- Intesa San Paolo interrompe decisamente la nuova fase rialzista
- Per Unicredit chiaro andamento ribassista dopo il massimo di fine estate coincidente con la fine delle cinque onde long.
- Tutto il settore bancario entra in crisi a seguito delle novità introdotte nella finanziaria.
Analizziamo 10 titoli bancari che per ragioni diverse attirano le attenzioni degli investitori, in un periodo nel quale tutto il settore finanziario entra in sofferenza, anche a causa della prossima scure che la finanziaria prevede per gli utili delle banche.
Dati finanziari immediati
Rendimento da inizio anno | Prezzo attuale | Dividendo trimestrale | Dividendo/Prezzo attuale | Qualità Dividendo/prezzo | |
Intesa Sanpaolo | +41.63% | € 5.53 | 0.09 | 6.22% | 4/5 |
Unicredit | +64.41% | € 63.04 | 0.60 | 3.81% | 3/5 |
Credem | +22.79% | € 13.36 | 0.19 | 5.64% | 4/5 |
MPS | +4.26% | € 7.06 | 0.21 | 12.18% | 5/5 |
BPM | +57.64% | € 12.21 | 0.25 | 8.19% | 5/5 |
BFF | +11.30% | € 10.24 | 0.899 | 8.34% | 5/5 |
BPER | +55.69% | € 9.98 | 0.15 | 6.01% | 4/5 |
BP Sondrio | +64.13% | € 14.155 | 0.20 | 5.99% | 4/5 |
Equita | +41.18% | € 5.74 | 0.15 | 6.09% | 4/5 |
Mediobanca | +16.45% | € 16.22 | 0.29 | 7.09 | 4/5 |
Intesa Sanpaolo

Un inizio di anno alla grande per Intesa Sanpaolo che si porta a ridosso della fortissima resistenza in area 5; poi il crollo di aprile e il recupero sul valore della resistenza, per poi rimanere in una fase di lateralizzazione per qualche mese. L’improvviso break out positivo della resistenza inserisce le quotazioni in una canale long con obiettivo il prestigioso valore di 6.
Una corsa sufficientemente tirata e un rendimento annuo d’eccellenza al 41%, al quale bisogna aggiungere dei buoni dividendi, mandano il titolo a rompere al ribasso il nuovo canale rialzista, al momento senza particolari conseguenze negative per gli investitori, nonostante le attese per le trimestrali non eccezionali.
- Come abbiamo già avuto modo di dire nelle nostre precedenti analisi, il quadro generale non sembra in grado di attaccare la stabilità del titolo, anche perché gli indicatori di analisi tecnica si trovano in posizioni piuttosto tranquille.
Unicredit

E’ facile riconoscere a colpo d’occhio la classica formazione rialzista di Unicredit in questo 2025: cinque onde successive long-short-long-short-long, che al momento generano un rendimento da inizio anno del +64%, un valore in grado di accontentare abbondantemente gli investitori.
Dalla fine dell’estate un cambio di direzione repentino che al momento non sta creando grandi problemi all’eccezionale rendimento annuo. Anche nel caso di Unicredit sembra che il mercato voglia accontentarsi del risultato e si avvia verso una fase di debolezza sulle novità della finanziaria in tema di tassazione dei profitti delle banche.
- I volumi di scambio nella media e l’indicatore stocastico in una zona neutra indicano che la fase short non è particolarmente forte e che non dobbiamo aspettarci un grande storno del risultato fin qui acquisito.
- Consigliamo il mantenimento delle posizioni, senza nessun ulteriore acquisto.
Credem - Credito Emiliano

Breakout ribassista per Credito Emiliano, che rompe un canale rialzista semestrale mostrando al momento dei segnali di debolezza, anche se non tali da perdere la fiducia in un risultato del 2025 che a oggi è ancora del +23%.
Avevamo segnalato da fine agosto che il grafico aveva già dato vistosi input di indebolimento e di lateralizzazione, che puntualmente hanno generato la rottura short.
- L’indicatore stocastico che rimane in zona neutra e il volume degli scambi nella media indicano che al momento, pur attivando un’allerta particolare, non ci sono ancora segnali di grave pericolo.
MPS - Monte dei Paschi di Siena

Il rendimento fino a qui accumulato del 7.50% farebbe pensare a un 2025 di Monte dei Paschi di Siena sostanzialmente peggiore rispetto alla media dei titoli del settore bancario, che hanno realizzato ben altri rendimenti. E’ importante ricordare che occorrere aggiungere un rendimento dei dividendi che sfiora il +12%, non paragonabile a quello dei concorrenti.
- La struttura base dell'anno si configura con un triangolo asimmetrico, con una linea di resistenza fortissima sul valore di 8.450 sulla quale le quotazioni hanno rimbalzato tre volte, disegnando un classico triplo massimo annuale, e da una linea di supporto caratterizzata da minimi crescenti ben definiti che in ottobre subiscono un breakout out ribassista piuttosto preoccupante se osserviamo i volumi sostenuti e l’indicatore stocastico che lambisce la zona di ipervenduto.
Banco BPM

Banca Popolare di Milano si presenta a fine anno come uno dei migliori titoli bancari del mercato azionario italiano, offrendo ai suoi investitori, pur con qualche battuta d'arresto dovuta all’indice di riferimento Ftse Mib, una serie di massimi crescenti in grado di garantire un rendimento cumulato attuale del +58% dal mese di gennaio.
- Anche BPM nell’ultima settimana risente del momento di difficoltà del settore bancario, anche se le quotazioni rimangono stabilmente dentro la figura del canale rialzista semestrale.
BFF Bank

BFF Bank segue l’andamento medio dei suoi concorrenti, realizzando nel 2025 un rendimento complessivo pari a pari al +11%, sotto la media del comparto bancario e in rapido ridimensionamento dopo il breakout short del chiaro canale rialzista semestrale dal quale le quotazioni non si sono ancora riprese.
- Non dimentichiamo che i possessori del titolo azionario possono incassare dividendi annui pari a oltre 8%, sicuramente in grado di sostenere la bontà dell’operazione.
- Il quadro generale risente pesantemente delle decisioni sulla nuova manovra finanziaria, che andrà a colpire gli utili delle banche.
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BPER Banca

Un anno indimenticabile per BPER, che si posiziona sopra l’ottima media del comparto bancario e, a meno di qualche fase laterale, sempre rialzista dal crollo di aprile su una linea di massimi progressivi: ne consegue un rendimento del 2025 che supera il 55%, facendo di questo titolo bancario uno dei migliori sul mercato, considerando anche l’ottimo rendimento che al momento, nonostante un decollo delle quotazioni, risulta essere ancora del 6% per chi acquistasse il titolo oggi.
Banca Popolare di Sondrio

Un 2025 eccezionale per Banca Popolare di Sondrio per il 2025, che riesce a fare meglio della media del mercato bancario, presentandosi in pieno autunno con un rendimento da gennaio pari al +64% e con un grafico che si trova in andamento long costante dal crollo di aprile.
- L’analisi di medio periodo conferma una forza long intrinseca del titolo superiore all’indice di riferimento Ftse Mib e la volontà del mercato di tenere la direzione rialzista, che non subisce rallentamenti nemmeno in una settimana difficile per il comparto bancario.
Equita Group
Equita Group, forte di un rendimento su base annua pari al 41%, in rafforzamento rispetto alla settimana scorsa ma ormai stabilizzato su questi valori ormai da qualche mese. Anche le ultime sedute negative per le azioni del settore bancario non sembrano toccare molto la forza intrinseca del titolo.
Mediobanca
Estate e autunno decisamente in calo per la banca d’affari, dopo un 2025 inizialmente ottimo, che deve lasciare in poche settimane sul campo il 25% del suo valore e affrontare l'inizio dell’autunno con segnali intrinseci di forte debolezza.
- Con un rendimento annuo che è ancora pari a +16% Mediobanca sta cercando di limitare i danni: sicuramente un effetto fortemente negativo l’ha avuto il recente declassamento del rating da parte di Moody’s.
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