- Il mese di settembre vede chiudersi la classica formazione long di durata semestrale
- Violento breakout ribassista dal quale il titolo si sta riprendendo lentamente
- Grosso investimento per lo sviluppo di progetti greenfield sul territorio italiano
Avevamo già notato da tempo nelle nostre proiezioni di borsa che la chiara ed evidente struttura rialzista, caratterizzata dalle famose cinque onde di Elliott long-short-long-short-long, iniziata dai minimi di aprile, stava iniziando da qualche giorno a dare segni di indebolimento, probabilmente per esaurimento della forza propulsiva e per il mercato che si accontenta di un rendimento di +14% dall’inizio dell’anno. Avevamo anche previsto la settimana scorsa che la lunga fase rialzista si poteva ormai considerare terminata, come il violento breakout ribassista del supporto dei minimi progressivi lasciava intendere. Nulla di nuovo durante questa ultima settimana.
Intanto Eni Spa ha dichiarato che GreenIT, joint venture tra la controllata Plenitude e CDP Equity, ha sottoscritto un finanziamento su base di circa 370 milioni di euro per sviluppare progetti greenfield onshore in Italia. La chiusura di questa fondamentale operazione consentirà a GreenIT di stabilizzare la propria struttura finanziaria, liberando nuove risorse a sostegno degli investimenti previsti nei prossimi anni dall'ambizioso piano industriale. La fiducia riconosciuta dai finanziatori sostiene la visione strategica di GreenIT di assumere un ruolo chiave nella transizione energetica in Italia
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La Fine dell’Estate porta con sé la Fine della Quinta Onda Long
Lasciato ormai alle spalle il crollo di aprile, che portò il titolo fino al valore di 11, un crollo anomalo per Eni, il grafico ha via via messo a segno una serie di movimenti rialzisti caratterizzati dalle famose cinque onde long della teoria di Elliott, che vanno a concludersi col mese di settembre, caratterizzato da un importante breakout ribassista dei supporti progressivi e da un timido tentativo di recuperare la violenta e improvvisa fase short, che a dire il vero sul risultato dell’anno e sulle prospettive societarie non sembra dare segnali di preoccupazione.
Se osserviamo la formazione delle candele a un giorno, vediamo la continuità del grafico di recuperare i valori precedenti il mini crollo, scontrandosi però con un'azione combinata dei volumi di scambio e dello stocastico che sembrano non voler ripartire come invece è stato per tutto il 2025.
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Outlook Settimanale
- Livello di resistenza principale: l’importante breakout ribassista della resistenza a 15 al momento conferma la forte resistenza al valore di 15.30 che Eni non è riuscita a rompere al rialzo; siamo molto dubbiosi della capacità di sfondamento a breve.
- Livello di supporto principale: forte supporto a 14.50 che potrebbe essere raggiunto facilmente nel caso di ripresa della direzione short.
- Target settimanale al rialzo: un’azione speculativa potrebbe puntare a un ritracciamento del grafico fino alla resistenza di 15, che appare nuovamente come un valore molto forte.
- Target settimanale al ribasso: il supporto di 14.50 rappresenta oggi un ottimo valore per strutturare un obiettivo ribassista, che non sembra tuttavia prendere forza.
Conclusioni
La fase rialzista degli ultimi 3 mesi attraverso una struttura a cinque onde progressive ha portato Eni verso il valore di resistenza a 15.30, dal quale è stato violentemente rimbalzato. Termina a settembre la lunga fase long.
Restiamo in ogni caso positivi sul titolo a medio/lungo termine, pur sconsigliando un ulteriore acquisito a chi già detenesse Eni in portafoglio.
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