Nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni il valore dell’indice azionario S&P 500 è crollato al ribasso concludendo la settimana più negativa degli ultimi tre mesi. La ragione dietro a questa rapida spinta verso il prossimo livello di supporto risulta essere stata lo spavento degli investitori causato dai numeri legati al mercato del lavoro statunitense. Infatti, è stato annunciato un aumento del tasso di disoccupazione ed un numero di nuovi posti di lavoro molto più basso delle aspettative segnalando un chiaro rallentamento dell’economia USA.
- L’indice S&P 500 ha concluso la settimana in negativo del’-2.36% terminando la sessione di venerdì leggermente sotto i 6,250 punti.
- Dalle previsioni forex tecniche, dopo il rapidissimo crollo causato dall’annuncio dei dazi statunitensi, l’indice ha trovato supporto in corrispondenza dei 4,800 punti dando il via ad un rapido rally spingendosi fino quasi a raggiungere i 6,000 punti formando una v-shaped recovery prima di iniziare un periodo di consolidamento orizzontale. Dopo la rottura al rialzo della soglia a 6,000 punti avvenuta settimana scorsa, l’S&P 500 ha nuovamente invertito il trend al ribasso formando un breve dip prima di proseguire nuovamente al rialzo raggiungendo un nuovo massimale assoluto. Settimana scorsa, però l’S&P 500 ha invertito il trend formando una weekly bearish engulfing candle dando i via ad una breve correzione.
- Da un punto di vista di analisi fondamentale, nel corso della settimana non sono in programma molti importanti annunci da parte degli States, ma potrebbe continuare l’incertezza collegata alle notizie di settimana scorsa.
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Gli States Sono in Caduta Libera!
Nonostante l’estrema volatilità e la forte incertezza degli ultimi 4 mesi, nel corso delle ultime settimane tutto sembrava stesse puntando in direzione di un chiaro miglioramento macroeconomico sia negli States che nel resto del mondo. Infatti, recentemente è stato trovato un accordo tra Stati Uniti ed Unione Europea sui dazi, il quale sembrerebbe aver significativamente ridotto l’incertezza dell’ultimo periodo. Inoltre, allo stesso tempo anche la maggior parte dei numeri macroeconomici è risultata in linea con le aspettative promuovendo l’idea di un impatto dei dazi relativamente contenuto.
Tutti questi fattori hanno portato la Federal Reserve a lasciare invariato il proprio target rate al 4.5% annunciando la necessità di un maggior numero di numeri macroeconomici per poter accuratamente modificare il tasso d’interesse della Fed limitando l’impatto dei dazi.
La settimana di negoziazioni, però, si è conclusa con una nota particolarmente amara legata al mercato del lavoro USA, la quale ha iniziato a mostrare come potrebbe essere necessario un intervento della Fed più tempestivo del previsto. Infatti, la sola scusa della Federal Reserve per non aver tagliato fino ad oggi è stata lo stabile mercato del lavoro statunitense, il quale non segnalava alcuna necessità di sollievo permettendo alla banca centrale di concentrarsi nel contenere l’inflazione.
Questo proposito si è trovato duramente sotto attacco quando durante il primo pomeriggio di venerdì gli States hanno pubblicato un aumento del tassi di disoccupazione dal 4.1% al 4.2% ed un numero di non farm payrolls molto inferiore alle aspettative comunicando un settore del lavoro particolarmente debole.
Pochi minuti dopo la pubblicazione di questi nuovi dati il tasso di cambio euro dollaro statunitense è sorto al rialzo di quasi l’+1.5% mentre tutti i principali indici azionari USA si sono spostati al ribasso di oltre il -1.5% rapidamente interrompendo la corsa al rialzo delle ultime settimane.
Al termine della sessione Donald Trump ha criticato i numeri pubblicati incolpando prima la precedente amministrazione Biden e successivamente minacciando di licenziare il responsabile incaricato della misurazione dei dati pubblicati. Infine, Trump al termine di un lungo messaggio sui social ha anche sottolineato nuovamente che Powell dovrebbe essere licenziato.
La Struttura Tecnica Segnala un Possibile -5% dal Massimale
Osservando le previsioni S&P 500 è possibile notare come nel corso della settimana l’indice abbia prima formato una bearish engulfing candle dopo il massimale assoluto raggiunto lunedì e successivamente abbia riformato un’altra bearish engulfing candle giovedì prima del grande gap down in apertura della giornata di venerdì.
Tutti questi fattori, insieme all’analisi della forma delle candele, segnala un possibile proseguimento ribassista nel corso delle prossime settimane fino al raggiungimento del livello di supporto a 6,100 punti, il precedente massimale assoluto di marzo 2025.
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Outlook Settimanale S&P 500
- Attuale livello di resistenza: 6,400 punti, l’attuale massimale assoluto.
- Attuale livello di supporto: 6,100 punti, il precedente massimale assoluto dell’S&P 500.
- Target al rialzo: 6,650 punti secondo l’estensione 1.328 Fibonacci.
- Target al ribasso: 6,000 punti.
Considerando l’impatto degli ultimi dati macroeconomici e la struttura tecnica dell’indice azionario statunitense, nel corso della settimana lo scenario più probabile risulta essere un possibile proseguimento della spinta ribassista in direzione del nostro target primario orizzontale fissato in corrispondenza del precedente massimale assoluto di marzo 2025.
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