Quotazione FTSE MIB 30: Inversione di trend al rialzo
Sul piano dell’azionario italiano, le nostre previsioni FTSE MIB di lunedì sono risultate corrette in quanto avevamo previsto un proseguimento del periodo di consolidamento orizzontale in corrispondenza del livello di supporto orizzontale a 39,750 punti in attesa di una eventuale inversione di trend al rialzo in direzione del precedente massimale relativo. Questa inversione di trend è avvenuta dando il via alla formazione di un rally generato dall’ottimismo legato al possibile accordo sui dazi tra Unione Europea e Stati Uniti.
Quotazione S&P 500: break-out al rialzo
La nostra previsione di lunedì relativa all’indice azionario S&P 500 è risultata corretta in quanto nel corso della settimana l’S&P 500 si è prevalentemente consolidato orizzontalmente all’interno del canale orizzontale leggermente al di sotto del precedente massimale assoluto prima di formare un break-out nel corso della settimana. Il break-out è avvenuto al rialzo giustificato dall’ottimismo legato all’accordo sui dazi tra il Giappone e gli Stati Uniti il quale potrebbe fornire da benchmark per velocizzare moltissimi altri accordi internazionali attualmente in discussione.
Quotazione Nasdaq 100: verso nuovi massimali assoluti
Anche nel caso dell’indice di mercato americano Nasdaq 100 la nostra previsione di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo immaginato uno scenario simile a quello dell’S&P 500 anche per il settore tech statunitense. Infatti, avevamo previsto un proseguimento del periodo di consolidamento orizzontale in attesa di un nuovo break-out. Nel corso della settimana il Nasdaq non ha presentato lo stesso break-out chiaro dell’S&P 500, ma in questo caso il trend si è solamente gradualmente spinto verso nuovi massimali assoluti grazie anche agli importanti annunci delle earnings nel settore tech per il secondo trimestre del 2025.
Quotazione Bitcoin Euro: proseguimento dello spostamento orizzontale
Infine, anche nel caso delle previsioni Bitcoin sono risultate corrette in quanto avevamo visto un proseguimento dello spostamento orizzontale al di sotto del livello di resistenza a €103,000 per BTC ed una ripresa della volatilità a causa dell’incertezza delle ultime sessioni. Infatti, recentemente è stato bloccato sia il GENIUS Act e l’ETF spot di Bitwise, entrambi dopo aver già le autorizzazioni necessarie, due importanti eventi che hanno ridotto la fiducia degli invertitori nel mercato delle criptovalute.
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Come Sono Cambiati gli Scenari Macroeconomici?
Nel corso della settimana non sono state annunciate importanti notizie macroeconomiche ma sono avvenuti moltissimi importanti eventi internazionali, tra cui l’accordo sui dazi tra Giappone e Stati Uniti, le discussioni sull’approvazione di un nuovo ETF sulle criptovalute e l’inizio di una earnings season.
Controllo delle Previsioni Settimanali del 21 luglio 2025
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FTSE MIB: Riprendono Le Trattative Per un EU-US Trade Deal!
Nel corso della settimana i mercati azionari globali hanno ripreso la corsa al rialzo in direzione di nuovi massimali assoluti o relativi grazie alle importantissime notizie eccellenti relative ai dazi statunitensi. Infatti, dopo la posticipazione dell’entrata in vigore dei dazi dal 9 luglio al primo agosto, i mercati azionari non erano risultati particolarmente entusiasti in quanto così facendo si era solamente prolungato il periodo di incertezza e tumulto.
Nonostante ciò, questo ulteriore spostamento della deadline ha volto il ruolo cruciale di permettere ai vari stati intenti a commerciare internazionalmente con gli Stati Uniti a trovare un accordo più favorevole in quanto delineato nelle molteplici “lettere”, o accordi unilaterali inviati dal presidente statunitense a dozzine di stati esteri, nella quale venivano delineate le condizioni per le negoziazioni dei due paesi senza possibilità di dialogo.
In prossimità della deadline del 9 luglio l’Unione Europea ha ricevuto una simile lettera spedita tagli States nella quale veniva comunicata l’imposizione di un dazio del 30% sui prodotti e servizi importati negli USA dall’Unione Europea. Queste imposte, maggiori del 10% desiderato dall’UE e peggiori anche rispetto a quelle immediatamente negoziate dalla Gran Bretagna in aprile, hanno spinto la Commissione a continuare le discussioni in attesa della deadline del primo agosto.
Attualmente ancora nulla sembrerebbe essere certo, ma fonti attendibili sembrerebbe che la Commissione Europea abbia abbandonato il desiderio del 10% a favore di un deal gemello rispetto a quello stretto nel corso della settimana tra gli States e il Giappone per un dazio del 15%.
Parallelamente la Commissione sta anche lavorando per l’approvazione di due misure di controattacco tra cui un dazio reciproco del 30% per un impatto totale di $93 miliardi ed il “trade bazooka”, o più formalmente “Anti-Coercion Instrumenti (ACI)”, il quale darebbe la possibilità a Bruxelles di bloccare import ed export statunitensi, la possibilità di revocare da parte degli States la protezione di proprietà intellettuale e la possibilità di società statunitensi di fare tender offers.
S&P 500: Viene Firmato l’Accordo Sui Dazi tra Giappone e Stati Uniti
Come discusso nei precedenti paragrafi, l’accordo tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti ancora non è stato portato a termine ma molti investitori, economisti, politici e giornalisti prevedono ciò verrà fatto nel prossimo futuro grazie al precedente fornito dallo storico accordo tra gli Stati Uniti e il Giappone.
Infatti, nella notte italiana tra martedì e mercoledì è stato firmato un importantissimo accordo tra gli Stati Uniti ed il Giappone, la quarta economia più grande al mondo e la più grande economia ad aver concluso un accordo permanente con gli States. Questo accordo, seppure presenti un dazio maggiore del 10% temporaneo imposto in attesa della deadline del primo agosto, ha visto le due controparti in accordo per una imposta del 15%, una delle più basse mai accettate dagli Stati Uniti dal “Liberation Day”, ovvero dal giorno di aprile quando Trump ha annunciato l’imposizione dei dazi reciproci.
È importante notare come però questo accordo non comprenda tutti i settori e che in casi specifici sono ancora presenti dazi ad hoc come nel caso dell’alluminio per il quale è rimasto invariato il dazio del 50% precedentemente accordato dalle due parti. Inoltre, non sono stati alterati gli accordi sulla spesa per la difesa da parte del Giappone.
Questo accordo molto probabilmente risulterà la base per molti altri paesi, potenzialmente avendo il potere di semplificare e velocizzare altri accordi entro il primo agosto. Inoltre, è anche importante notare come la Cina continui ad essere considerato un caso a sé stante in quanto solo per la Cina gli States stanno considerando un’ulteriore estensione della deadline di altri 90 giorni.
Nasdaq 100: Gli Stati Uniti Sbloccano Le Esportazioni Verso la Cina
Come accennato nelle previsioni settimanali, nel corso delle ultime sessioni è iniziata la earnings season per il secondo trimestre del 2025, un importantissimo dato da considerare dagli investitori ed analisti in quanto i risultati delle società sono spesso un chiaro segnale della fiducia dei consumatori nel mercato e della fiducia delle società nel futuro della salute macroeconomica del paese. Inoltre, si è speculato molto sull’impatto che i dazi avranno sui risultati dei vari business statunitensi e le earnings Q2 2025 potrebbero iniziare a fornire informazioni sotto questo punto di vista.
Nel settore tech, due delle più grandi società che hanno annunciato i propri risultati sono state Tesla e Google.
Tesla ha annunciato un rapido declino sia nel fatturato che nel profitto netto indotto da un crollo del numero di nuove vetture elettriche vendute principalmente giustificato dalla riduzione degli incentivi statali per l’acquisto di auto elettriche. Il fatturato di Tesla è diminuito del 12% mentre il profitto netto del 17% rispetto al trimestre precedente portando le azioni di TSLA a negoziare a -6% nel post-mercato.
Google, invece, ha registrato un aumento del fatturato di oltre il 14% di anno in anno inducendo una spinta rialzista di circa il +2% nel post-mercato. La crescita è stata guidata dalla divisione ricerca e cloud.
Bitcoin: Bitcoin Soffre dell’Incertezza Legata ai Crypto Spot ETFs
È ormai anni che nelle nostre previsioni settimanali commentiamo saltuariamente gli Spot ETFs sulle criptovalute, degli strumenti finanziari relativamente recenti che permettono agli investitori di ottenere un’esposizione sulle criptovalute senza la necessità di possedere gli asset digitali o senza imbattersi nel mondo dei contratti derivati.
Dopo il successo del lancio degli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum, molti fondi di investimento e gestori di portafoglio hanno iniziato a proporre nuovi spot ETFs su criptovalute come Solana, XRP e Litecoin, la cui approvazione nel corso del 2025 risulta probabile all’85% secondo Bloomberg Intelligence.
Nonostante ciò, oltre ad ETF incentrati su singole criptovalute, nel corso dell’anno è stata richiesta l’approvazione di molti altri spot ETF su criptovalute che comprendevano un portafoglio diversificato di asset digitali come il Bitwise 10 Crypto Index ETF, il quale include Bitcoin, Ethereum, XRP, Solana, Cardano, SUI, Avalanche, Litecoin, Polkadot ed altre criptovalute, per un peso del 78.72% su BTC, dell’11.10% su ETH ed il restante nelle rimanenti 8 criptovalute.
Il 22 luglio questo ETF è stato approvato dalla divisione Trading and Market della Securities and Exchange Commission (SEC) ma, solo a poche ore di distanza, la decisione è stata ritirata ed inviata alla commissione intera per maggiori controlli nonostante l’ETF soddisfacesse tutti i requisiti imposti dalla SEC.
Di conseguenza, questa serie di decisioni ha causato molta volatilità nel prezzo di Bitcoin nel corso della settimana formando una rapida spinta rialzista seguita da un ripido crollo.
Come Sono Cambiati i Principali Livelli Chiave della Struttura Tecnica?
Nel corso della settimana tutti e tre gli indici analizzati si sono prevalentemente consolidati orizzontalmente in corrispondenza del proprio massimale assoluto prima di dare il via ad una nuova spinta rialzista raggiungendo nuovi record. Bitcoin, invece, è stato caratterizzato da una maggiore volatilità e pressione ribassista.
FTSE MIB: Il Mercato Raggiunge i 41,000 Punti!
Nel corso della settimana l’indice italiano FTSE MIB ha dato il via ad una nuova inversione di trend dal livello di supporto orizzontale a 39,750 punti formando un rapido rally che ha permesso all’indice italiano di raggiungere la soglia dei 41,000 punti, mai più raggiunta da metà ottobre 2007. Nonostante ciò, la candela di mercoledì si è conclusa con una lunga ombra la rialzo mentre la candela di giovedì è attualmente verde ma piena, due segnali che preannunciano un possibile ritorno al supporto.
S&P 500: L’Azionario Statunitense Prosegue la Corsa al Rialzo
Nel corso della settimana l’indice azionario statunitense S&P 500 ha seguito il trend identificato nella nostra previsione settimanale osservando la rottura del canale di prezzo orizzontale formato in prossimità del massimale assoluto dell’indice. Dopo la rottura al rialzo ed il breve test del supporto avvenuto nella prima parte della settimana, durante la sessione di mercoledì l’indice è esploso al rialzo superando i 6,350 punti.
Nasdaq 100: il Settore Tech Prosegue la Corsa Verso i 23,000 punti
L’indice azionario Nasdaq 100 nel corso della settimana ha seguito un trend simile a quello dell’S&P 500, seppur leggermente meno positivo indicando come la maggior parte della spinta rialzista sia derivata dall’ottimismo nelle small caps generato dagli accordi sui dazi piuttosto che dagli annunci delle società tech nel corso della settimana. Nonostante ciò, anche in questo caso il trend sembrerebbe segnalare una stabilità in prossimità del massimale assoluto, potenzialmente preannunciando un proseguimento al rialzo.
Bitcoin: Bitcoin Raggiunge il Nostro Target Primario
Nel caso della quotazione Bitcoin Euro il trend è risultato l’asset che ha beneficiato di meno dei fattori rialzisti che si sono presentati nel corso della settimana ed il trend dell’asset digitale è stato prevalentemente caratterizzato da un periodo di spostamento orizzontale al di sotto della resistenza a €103,000 per BTC.
Conclusioni
- FTSE MIB: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo previsto l’inizio di un periodo di consolidamento al di sopra del supporto a 39,750 punti prima dell’inizio di un nuovo rally.
- S&P 500: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo previsto il proseguimento del periodo di consolidamento orizzontale prima di un nuovo rally.
- Nasdaq 100: anche in questo caso l’analisi di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento del consolidamento orizzontale.
- Bitcoin: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento del periodo di consolidamento al di sotto della resistenza orizzontale a €103,000 per BTC.