Indice FTSE MIB 40
Sul piano dell’azionario italiano, la nostra previsione di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento orizzontale dell’indice azionario FTSE MIB intorno alla soglia dei 42,500 punti all’interno di una struttura tecnica a wedge leggermente al di sotto del massimale assoluto. Questa struttura è stata sostenuta da un’assenza di importanti notizie macroeconomiche sia da parte dell’Euro Area che da parte dell’Italia.
Indice azionario S&P 500
La nostra previsione S&P 500 è risultata corretta in quanto nel corso della settimana l’indice statuente ha proseguito il rally delle ultime sessioni fino al raggiungimento del target a 6,700 punti prima della formazione di una bearish engulfing candle ed una breve inversione di trend. Questa inversione di trend è stata indotta dalla conferenza stampa di Jerome Powell durante la quale ha fornito le proprie opinioni sul futuro della politica monetaria statunitense.
Indice azionario Nasdaq 100
Anche nel caso dell’analisi tecnica Nasdaq 100 la nostra previsione di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo immaginato uno scenario simile a quello dell’S&P 500, ovvero un proseguimento della pressione rialzista prima di una eventuale ripresa della volatilità in vista dei prossimi dati macroeconomici. Quello che segnala la struttura tecnica è una possibile inversione di tred al ribasso nel corso delle prossime sessioni.
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Come Sono Cambiati gli Scenari Macroeconomici?
Nel corso della settimana non si sono susseguite importanti notizie macroeconomiche provenienti dall’Euro Area ma, nonostante ciò, le importanti notizie in programma dagli Stati Uniti hanno significativamente influenzato l’andamento dei principali indici azionari discussi nelle nostre previsioni. Ad eccezione del tasso d’inflazione PCE e del tasso di crescita del PIL statunitense che verranno annunciati nel resto della settimana, il mercato è stato influenzato dalla conferenza stampa di Jerome Powell che si è tenuta martedì pomeriggio.
Controllo delle Previsioni Settimanali del 22 settembre 2025
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FTSE MIB: I Dati Europei Sono Migliori Delle Aspettative!
Nel corso della settimana l’indice azionario italiano FTSE MIB si è prevalentemente spostato orizzontalmente grazie all’assenza di importanti notizie macroeconomiche. Nonostante ciò, nel corso delle prossime settimane verranno pubblicati anche il tasso d’inflazione dell’Euro Area ed italiano, alcuni fattori che avranno un forte impatto sul FTSE MIB.
S&P 500: Powell Fa Calare il Gelo nel Mercato Azionario
Nel corso della settimana la notizia più rilevante è stata la conferenza stampa di Jerome Powell durante la quale il governatore della Federal Reserve ha avuto il complesso compito di fornire la propria opinione sull’andamento della politica monetaria, gli obiettivi futuri e l’attuale situazione macroeconomica.
Come abbiamo più volte discusso, nel corso della politica monetaria sono importanti i tassi d’interesse tanto quanto le aspettative in quanto tutte le persone non agiscono solo sulla base delle condizioni attuali, ma anche sulla base di come si immaginano il prossimo futuro. Proprio per questo Powell ha chiaramente delineato le proprie aspettative, le quali hanno avuto un importante impatto sul mercato azionario.
In primo luogo, Jerome Powell ha annunciato lo switch da parte della Federal Reserve da una politica monetaria intenta nel controllare l’inflazione, ad una maggiormente incentrata a conservare la stabilità nel mercato del lavoro approvando un primo taglio da 25 punti base. Inoltre, secondo le stime ufficiali della Federal Reserve il tasso d’inflazione statunitense dovrebbe nuovamente ritornare al di sotto del target del 2% a lungo termine della Fed solamente entro il 2028, preannunciando una possibile ripresa dell’inflazione nel breve termine.
Allo stesso tempo, Jerome Powell ha dichiarato che nel corso dei prossimi meeting non sono dati per scontato altri due tagli da 25 bp e che la Fed adotterà un approccio di meeting in meeting.
Nasdaq 100: Il Mercato si Prepara ai Dati Macroeconomici
Oltre alla importantissima conferenza stampa di Jerome Powell, nel corso della settimana sono in programma molti altri importanti dati macroeconomici che verranno pubblicati tra il pomeriggio di giovedì e di venerdì.
Il prossimo numero macroeconomico che verrà pubblicato è il tasso di crescita del PIL statunitense, il quale secondo le aspettative degli analisti dovrebbe risultare molto meglio delle aspettative. Il mese scorso il tasso di crescita del PIL trimestrale è stato del -0.5% mentre secondo i numeri previsti dagli analisti il tasso di crescita nel corso degli ultimi tre mesi è stata del 3.3%.
Inoltre, durante la giornata di venerdì verrà anche pubblicato il tasso d’inflazione PCE statunitense, il quale invece risulta in rapido aumento rispetto ai mesi precedenti. Il tasso d’inflazione è previsto in crescita dal 2.6% al 2.8% mentre il tasso d’inflazione di fondo dal 2.9% al 3.0%.
Come Sono Cambiati i Principali Livelli Chiave della Struttura Tecnica?
Nel corso della settimana tutti e tre gli indici azionari presi in considerazione non hanno significativamente rotto o invertito la propria struttura tecnica ma, come discusso nelle nostre previsioni di lunedì, è stato possibile iniziare ad individuare un potenziale rallentamento sul fronte statunitense mentre il FTSE MIB ha proseguito il proprio periodo di consolidamento a wedge.
FTSE MIB: La Borsa di Milano si Consolida a 42,500 Punti
Nel corso della settimana la Borsa di Milano ha seguito lo scenario delineato nella previsione pubblicata lunedì nella quale avevamo notato la formazione di una struttura wedge intorno ai 42,500 punti, leggermente al di sotto del massimale assoluto dell’indice azionario italiano FTSE MIB.
Considerando la formazione di questa struttura e l’assenza di importanti notizie macroeconomiche nel corso della settimana provenienti sia dall’Eurozona che dall’Italia, lo scenario settimanale più probabile è stato la prosecuzione del periodo di consolidamento in attesa di una eventuale ripresa in direzione di nuovi livelli record.
S&P 500: L’Azionario Statunitense Forma una Bearish Engulfing Candle e Segnala Pressione Ribassista
L’indice azionario S&P 500 ha iniziato la settimana di negoziazioni con una rapida spinta rialzista in direzione di nuovi massimali assoluti fino al raggiungimento della soglia dei 6,700 punti, un nuovo record per l’azionario statunitense. Successivamente, però, con la conferenza stampa di Jerome Powell di cui abbiamo discusso nei paragrafi precedenti, l’indice S&P 500 ha formato una rapida inversione di trend fino alla formazione di una bearish engulfing candle, ovvero una candela rossa con un massimale giornaliero maggiore ed un minimo giornaliero minore rispetto a quella precedente.
Questa tipologia di candela solitamente preannuncia una inversione di trend nel breve termine, potenzialmente esponendo l’S&P 500 ad un breve proseguimento ribassista in direzione del prossimo livello di supporto.
Nasdaq 100: Recupera il Crollo e Punta al Massimale Assoluto
Nel caso del Nasdaq 100 il trend settimanale è risultato praticamente identico a quello dell’S&P 500 in quanto, dopo un inizio di settimana particolarmente rialzista in direzione del target dei 25,000 punti, l’indice azionario Nasdaq 100 ha dato il via ad una rapida inversione di trend. Al contrario dell’S&P 500 il Nasdaq non ha formato una coppia di candele bearish engulfing, ma ha allo stesso modo segnalato una chiara inversione di trend verso la conclusione della settimana.
Conclusioni
- FTSE MIB: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo previsto un proseguimento del periodo di consolidamento all’interno della struttura wedge.
- S&P 500: la nostra previsione è risultata corretta in quanto avevamo inizialmente previsto un proseguimento della spinta rialzista prima di un possibile aumento della volatilità.
- Nasdaq 100: anche in questo caso l’analisi di lunedì è risultata corretta in quanto avevamo previsto un andamento simile a quello dell’S&P 500.
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