- La classica formazione long termina definitivamente nella settimana corrente
- Il rallentamento della settimana scorsa conferma il termine della lunga fase long
- All’operazione di Buy Back si affiancano ottimi business sul piano industriale.
La chiara ed evidente struttura rialzista, caratterizzata dalle famose cinque onde di Elliott long-short-long-short-long, iniziata dai minimi di aprile, stava iniziando da qualche giorno a dare segni di indebolimento, come se il mercato al momento fosse soddisfatto di questa fase positiva di Eni, che da inizio anno sta riconoscendo un rendimento del 14%. Avevamo già ipotizzato la settimana scorsa che la lunga fase rialzista potesse volgere al termine, come in effetti è successo nella settimana in corso, caratterizzata da un mercoledì molto negativo per Eni.
Nulla di cui preoccuparsi. Intanto nell’ambito del programma di acquisto di azioni, Eni ha acquistato 2.629.136 azioni proprie (pari allo 0,08% del capitale), al prezzo medio ponderato di 15,2141 euro per azione, per un controvalore totale poco minore di 40 milioni di euro. Se si considerano le azioni proprie già in portafoglio e gli acquisti effettuati, Eni detiene 142.662.964 azioni proprie pari al 4,53% del capitale sociale.
E dal lato industriale, l'Angola si conferma un Paese strategico per Eni. Azule Energy, la joint venture al 50% con BP, investirà 5 miliardi di dollari nel Paese africano nei prossimi quattro-cinque anni, con un piano che prevede la perforazione di 18 nuovi pozzi e lo sviluppo di progetti destinati a consolidare la leadership produttiva del gruppo: 5 miliardi di investimenti con Azule Energy tra nuovi pozzi petroliferi, gas e bioraffinerie.
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La Fine dell’Estate coincide con la Fine della Quinta Onda Long
Lasciato ormai alle spalle il crollo di aprile, che portò il titolo fino al valore di 11, un crollo anomalo per Eni, famoso per posizionarsi come un titolo difensivo nei momenti di difficoltà del mercato, il grafico ha messo a segno una serie di movimenti rialzisti caratterizzati dalle famose cinque onde long della teoria di Elliott, che vanno a terminare con la prima settimana di settembre, caratterizzata da un mercoledì vistosamente negativo.
Fortissimo il break out della linea dei minimi progressivi, al quale si aggiungono la rottura ribassista della media mobile, il crollo dell’indicatore stocastico e volumi di cambio elevati che sostengono l’improvviso storno short, che avevamo recentemente individuato.
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Outlook Settimanale
- Livello di resistenza principale: l’importante breakout ribassista della resistenza a 15 al momento conferma la forte resistenza al valore di 15.30 che Eni non è riuscita a rompere.
- Livello di supporto principale: non ci sono al momento rilevanti valori di supporto vicini alle quotazioni e la caduta potrebbe portare il grafico a ritracciare velocemente il forte supporto a 14.60.
- Target settimanale al rialzo: un’azione speculativa potrebbe puntare a un rimbalzo del grafico fino alla resistenza di 15, che appare nuovamente come un valore molto forte.
- Target settimanale al ribasso: il supporto di 14.60 rappresenta oggi un ottimo valore per strutturare un obiettivo ribassista che sembra ormai conclamato.
Conclusioni
La fase rialzista degli ultimi 3 mesi ha portato Eni verso il valore di resistenza a 15.30, dal quale è stato rimbalzato. Si chiude la lunga fase long iniziata dai minimi di aprile.
Noi rimaniamo comunque positivi sul titolo a medio/lungo termine, pur sconsigliando un ulteriore acquisito a chi già detenesse Eni in portafoglio.
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