Azioni Apple (AAPL)
Grafico settimanale di Apple
Grafico giornaliero di Apple
Il massimo della seduta di ieri ha invalidato la figura di wedge discendente che si stava formando nelle ultime settimane. È un segnale di forza, anche se limitata. Come si vede nel grafico giornaliero, il prezzo di Apple non è riuscito a superare una piccola zona di resistenza formatasi tra il 4 e l’11 giugno. Inoltre, sia l’RSI che il MACD mostrano un andamento laterale, segnalando un equilibrio tra acquirenti e venditori.
- Come detto in analisi forex precedenti, il livello di riferimento per valutare ingressi long è la resistenza nei pressi di 212,80 USD.
- Al contrario, si potrebbero considerare posizioni short solo se il prezzo scendesse sotto i 193 USD.
Azioni Microsoft (MSFT)
Grafico settimanale di Microsoft
Grafico giornaliero di Microsoft
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Come si può osservare dal grafico settimanale, il prezzo di Microsoft è salito in modo molto verticale in poco tempo, senza concedersi alcuna pausa. Se nei prossimi giorni dovessimo assistere a un ritracciamento, non dovrebbe allarmarci troppo, poiché molto probabilmente si tratterebbe solo di una lieve correzione.
Dal grafico giornaliero notiamo che i recenti rialzi non sono stati accompagnati dal MACD. Questo ci suggerisce che l’avanzata potrebbe non essere sostenuta da una forte pressione in acquisto, ma piuttosto derivare da una salita causata dall’assenza di offerta.
- Man mano che l’offerta dovesse aumentare, ad esempio per chiusura di posizioni long e presa di profitto, potremmo assistere a un ritracciamento nella quotazione di MSFT.
- Finché il prezzo rimane sopra i 475 USD, possiamo approfittare di eventuali cali per aprire posizioni long.
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Azioni Alphabet (GOOGL)
Grafico settimanale di Alphabet/Google
Grafico giornaliero di Alphabet/Google
La quotazione di Google ha nuovamente rimbalzato contro la resistenza situata tra i 180 e i 182 USD. Il massimo registrato nella seduta di ieri è stato praticamente allo stesso livello di quello del 10 giugno scorso. Da quella data, l’RSI e il MACD hanno mostrato un andamento discendente, indicando che la pressione in vendita è superiore a quella in acquisto.
- Ulteriori ribassi nelle prossime sedute confermerebbero una situazione di debolezza.
- Se venisse rotta l’area di supporto tra i 162 e i 164 USD, la quotazione di Google potrebbe continuare a scendere.
- Al contrario, se la resistenza menzionata venisse superata, ciò indicherebbe che il movimento di recupero è ancora in atto, configurando uno scenario favorevole per operazioni long.
Azioni Amazon (AMZN)
Grafico settimanale di Amazon
Grafico giornaliero di Amazon
Durante la scorsa settimana, la quotazione di Amazon ha superato la resistenza che stava ostacolando il prezzo, proseguendo così la struttura di massimi e minimi crescenti in atto dal 7 aprile. La prossima area che potrebbe agire da resistenza è il livello psicologico dei 230 USD. Oltre questo, troviamo la resistenza situata nei pressi del massimo storico (239–242 USD).
- Attualmente potremmo valutare ingressi long su un pullback verso l’area appena superata.
- Tuttavia, è necessario essere prudenti, poiché RSI e MACD non stanno accompagnando i movimenti rialzisti del prezzo dal 13 maggio, suggerendo che la pressione di acquirenti e venditori potrebbe essere in equilibrio.
Azioni Meta (META)
Grafico settimanale di Meta
Grafico giornaliero di Meta
Dopo il forte rialzo della scorsa settimana, in cui Meta ha guadagnato il 7,52%, ieri ha raggiunto i 747,90 USD segnando un nuovo massimo storico. Tuttavia, la pressione in vendita è aumentata e si è verificato un calo quasi immediato.
Osservando l’andamento del MACD, si nota che è in discesa dal 10 giugno, mentre il grafico dei prezzi ha continuato a salire. Questo è un segnale che potrebbe indicare una maggiore aggressività dell’offerta rispetto alla domanda, e suggerisce la possibilità di ribassi imminenti.
- Se oggi venisse segnato un minimo inferiore a quello di ieri e il prezzo scendesse sotto i 735 USD, potremmo trovarci di fronte a un possibile falso breakout (fakeout).
- La conferma arriverebbe con la formazione di nuovi minimi decrescenti.
Azioni Nvidia (NVDA)
Grafico settimanale di Nvidia
Grafico giornaliero di Nvidia
La scorsa settimana è stata molto positiva per le azioni di Nvidia, che hanno registrato un rialzo del 9,66%. Dal grafico settimanale si nota come l’ultima area di resistenza e il massimo storico siano stati superati da una candela rialzista dal corpo ampio, segno di forte intenzionalità.
Nel timeframe giornaliero si osserva che i rialzi sono iniziati lunedì 23 e la rottura della resistenza è avvenuta mercoledì 25. L’RSI ha confermato il dominio della domanda entrando in zona di ipercomprato, mentre il MACD ha mostrato un incrocio rialzista nelle sue linee. L’istogramma, inoltre, ha evidenziato barre di dimensioni via via crescenti, indicando che la pressione in acquisto potrebbe essere in accelerazione.
- Finché la quotazione di Nvidia rimane sopra i 153 USD, il nostro bias sarà rialzista e cercheremo ingressi su eventuali pullback verso questo livello.
- Al contrario, se il prezzo dovesse scendere sotto i 149 USD, potremmo iniziare a valutare posizioni short.
Azioni Tesla (TSLA)
Grafico settimanale di Tesla
Grafico giornaliero di Tesla
La quotazione di Tesla continua a restare bloccata sotto la resistenza compresa tra 359 e 362 USD. Durante l’ultimo tentativo di avvicinamento a questo livello, si è formato un massimo inferiore rispetto al precedente. Questo, insieme al fatto che RSI e MACD mostrano un andamento discendente, indica che la pressione in vendita è più forte di quella in acquisto. Si tratta di un fattore che potrebbe continuare a spingere il prezzo di Tesla verso il basso.
- In questo momento, è importante tenere d’occhio il piccolo supporto situato a 314 USD.
- Una rottura al ribasso (breakdown) confermerebbe i segnali di debolezza sopra indicati e potrebbe essere considerata come un segnale per aprire posizioni short.
- Si potrebbe fissare un obiettivo di profitto conservativo tra 270 e 282 USD, e uno più ambizioso a 240 USD.
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