- L’S&P500 si trova in un contesto rialzista.
- Una divergenza nel grafico giornaliero consiglia di attendere prima di aprire posizioni long.
- L’IPP mostra un calo dell’inflazione e sostiene i tagli dei tassi di interesse.
- Oggi attenzione ai report su sussidi di disoccupazione e all’IPC di agosto.
- Le tensioni geopolitiche in Polonia e Qatar potrebbero generare avversione al rischio tra gli investitori.
Analisi del Grafico Settimanale dell’S&P 500
Il grafico settimanale del prezzo dell’indice S&P 500 mostra un trend rialzista. Dopo la rottura della resistenza a 6.160 $ a giugno, abbiamo assistito a costanti movimenti al rialzo.
Le candele sempre più ridotte osservate da inizio agosto fanno pensare che la forza compratrice si stia indebolendo e che a breve potremmo vedere una correzione.
Analisi del Grafico Giornaliero dell’S&P 500
Nella temporalità giornaliera spicca la divergenza in formazione negli indicatori tecnici. Il prezzo è salito dal 31 agosto, ma l’RSI e il MACD stanno scendendo. Ciò conferma l’idea che i compratori stiano perdendo forza e che i rialzi possano arrestarsi da un momento all’altro.
Se nei prossimi giorni dovessimo vedere massimi e minimi decrescenti, sarebbe la conferma dell’inizio di una correzione per l’S&P500.
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Forza delle Tech e Crescente Rischio Geopolitico
Ieri sono stati pubblicati i dati dell’IPP di agosto, che hanno mostrato un raffreddamento dell’inflazione. Il dato mensile è sceso dallo 0,7% a -0,1%, sotto lo 0,3% atteso. Stesso andamento per l’indice mensile core. Anche su base annua si sono registrati cali rispetto a luglio e valori inferiori alle previsioni.
Questi dati aumenterebbero la propensione della Fed ad allentare la politica monetaria entro fine anno e sarebbero considerati bullish per la borsa. Tuttavia, l’S&P500 ha reagito poco: per molti analisti il taglio dei tassi è ormai dato per certo e già scontato dal mercato.
Attualmente, FedWatch indica una probabilità del 92% di un taglio di 25 punti base nella riunione della Fed della prossima settimana. Per ottobre, la probabilità di un secondo taglio è al 72,6%.
Nella giornata di ieri, inoltre, Oracle (ORCL +35,95%) ha registrato un forte rialzo dopo la pubblicazione dei risultati del Q2, generando ottimismo in tutto il settore tecnologico, che potrebbe proseguire nei prossimi giorni.
Oggi l’attenzione è rivolta ai dati dell’IPC di agosto, insieme a quelli delle nuove richieste e dei rinnovi dei sussidi di disoccupazione. Saranno gli ultimi dati su inflazione e occupazione disponibili per la Fed prima della riunione. Un calo dell’IPC e segnali di debolezza del mercato del lavoro sarebbero bullish per l’S&P500.
Sul fronte geopolitico, non vanno sottovalutati i rischi: l’ingresso di droni russi in Polonia durante l’ultimo attacco all’Ucraina potrebbe generare ritorsioni della NATO o spingere Putin a intensificare la campagna militare in assenza di risposta. Nel frattempo, Israele ha colpito un obiettivo di Hamas in territorio qatarino, un’azione dalle conseguenze imprevedibili. Un’escalation in uno di questi scenari potrebbe generare avversione al rischio tra gli investitori e portare ribassi sull’S&P500.
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