Nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni la coppia valutaria euro dollaro statunitense ha iniziato a slittare al ribasso allontanandosi dal massimale relativo raggiunto nel corso delle due settimane permettendo al dollaro di recuperare terreno rispetto al valore più basso mai raggiunto negli ultimi tre anni. Nonostante ciò, questa settimana risulterà importantissima in quanto verranno annunciati i dati relativi al tasso d’inflazione statunitense, un tassello chiave per la determinazione dell’impatto dei dazi sull’economia statunitense e sulla successiva valutazione del corretto piano di azione della Federal Reserve.
- Settimana scorsa il cambio euro dollaro si è spinto al ribasso dello -0.70% concludendo la settima consecutiva sessione verde e la settimana leggermente al di sotto del livello 1.170 dollari per euro.
- Da un punto di vista di analisi forex oggi, nel corso delle ultime settimane il tasso di cambio della coppia EUR/USD ha iniziato un rapidissimo rally da circa 1.0225 fino a superare gli 1.150 dollari per euro, raggiungendo il più alto tasso di cambio mai raggiunto in oltre tre anni. Successivamente la coppia valutaria ha iniziato un periodo di consolidamento ribassista allontanandosi dal massimale relativo raggiunto ed avvicinandosi al supporto orizzontale a 1.1275 dollari per euro in prossimità del quale si è formata una struttura head and shoulders dando il via ad una inversione di trend al ribasso. Successivamente, l’EUR/USD ha formato una spinta rialzista riportando la coppia oltre il precedente massimale relativo, il quale però ha iniziato a rallentare in corrispondenza degli 1.18 dollari per euro dando il via ad una nuova correzione ribassista.
- Da un punto di vista macroeconomico, nel corso della settimana non sono in programma importanti annunci dagli States ad eccezione del tasso d’inflazione CPI, il quale sarà pubblicato durante il primissimo pomeriggio di martedì 15 luglio.
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Si Inizierà a Sentire la Pressione Inflazionistica dei Dazi!
Nel corso degli ultimi mesi abbiamo approfonditamente discusso dei dazi statunitensi e di tutti gli effetto negativi che potrebbero avere sull’economia statunitense, soprattutto se considerati in contemporanea alla riforma fiscale recentemente approvata dal congresso statunitense, ovvero la One Big Beautiful Bill Act (OBBB Act), la quale minaccia di aumentare vertiginosamente il deficit statunitense.
Secondo gli analisti ed i membri della Federal Reserve statunitense, il mese in cui inizieranno ad essere visibili gli aspetti negativi dei dazi sarà proprio il mese di luglio per via degli effetti posticipati sia dai tempi di transizione che dalle vere e proprie pause approvate dal presidente statunitense.
In settimana verrà pubblicato il tasso d’inflazione CPI, non la misura preferita dalla Federal Reserve ma che fornirà lo stesso cruciali insights sul possibile andamento dei prezzi negli Stati Uniti. Considerando gli eccellenti numeri nel mercato del lavoro, indipendentemente dai dati sull’inflazione, la prossima decisione della Federal Reserve sarà quella di mantenere il proprio target rate costante ma, nonostante ciò, l’inflazione avrà un forte impatto sul numero di tagli negli ultimi trimestri del 2025.
Attualmente le stime segnalano una ripresa dell’inflazione dal 2.4% al 2.7% e dell’inflazione di fondo dal 2.8% al 3.0%. Valori più alti delle stime potrebbero avere un effetto disastroso sia sul dollaro che sui mercati azionari mentre un impatto minore del previsto potrebbe aiutare ad aumentare la tranquillità legata ai dazi statunitensi.
L’EUR/USD Raggiunge un Nuovo Massimale Relativo e Rallenta
Osservando la struttura tecnica della coppia valutaria euro dollaro statunitense risulta possibile notare come l’EUR/USD abbia invertito il proprio trend allontanandosi dal massimale relativo raggiunto intorno ai 1.18 dollari per euro, il livello più alto mai raggiunto negli ultimi 4 anni.
Infatti, nel corso dell’ultima settimana la coppia valutaria ha formato tre bearish engulfing candle e successivamente tre candele rosse consecutive, la serie negativa più lunga dalla fine di aprile 2025. Nonostante ciò, con il passare del tempo il dip ha iniziato a perdere forza generando progressivamente candele sempre più piccole e con ombre più lunghe, un segnale che preannuncia un periodo di consolidamento.
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Outlook Settimanale Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.18 dollari per euro, il precedente massimale relativo.
- Attuale livello di supporto: 1.1575 dollari per euro.
- Target al rialzo: 1.19 dollari per euro, l’estensione 2.414 dell’indicatore Fibonacci.
- Target al ribasso: 1.1575 dollari per euro.
Cambio euro dollaro, previsioni: Considerando sia l’attuale scenario macroeconomico che la struttura tecnica, lo scenario settimanale più probabile risulta essere l’inizio di un periodo di consolidamento orizzontale in attesa di una ripresa della volatilità in corrispondenza con l’annuncio del tasso d’inflazione statunitense o di nuove notizie legate al possibile accordo UE-USA sui dazi.
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