ha seguito la spinta del Nasdaq 100, il quale ha raggiunto il traguardo una sessione prima, mentre risultano le uniche ad aver superato il precedente massimale assoluto rispetto agli altri indici azionari statunitensi principali come il Dow Jones 30, il Russel 2000, le Magnificent 7 e gli indici equal weight.
Il traguardo è stato aggiunto grazie ad un grandissimo gap up in apertura nella sessione di martedì dopo una bullish engulfing candle dando il via ad un breve rally che ha permesso la rottura al rialzo del livello di resistenza a 6,100 punti.
Outlook Settimanale S&P 500
- Attuale livello di resistenza: non è presente alcun livello di resistenza, il mercato è al massimale assoluto.
- Attuale livello di supporto: 6,100 punti, il precedente massimale assoluto dell’S&P 500.
- Target al rialzo: 6,250 punti secondo l’estensione 2.414 Fibonacci.
- Target al ribasso: 6,000 punti.
Considerando l’assenza di prossimi importanti eventi macroeconomici e l’attuale struttura tecnica dell’indice azionario statunitense, lo scenario settimanale più probabile risulta essere un proseguimento in direzione del nostro target primario al rialzo in attesa della formazione di un eventuale periodo di consolidamento ed una ripresa ribassista a consolidare il supporto fornito dal precedente massimale assoluto.
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