Nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni la coppia valutaria euro dollaro statunitense si è inizialmente spinta al ribasso proseguendo la correzione iniziata nelle ultime settimane portando la coppia fino alla rottura al ribasso del livello orizzontale di supporto a 1.1575 dollari per euro. Successivamente, però, le notizie macroeconomiche legate al deterioramento del mercato del lavoro USA hanno causato un’impennata della probabilità di una politica monetaria espansiva da parte della Federal Reserve, inducendo una svalutazione del dollaro ed invertendo rapidamente il trend della coppia al rialzo.
- Settimana scorsa l’euro dollaro statunitense si è spinto al ribasso dell’-1.32% terminando la settimana leggermente al di sopra del livello 1.15750 dollari per euro.
- Da un punto di vista tecnico, nel corso delle ultime settimane il tasso di cambio della coppia EUR/USD ha iniziato un rapidissimo rally da circa 1.0225 fino a superare gli 1.150 dollari per euro, raggiungendo il più alto tasso di cambio mai raggiunto in oltre tre anni. Successivamente la coppia valutaria ha iniziato un periodo di consolidamento ribassista allontanandosi dal massimale relativo raggiunto ed avvicinandosi al supporto orizzontale a 1.1275 dollari per euro in prossimità del quale si è formata una struttura head and shoulders dando il via ad una inversione di trend al ribasso. Successivamente, l’EUR/USD ha formato una spinta rialzista riportando la coppia oltre il precedente massimale relativo, il quale però ha iniziato a rallentare in corrispondenza degli 1.18 dollari per euro dando il via ad una nuova correzione ribassista. Nonostante ciò, la correzione è durata poco a causa del supporto a 1.1575 dollari per euro, il quale ha causato una nuova inversione di trend al rialzo.
- Da un punto di vista macroeconomico, nel corso della settimana non sono in programma importanti notizie macroeconomiche provenienti dagli States ad eccezione di qualche numero legato al settore del lavoro.
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La Fed si Prepara ad un Nuovo Taglio da 25 Punti Base
Nel corso delle ultime settimane si è approfonditamente discusso del numero di tagli che la Federal Reserve statunitense effettuerà nel corso del 2025. L’ultima volta che ne abbiamo discusso era in corrispondenza dell’incontro FOMC della Fed avvenuto la scorsa settimana poco tempo dopo l’annuncio di alcuni importanti dati legati al mercato del lavoro.
Quei dati avevano mostrato ancora una stabilità del mercato del lavoro mentre l’inflazione PCE aveva sorpreso in negativo gli investitori notando una crescita più rapida del previsto dei prezzi dal 2.4% al 2.6%. Osservando questi dati Jerome Powell ha dichiarato di non voler ancora prendere una decisione sul meeting di settembre lasciando sul tavolo anche la possibilità di lasciare tutto invariato nel caso in cui la situazione macroeconomica dovesse rimanere stabile. Al seguito di questo annuncio il dollaro si è rapidamente apprezzato ed il numero di tagli probabili nel corso del 2025 era slittato ad un taglio e mezzo nei prossimi tre meeting in programma entro la fine dell’anno.
Nonostante ciò, durante la sessione di venerdì sono stati annunciati degli importantissimi dati relativi al mercato del lavoro, i quali hanno comunicato un rapido crollo dei nuovi posti di lavoro ed un aumento del tasso di disoccupazione dal 4.1% al 4.2%. Donald Trump ha reagito ai numeri dicendo che probabilmente sono stati modificati per propaganda e licenziando il responsabile delle statistiche sul lavoro. Successivamente, ha nuovamente attaccato Powell intimandolo a tagliare al prossimo meeting di settembre.
Il mercato, invece, ha reagito causando una rapidissima svalutazione del dollaro indotta da un aumento del numero di tagli previsti nel 2025. Attualmente è presente il 52.3% di probabilità che verranno effettuati tre tagli da 25 entro la fine dell’anno mentre le aspettative mostrano in media 60 punti base di tagli.
L’EUR/USD Recupera il Supporto Orizzontale
Osservando le previsioni del cambio euro dollaro risulta possibile notare come l’EUR/USD nel corso della settimana tentato un break-out ribassista ma, tra la seconda metà di settimana scorsa e l’inizio dell’attuale, la coppia valutaria abbia riconquistato il livello di supporto a 1.1575 dollari per euro dando potenzialmente il via ad un nuovo periodo di consolidamento.
Outlook Settimanale Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.18 dollari per euro, il precedente massimale relativo.
- Attuale livello di supporto: 1.1575 dollari per euro.
- Target al rialzo: 1.19 dollari per euro, l’estensione 2.414 dell’indicatore Fibonacci.
- Target al ribasso: 1.1275 dollari per euro.
Considerando sia l’attuale scenario macroeconomico che l'analisi forex, lo scenario settimanale più probabile risulta essere l’inizio di un periodo di consolidamento orizzontale al di sopra del livello di supporto a 1.1575 dollari per euro in attesa di una eventuale ripresa del trend al rialzo. Nonostante ciò, la coppia valutaria risulta ancora molto volatile e suscettibile a nuove notizie macroeconomiche.
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