La settimana è iniziata in calo per lo S&P 500 e con previsioni di ulteriori ribassi a causa dei dazi. Ma qual è la situazione per le 7 Magnifiche? Vediamolo di seguito.
Azioni Apple (AAPL)
Grafico settimanale di Apple:
Grafico giornaliero di Apple:
Durante la seduta di ieri, la quotazione di Apple è tornata a ritracciare in prossimità della resistenza situata intorno al livello dei 212 USD. Questa zona coincide con la media mobile esponenziale a 50 periodi (EMA50) nel grafico settimanale, motivo per cui è molto probabile che numerosi trader si siano posizionati al ribasso dopo il rimbalzo contro questo livello.
- Il falso breakout, seguito da un calo dell’1,69%, suggerisce che potremmo trovarci di fronte a un altro rimbalzo ribassista, simile a quelli osservati a fine aprile e metà maggio.
- Di conseguenza, potrebbe essere un buon momento per aprire posizioni short, fissando come obiettivo di profitto l’area dei 200 USD.
- Nel caso in cui il prezzo dovesse superare nuovamente la resistenza e consolidarsi al di sopra di essa, questa ipotesi ribassista verrebbe invalidata e si potrebbero cercare ingressi long (acquisti).
Azioni Microsoft (MSFT)
Grafico settimanale di Microsoft:
Grafico giornaliero di Microsoft:
Le azioni di Microsoft continuano a seguire una tendenza rialzista. Dopo il pullback osservato all’inizio della scorsa settimana, la quotazione ha quasi recuperato l’ultima area di massimi. Tuttavia, il MACD mostra una divergenza che ci segnala un possibile indebolimento della pressione d’acquisto.
- In questo momento è importante prestare attenzione a eventuali nuovi segnali di debolezza. Una rottura al ribasso del minimo di mercoledì scorso (488,70 USD) configurerebbe una figura di doppio massimo, seguita da un minimo più basso del precedente.
- Va ricordato che il titolo MSFT è cresciuto con molta verticalità nelle ultime settimane, senza quasi alcuna correzione, per cui non sarebbe sorprendente assistere a una nei prossimi giorni.
Azioni Alphabet (GOOGL)
Grafico settimanale di Alphabet/Google:
Grafico giornaliero di Alphabet/Google:
Recentemente, si è formato un doppio massimo nel grafico giornaliero di Alphabet (Google), accompagnato da divergenze ribassiste sull’RSI e sul MACD. Si tratta di un segnale di debolezza che potrebbe anticipare una discesa nella quotazione del titolo.
Inoltre, le ultime due sedute hanno registrato una sequenza di massimi decrescenti rispetto al 30 giugno, suggerendo anch’essa una perdita di forza.
- Una rottura al ribasso dell’area dei 173 USD (minimi del 1° luglio) confermerebbe che l’offerta sta esercitando maggiore pressione rispetto alla domanda e potrebbe spingere il prezzo verso la zona dei 162 – 164 USD.
- Al contrario, una rottura decisa della resistenza tra 180 e 182 USD, seguita da una fase di consolidamento sopra questo livello, confermerebbe la prosecuzione del movimento rialzista.
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Azioni Amazon (AMZN)
Grafico settimanale di Amazon:
Grafico giornaliero di Amazon:
Sia nel grafico settimanale che in quello giornaliero possiamo osservare come la quotazione di Amazon continui a salire, cercando di rompere i massimi registrati a febbraio. Il recente breakout della resistenza tra 213 e 215 USD, seguito da una fase di consolidamento al di sopra, rappresenta un segnale di forza. Questo suggerisce che i rialzi potrebbero proseguire nei prossimi giorni.
Tuttavia, si rilevano divergenze negli indicatori tecnici. Né l’RSI né il MACD hanno accompagnato i recenti rialzi, iniziati a partire dal 13 maggio. Al contrario, sono rimasti piatti, segnalando che la pressione tra compratori e venditori è molto equilibrata.
- In un contesto simile, un aumento della forza dell’offerta potrebbe rallentare o arrestare le salite in corso.
Azioni Meta (META)
Grafico settimanale di Meta:
Grafico giornaliero di Meta:
Il grafico settimanale di Meta suggerisce la possibile formazione di un doppio massimo, mentre il grafico giornaliero mostra segnali di debolezza sotto la resistenza compresa tra 735 e 740 USD. La settimana scorsa si è verificato un falso breakout contro questo livello, seguito da un ribasso e dalla formazione di un massimo inferiore al precedente. Sia l’RSI che il MACD si sono mossi verso il basso, indicando che la pressione dell’offerta è superiore a quella della domanda.
- Un nuovo minimo che superi quello di mercoledì scorso completarebbe una possibile figura di inversione sotto la resistenza e potrebbe spingere la quotazione di Meta verso il supporto situato a 681 USD.
- Per considerare operazioni long (acquisti), sarà necessario attendere la rottura della resistenza sopra menzionata e una fase di stabilizzazione del prezzo al di sopra di quel livello.
Azioni Nvidia (NVDA)
Grafico settimanale di Nvidia:
Grafico giornaliero di Nvidia:
Dal grafico giornaliero di Nvidia si osserva come, durante la scorsa settimana, si sia verificato un pullback verso la resistenza recentemente superata. Successivamente, la quotazione ha ripreso a salire e ieri ha segnato un nuovo massimo storico. Si tratta di un chiaro segnale di forza.
Tuttavia, il MACD risulta pressoché piatto, indicando che non vi è un chiaro predominio della pressione d’acquisto. Ciò riduce la probabilità che si verifichino nuovi rialzi nel breve termine, anche se non suggerisce nemmeno un imminente crollo del titolo Nvidia.
- Per valutare operazioni short (vendita), sarebbe necessario che il prezzo scendesse al di sotto del supporto tra 149 e 153 USD, accompagnato da segnali di debolezza negli indicatori tecnici.
- Al contrario, se continueranno a formarsi nuovi massimi, sarà possibile considerare ingressi long nei successivi pullback.
Azioni Tesla (TSLA)
Grafico settimanale di Tesla:
Grafico giornaliero di Tesla:
Dopo l’ultimo test della resistenza situata tra 359 e 362 USD, la quotazione di Tesla è tornata a scendere. La seduta di ieri ha registrato un crollo del 6,79%, e sia l’RSI che il MACD mostrano traiettorie ribassiste. Si tratta di segnali di debolezza che indicano come la forza dei venditori stia prevalendo su quella dei compratori e suggeriscono che i ribassi potrebbero continuare.
- Tuttavia, il prezzo si sta avvicinando all’area compresa tra 270 e 274 USD, che in passato ha agito da supporto in due occasioni e potrebbe farlo nuovamente.
- Per questo motivo, prima di considerare l’apertura di posizioni short, è opportuno attendere una rottura al ribasso di tale livello e una successiva fase di consolidamento della quotazione di Tesla al di sotto di esso.
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