Quotazione FTSE MIB 30: v-shaped recovery
Sul piano dell’azionario italiano, le nostre previsioni FTSE MIB 40 di lunedì sono risultate imprecise in quanto avevamo previsto un dead cat bounce al seguito del rapidissimo crollo prima di un nuovo test del supporto prima di una eventuale ripresa al rialzo. In questo caso, però, l’indice azionario italiano ha dato il via ad una “v-shaped recovery”, ovvero ad una ripresa senza il test del supporto. La ragione principale dietro a questa corsa al rialzo risulta essere la fine dell’incertezza legata ai dazi statunitensi.
Quotazione S&P 500: rapida ripresa al rialzo
Le nostre previsioni S&P 500 sono risultate incorrette in quanto osservando il trend al termine della sessione di lunedì avevamo previsto un proseguimento della spinta ribassista in direzione del prossimo livello di supporto mentre, invece, l’indice azionario ha dato il via ad una rapida ripresa al rialzo. La ripresa è stata causata dall’ottimismo generato dall’aumento della probabilità di un prossimo taglio da parte della Fed durante il meeting di settembre, un evento che dovrebbe significativamente ridurre la pressione sia sui business che sui consumatori.
Quotazione Nasdaq 100: spinta al rialzo
Anche nel caso delle previsioni Nasdaq 100 il nostro pronostico di lunedì è risultato incorretto in quanto avevamo immaginato uno scenario simile a quello dell’S&P 500, ovvero un proseguimento della pressione ribassista in direzione del prossimo livello di supporto in assenza di nuove notizie macroeconomiche. Nel caso specifico del settore tech, le società sono state influenzate dall’annuncio di un dazio del 100% sui semiconduttori, un evento che ha spinto al rialzo il settore grazie alla speranza di non essere colpiti da questa riforma nel caso in cui le società investano negli Stati Uniti.
Quotazione Bitcoin Euro: forma una struttura a wedge
Infine, le nostre previsioni Bitcoin sono risultate corrette in quanto avevamo visto un proseguimento del periodo di consolidamento orizzontale in corrispondenza dei €100,000 per BTC in attesa di un eventuale break-out legato ai prossimi dati macroeconomici. Nel corso della settimana la criptovaluta ha formato una struttura a wedge soppesando fattori contrastanti tra cui il rapido apprezzamento dell’euro ed il rapido aumento della probabilità di un prossimo taglio da 25 punti base da parte della Federal Reserve durante il prossimo incontro del 17 settembre.
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Come Sono Cambiati gli Scenari Macroeconomici?
Nel corso della settimana non si sono susseguite importanti notizie macroeconomiche provenienti né dall’Euro Area né dagli States ad eccezione dell’annuncio di un possibile dazio del 100% sui semiconduttori. Di conseguenza, il mercato ha continuato a spostarsi sulla base dei risultati della earnings season e sulle aspettative di cosa farà la Federal Reserve durante il prossimo meeting del 17 settembre.
Controllo delle Previsioni Settimanali del 4 agosto 2025
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FTSE MIB: I Dati Europei Sono Migliori Delle Aspettative!
Nel corso della settimana l’indice azionario italiano FTSE MIB si è prevalentemente spinto al rialzo recuperando il rapidissimo crollo avvenuto nella seconda metà di settimana scorsa. Questo periodo di volatilità è stato principalmente causato dall’incertezza del mercato relativa all’accordo recentemente stretto con gli Stati Uniti.
Infatti, le principali borse europee hanno reagito significativamente al rialzo al seguito dell’annuncio dell’accordo sui dazi arrivato solamente poche sessioni prima della deadline imposta dalla Casa Bianca per l’entrata in vigore dei dazi. Osservando strettamente i numeri, l’accordo non è stato un successo in quanto ha imposto un dazio del 15% su tutti i prodotti provenienti dall’UE (il 5% in più rispetto a quanto desiderato dalla Commissione) ed ha imposto una serie di investimenti da parte dell’UE negli States per un valore complessivo di oltre $600 miliardi nel corso dei prossimi tre anni.
Nonostante ciò, un accordo ha evitato un dazio significativamente maggiore imposto autonomamente dagli States ed ha interrotto la possibile formazione di una trade war caratterizzata da misure vendicative da parte di entrambe le controparti. Di conseguenza, dopo un periodo di incertezza e di valutazione dell’accordo stabilito, il mercato ha nuovamente ripreso a spostarsi al rialzo in attesa di nuovi dati macroeconomici.
S&P 500: Più dell’80% delle Società Riportano un Beat!
La earnings season è un periodo estremamente importante dell’anno in quanto non solo fornisce informazioni cruciali agli investitori che possiedono posizioni in un determinato titolo ma, complessivamente, forniscono anche importanti informazioni per comprendere come il tessuto produttivo sta reagendo all’attuale situazione macroeconomica e le probabili implicazioni future.
Prima della earnings season per il secondo trimestre del 2025 gli analisti avevano previsto una crescita media delle earnings del 5.8% nel corso del secondo trimestre, un valore relativamente basso a rispecchiare l’impatto dei dazi e l’incertezza macroeconomica che ha caratterizzato gli ultimi mesi.
Nonostante ciò, la earnings season fino ad oggi si è rivelata un gran successo con l’80.6% di società nell’indice S&P 500 che hanno riportato un beat delle stime degli analisti raggiungendo il più alto tasso di “beat” dal terzo trimestre del 2023. Inoltre, osservando i risultati delle società che hanno già annunciato i propri numeri, gli analisti hanno rivisto al rialzo il tasso di crescita previsto delle earnings per il secondo trimestre del 2025 aumentandolo di 540 punti base dal 5.8% all’11.2%.
Proprio per questo il mercato è stato caratterizzato da una rapidissima spinta rialzista nel corso delle ultime settimane sulla base di un minore impatto dei dazi rispetto a quanto precedentemente previsto. D’altro canto, è anche importante considerare come l’impatto dei dazi si sia iniziato ad osservare solamente verso giugno/luglio e che di conseguenza l’effetto intero potrebbe risultare presente solo a partire dal prossimo trimestre.
Nasdaq 100: Trump Annuncia un Dazio del 100% Sui Semiconduttori Ma C’è una Eccezione
Durante le ultime settimane abbiamo approfonditamente discusso dei dazi statunitensi e di come si stesse gradualmente raggiungendo un periodo di maggiore tranquillità al seguito degli ultimi accordi con il Giappone e con l’Unione Europea, due importanti passi in avanti per ridurre l’incertezza macroeconomica globale. Inoltre, oggi 7 agosto dovrebbero entrare in vigore i dazi con tutti i paesi con la quale gli States abbiano concluso, o imposto, un accordo ad eccezione della Cina e di qualche altro stato alla quale è stata garantita un’estensione del periodo di negoziazione.
Nonostante ciò, le discussioni sui dazi tristemente non sono finite e giovedì mattina Donald Trump ha lanciato una nuova bomba legata al settore dei semiconduttori. Infatti, Trump ha dichiarato di star lavorando ad un dazio del 100% per questo mercato, una manovra che metterebbe a serio repentaglio tutti i produttori di settore per via dell’importantissima dipendenza sull’Asia ed in particolare Filippine, Taiwan e Cina.
Fortunatamente Donald Trump ha offerto anche una via di fuga per evitare questa dannosa imposta: i dazi non saranno imposti alle società che investiranno negli Stati Uniti. L’idea dietro a questa richiesta è la volontà del presidente statunitense di spostare le attività chiave negli States per vincere la corsa contro la Cina sull’innovazione tecnologica.
A seguito di questo annuncio le società di settore si sono leggermente spostate al rialzo con qualche nome in positivo anche del +5% in pre-market come ad esempio Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Ticker: TSMC). D’altro canto, però, gli analisti sostengono che il peggio non sia ancora arrivato in quanto moltissimi termini di questo dazio non sono stati definiti e di conseguenza potrebbero risultare sorprese spiacevoli.
Tra i termini più importanti non ancora definiti gli analisti si chiedono se il dazio riguarderà solamente i circuiti integrati (valore complessivo $40 miliardi nel 2024) o qualsiasi prodotto elettronico contenente chip (valore complessivo $550 miliardi nel 2024) e a quale punto della catena di montaggio verranno calcolati i dazi.
Bitcoin: Bitcoin si Consolida Sotto Pressioni Contrastanti
Abbiamo più volte discusso di come il valore di Bitcoin sia significativamente influenzato dai “costi opportunità”, ovvero di tutti quei costi indiretti che si incorrono nell’investire in un asset piuttosto che in un altro. Nel caso di strumenti che non pagano interesse come Bitcoin, uno dei principali costi opportunità è il tasso d’interesse pagato da obbligazioni governative sicure. Il tasso d’interesse delle obbligazioni è indirettamente controllato dalle banche centrali tramite il proprio target rate, il quale fornisce una base di riferimento teorica per investimenti risk-free.
Durante l’ultimo incontro della Federal Reserve Jerome Powell ha approfonditamente discusso i prossimi passi della banca centrale dicendo come ancora non sia stata presa una decisione per settembre e lasciando aperta la possibilità di non ricevere alcun taglio durante il prossimo meeting. Nonostante ciò, a conclusione della settimana sono stati annunciati dei dati sul mercato del lavoro particolarmente negativi da parte degli Stati Uniti causando una impennata della probabilità di un taglio della Fed durante il meeting di settembre dal 37.7% al 94.6%. Questa crescita della probabilità ha indotto una forte spinta rialzista nel prezzo dei BTC.
Allo stesso tempo, però, osservando Bitcoin denominato in euro, è anche importante prendere in considerazione l’impatto del tasso di cambio su BTCEUR. Infatti, questo aumento della probabilità di un taglio da 25 bp nel meeting del 17 settembre ha causato una brusca svalutazione del dollaro ed un apprezzamento dell’euro, fornendo una pressione ribassista su tutti gli strumenti statunitensi denominati in euro.
Come Sono Cambiati i Principali Livelli Chiave della Struttura Tecnica?
Nel corso della settimana Bitcoin e tutti e tre gli indici analizzati sono stati caratterizzati da una pressione rialzista invertendo il rapido crollo che ha delineato le ultime sessioni di negoziazioni di settimana scorsa. Grazie a questo breve rally i tre indici azionari sono ritornati in corrispondenza del precedente massimale relativo.
FTSE MIB: Il Mercato Ritrova Supporto a 39,750 Punti
Dopo il rapidissimo crollo dal massimale relativo di settimana scorsa l’indice azionario italiano FTSE MIB ha rotto al ribasso il primo supporto a 40,500 punti fino a raggiungere il livello chiave successivo a 39,750 punti, un importantissimo livello di supporto al di sopra del quale il FTSE MIB ha negoziato per oltre tre mesi. Questo livello orizzontale ha fornito all’indice azionario la spinta necessaria per formare una inversione di trend al rialzo riportando il FTSE MIB nuovamente al di sopra dei 41,000 punti.
S&P 500: L’Azionario Statunitense Inverte il Trend al Rialzo e Prosegue la Spinta Verso il Massimale Assoluto
L’indice azionario S&P 500 ha iniziato la settimana di negoziazioni con una rapida spinta rialzista interrompendo il rovinoso crollo avvenuto settimana scorsa. Durante le ultime sessioni l’S&P 500 sembrerebbe aver dato il via ad un nuovo trend lineare al rialzo in direzione del precedente massimale assoluto, il quale dovrebbe essere maggiormente supportando anche dalla spinta rialzista nel pre-mercato di giovedì.
Nasdaq 100: Recupera il Crollo e Punta al Massimale Assoluto
Nel caso del Nasdaq 100 il trend settimanale è risultato praticamente identico a quello dell’S&P 500 per via dell’importante impatto dei fattori macroeconomici piuttosto che di elementi specifici legati al settore tech. Nonostante ciò, le notizie sui dazi legate ai semiconduttori hanno causato una fortissima spinta nel pre-mercato di giovedì di circa l’+1.30% nell’indice Nasdaq 100 potenzialmente preannunciando un proseguimento rialzista.
Bitcoin: Bitcoin Si Consolida Orizzontalmente
Nel corso della settimana il valore di Bitcoin ha formato una bullish engulfing candle durante la sessione di domenica ma successivamente il trend si è prevalentemente tramutato in un periodo di consolidamento orizzontale a forma di wedge composto da una serie di inside bars con un corpo molto piccolo e lunghe ombre in entrambe le direzioni. Questa struttura comunica un periodo di consolidamento in attesa di una ripresa della volatilità al seguito di un eventuale break-out.
Conclusioni
- FTSE MIB: la nostra previsione è risultata imprecisa in quanto avevamo previsto una breve spinta rialzista prima di un nuovo test del supporto, il quale però non è avvenuto.
- S&P 500: la nostra previsione è risultata incorretta in quanto avevamo previsto il proseguimento della pressione ribassista verso il prossimo supporto.
- Nasdaq 100: anche in questo caso l’analisi di lunedì è risultata incorretta in quanto avevamo previsto un proseguimento della pressione ribassista
- Bitcoin: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento del periodo di consolidamento intorno al livello chiave a €100,000 per BTC.