- Intesa San Paolo riprova l’avventura verso i 6 euro
- Per Unicredit stop della fase ribassista di breve periodo.
- Ottimo 2025 per Credem e fase laterale di attesa attuale
Analizziamo 10 titoli bancari che per ragioni diverse attirano le attenzioni degli investitori, in un periodo nel quale tutto il settore finanziario entra in sofferenza, anche a causa della prossima scure che la finanziaria prevede per gli utili delle banche.
Dati finanziari immediati
Rendimento annuo | Prezzo attuale | Dividendo trimestrale | Dividendo/Prezzo attuale | Qualità Dividendo/prezzo | |
Intesa Sanpaolo | +45.22% | € 5.68 | 0.09 | 6.00% | 4/5 |
Unicredit | +63.95% | € 63.57 | 0.73 | 4.57% | 3/5 |
Credem | +37.63% | € 13.70 | 0.19 | 5.47% | 4/5 |
MPS | +8.71% | € 7.61 | 0.21 | 11.30% | 5/5 |
BPM | +59.50% | € 12.55 | 0.25 | 7.97% | 5/5 |
BFF | +13.46% | € 10.41 | 0.89 | 8.60% | 5/5 |
BPER | +62.67% | € 10.22 | 0.15 | 5.87% | 4/5 |
BP Sondrio | +71.62% | € 14.36 | 0.20 | 5.57% | 4/5 |
Equita | +34.11% | € 5.75 | 0.35 (annuale) | 6.08% | 4/5 |
Mediobanca | +18.44% | € 16.81 | 0.29 | 6.84% | 4/5 |
Intesa Sanpaolo

Un 2025 che inizia in forte salita per Intesa Sanpaolo fino a portarsi a ridosso della fortissima resistenza in area 5; ad aprile il crollo, poi il recupero di nuovo sotto il valore della resistenza, per poi rimanere in una fase di lateralizzazione per qualche mese. Improvvisamente un break out positivo della resistenza per portarsi in un robusto e ben delineato canale rialzista, che sembrava intenzionato a raggiungere il prestigioso traguardo di 6 euro Nuovo break out short del canale e ora un tentativo di riportarsi in posizione long.
Diciamo che si è trattato di una corsa tirata con diversi colpi di scena, che a oggi comunque permettono agli investitori di realizzare su base annua un guadagno di +45%, un risultato eccezionale se pensiamo anche al buon dividendo che paga Intesa Sanpaolo e all’obiettivo, non ancora accantonato, di puntare al traguardo di 6 euro.
- Volumi di scambio e indicatore stocastico in area di ipercomprato puntano senz’altro in quella direzione.
Unicredit

Dopo una classica formazione rialzista a cinque onde successive long-short-long-short-long iniziata nel gennaio del 2025, il mercato mette Unicredit in una fase di leggero storno, soddisfatto di un rendimento annuo che a oggi è ancora del +64%, un valore in grado di accontentare abbondantemente gli investitori.
Avevamo già rilevato come il cambio di direzione non avrebbe creato grandi problemi all’eccezionale rendimento annuo: e infatti da qualche giorno la fase long si è arrestata. Ansi stiamo assistendo a un possibile nuovo attacco long, se osserviamo il rapido posizionamento dello stocastico verso l’area di ipercomprato, anche se non sostenuto da volumi di scambio particolarmente grandi.
- Nel complesso sembra che anche nel caso di Unicredit il mercato voglia accontentarsi del risultato e si avvia verso una fase laterale sulle novità della finanziaria in tema di tassazione dei profitti delle banche.
Credem - Credito Emiliano

Il lungo canale rialzista di Credito Emiliano rompe short a ottobre, interrompendo una serie di mesi che hanno recuperato lo shock del mese di aprile fino ad accumulare un rendimento annuo che a oggi è del +37%.
E lo stesso break out short tenta un recupero in questa settimana, mettendo a segno una serie di sedute positive, sostenute da un indicatore stocastico che va in zona di ipercomprato e da volumi di acquisto interessanti.
- Nel complesso si conferma al momento una situazione comune al settore bancario, ovvero una tendenza di mercato di fermare le quotazioni su questi valori, accontentandosi dei buoni, quando non ottimi rendimenti, realizzati nel corso del 2025.
MPS - Monte dei Paschi di Siena

Il rendimento a un anno del 8.70% pone MPS qualche gradino più in basso rispetto ai suoi concorrenti, come si può anche dedurre dall’analisi del grafico annuale, caratterizzato da una triangolo asimmetrico, con minimi in ascesa ma dei massimi inamovibili sulla fortissima resistenza di 8.450, vero macigno sulle possibilità di dare una svolta migliore a questo 2025.
- Il preoccupante break out short della linea dei supporti progressivi sta tuttavia rientrando, lasciando ancora sperare in una chiusura dell’anno che dia risultati più soddisfacenti; un’inversione di tendenza che è sostenuta da quotazioni decisamente sopra le media mobile, da un indicatore stocastico che si riporta in area di ipercomprato e da volumi di acquisto interessanti.
Banco BPM

Un anno da incorniciare per Banco BPM, che si presenta in autunno come uno dei migliori titoli bancari del mercato azionario italiano, offrendo ai suoi investitori, pur con qualche battuta d'arresto dovuta all’indice di riferimento Ftse Mib, una serie di massimi crescenti in grado di garantire un rendimento cumulato attuale del +59.50% su base annua.
- Le quotazioni sono inserite in un canale rialzista, caratterizzato da massimi e minimi progressivi che non danno idea di break out.
BFF Bank

BFF Bank segue l’andamento medio dei suoi concorrenti, ma con un risultato più minore e pari al +13% su base annua, sotto la media del comparto bancario ma comunque estremamente positivo, specialmente se aggiungiamo un dividendo ottimo.
- Il break out short a settembre del canale rialzista non ha portato a particolari problemi, avendo inserito le quotazioni in un movimento laterale.
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BPER Banca
Un anno super per BPER, che dal mese di aprile guadagna una serie di massimi consecutivi, ben posizionati su una linea di resistenza rialzista, che a oggi permettono il guadagno di un rendimento annuo di +62%, stabilizzandosi sopra l’ottima media del comparto bancario e, a meno di qualche fase laterale, sempre rialzista dal crollo di aprile su una linea di massimi progressivi.
- Ne consegue un rendimento del 2025 che supera il 55%, facendo di questo titolo bancario uno dei migliori sul mercato, considerando anche il buonissimo dividendo riconosciuto agli investitori.
Banca Popolare di Sondrio

Un 2025 da record per Banca Popolare di Sondrio per il 2025, che riesce a fare molto meglio della media del mercato bancario, presentandosi in pieno autunno con un rendimento annuo pari al +71% e con un grafico che si trova in andamento long costante dal crollo di aprile.
- L’analisi tecnica forex di medio periodo conferma una forza long intrinseca del titolo superiore all’indice di riferimento Ftse Mib e la volontà del mercato di tenere la direzione rialzista.
Equita Group
Equita Group, forte di un rendimento su base annua pari al 34%, in rafforzamento rispetto alla settimana scorsa ma ormai stabilizzato su questi valori ormai da qualche mese.
- Anche le ultime sedute negative per le azioni del settore bancario non sembrano toccare molto la forza intrinseca del titolo.
Mediobanca
Estate e autunno decisamente in calo per la banca d’affari, dopo un 2025 inizialmente ottimo, che deve lasciare in poche settimane sul campo il 25% del suo valore e affrontare l'inizio dell’autunno con segnali intrinseci di forte debolezza.
- Con un rendimento annuo che è ancora pari a +18% Mediobanca sta cercando di dare segnali di recupero, sui quali comunque pesa il recente declassamento del rating da parte di Moody’s.
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