- Il nuovo massimo storico registrato ieri suggerisce forza, ma il successivo ritracciamento indica che la pressione degli acquirenti potrebbe iniziare a esaurirsi.
- Divergenze e una candela di rifiuto sul grafico giornaliero segnalano debolezza nell’S&P500.
- Attenzione oggi alle dichiarazioni di Powell: un tono hawkish potrebbe spingere l’S&P500 al ribasso, mentre un tono più accomodante potrebbe avere l’effetto opposto.
- I risultati del secondo trimestre possono generare movimenti rilevanti nel mercato azionario statunitense nei prossimi giorni.
Analisi del Grafico Settimanale dell’S&P500
Il grafico settimanale dell’S&P500 oggi delinea un contesto rialzista dominato dalla pressione della domanda. Quattro settimane fa è stata superata la zona di massimi che veniva rispettata fin da metà dicembre. Da quel momento in poi, il prezzo ha continuato a salire e si è consolidato sopra il livello precedentemente rotto.
Nella settimana appena iniziata è già stato segnato un nuovo massimo storico, indicativo di forza. Tuttavia, è seguito subito un ritracciamento che potrebbe indicare un indebolimento della pressione rialzista.
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Analisi del Grafico Giornaliero dell’S&P500
L’S&P500 è salito nei primi momenti della sessione di ieri. Tuttavia, a partire dalle 13:30 (ora di New York), la pressione degli acquirenti è svanita e tutto il guadagno accumulato è stato annullato. Questo ha generato una candela di rifiuto sul grafico giornaliero, con una chiusura molto vicina al prezzo di apertura e un'ampia ombra superiore. Si tratta, in linea di principio, di un segnale di debolezza, anche se non è ancora stata persa l’area di massimi tracciata durante la fase laterale delle ultime due settimane.
Gli indicatori tecnici segnalano che in questo momento l’offerta potrebbe essere più intensa della domanda. Sia l’RSI che il MACD mostrano pendenze discendenti, contraddicendo la fase di consolidamento e successiva salita iniziata il 3 luglio.
Se iniziasse a formarsi una serie di minimi decrescenti, sarebbe una conferma di questi segnali di debolezza e potrebbe preludere a una discesa verso l’ex resistenza a 6.162 USD.
Focus su Powell e Risultati del Q2
Oggi Jerome Powell parlerà alla stampa. Per ora, un taglio dei tassi nella riunione del 30 luglio è praticamente escluso. Tuttavia, le sue parole ci aiuteranno a capire se i tagli potrebbero arrivare a settembre o se bisognerà attendere le ultime due riunioni di politica monetaria dell’anno. Come sempre, un tono decisamente hawkish potrebbe portare pressione ribassista sull’S&P500, mentre un approccio più dovish potrebbe sostenere il mercato.
Nel frattempo, siamo già nel pieno della stagione dei risultati del secondo trimestre 2025, e la borsa potrebbe subire forti oscillazioni in reazione e in previsione di questi eventi. Domani sarà il turno di due dei cosiddetti "Magnifiche 7": Tesla e Alphabet.
Non bisogna nemmeno perdere di vista eventuali novità sugli arazzi doganali. Le ultime notizie indicano che i negoziati con l’Unione Europea non stanno dando i frutti sperati, e Trump intende imporre un dazio minimo tra il 15% e il 20% su tutte le merci importate da quel territorio.
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