- Ferrari tenta di recuperare il forte break out short di tre settimane fa
- Enel sembra accontentarsi di un ottimo anno, tra rendimento e dividendi
- Dopo la forte fase long estiva, Tesmec entra in un periodo laterale
Analizziamo 10 titoli che per ragioni diverse attirano le attenzioni degli investitori.
Dati finanziari immediati
Rendimento da inizio anno | Prezzo attuale | Dividendo trimestrale | Dividendo/Prezzo attuale | Qualità Dividendo/prezzo | |
Ferrari | -14.19% | € 353.9 | 0.74% | 0.84% | 1/5 |
Enel | +23.26% | € 8.49 | 0.12 | 5.55% | 4/5 |
Tesmec | +75.70% | € 0.12 | 0 | 0 | 0/5 |
Anima | -6.50% | € 6.20 | 0.11 | 7.26% | 5/5 |
Diasorin | -21.05% | € 78.60 | 1.2 (annuo) | 1.6% | 1/5 |
Generali | +20.39% | € 32.83 | 0.36 | 4.36% | 3/5 |
Fila | -6.17% | € 9.74 | 0.20 | 8.21% | 5/5 |
Moncler | +4.79% | € 53.42 | 0.32 | 2.43% | 2/5 |
Marr | -3.88% | € 9.67 | 0.15 | 6.20% | 4/5 |
Nexi | -11.68% | € 4.73 | 0.06 | 5.28% | 4/5 |
Ferrari

Un 2025 difficile per Ferrari, prima affossato da due mesi di marzo e aprile terribili, dai quali il titolo cerca di reagire due volte andando in entrambi i casi a rimbalzare sulla fortissima resistenza di 450 per disegnare il più classico dei doppi massimi; poi, sul terzo tentativo, succede di peggio: un crollo scatenato in ottobre dalla comunicazione degli obiettivi finanziari futuri, che contengono stime al rialzo per il 2025 e un dividendo in linea con le attese, ma anche i target 2030 che sono stati considerati troppo prudenti, e letti da molti come un segno di contrazione.
Tutto questo per un rendimento annuo del -14%, assolutamente non soddisfacente se pensiamo alla nicchia di mercato nella quale opera Ferrari che non conosce la crisi strutturale del settore automobilistico di questi anni.
- Vediamo se questo recupero long, in corso da una decina di giorni, riuscirà almeno a far chiudere il titolo in territorio minimamente positivo.
Enel

Il recente breakout rialzista della fortissima resistenza di 8.2, valore corrispondente alle spalle della lunga formazione testa-spalle che ha caratterizzato la maggior parte del 2025 di Enel, ha dato una conferma long di notevole estensione a un titolo che aveva già corso molto.
Per un titolo difensivo anche nelle fasi di crescita è stata una sorpresa vedere un altro movimento long così forte, a realizzare un rendimento annuo che a oggi è del +23%, al quale bisogna aggiungere un buon dividendo che Enel distribuisce tutti gli anni ai suoi investitori.
- L’inversione di tendenza alla quale stiamo assistendo da qualche giorno è più che normale.
Tesmec

A fronte di dati di bilancio non esaltanti, il colosso delle infrastrutture sta dando ai suoi investitori un 2025 ricco di soddisfazioni, con un rendimento da inizio anno pari al +75%, interamente realizzato nei mesi estivi di agosto e settembre.
- L'inversione short di ottobre è normale dopo un balzo del genere, specialmente per un titolo soggetto a elevate volatilità.
- Consigliamo tuttavia a chi si trovasse in situazione di forte guadagno di alleggerire la posizione.
Anima

Nonostante generalmente sia stato un 2025 più che buono per la quotazioni dei titoli del sistema bancario italiano, il colosso italiano del risparmio gestito e dei fondi pensione ha dovuto affrontare diverse difficoltà, a cominciare da un mese di aprile nel quale ha perso il 15% del proprio valore, risultato che ha inciso sul proseguimento dell’anno, che era partito sotto ben altri auspici, come il massimo di 7.1 a febbraio lasciava pensare.
- Un parziale recupero primaverile si è poi insabbiato in un canale laterale, compreso tra massimi sulla resistenza di 6.3 e minimi sul supporto di 6.050, che sta sicuramente permettendo un’ottima operatività ai trader long/short ma che impedisce un recupero di un risultato annuo che al momento si attesta sul -6.50%, al quale bisogna però aggiungere un ottimo dividendo.
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Diasorin

Un 2025 da dimenticare per Diasorin: dopo un inizio anno stentato, in primavera le quotazioni della società leader nella diagnostica medica si sono incanalate in un trend ribassista con massimi e minimi decrescenti ben delineati, a parte un falso breakout long della durata di un giorno.
- Un andamento nel complesso deprimente che a oggi porta un rendimento su base annua del -21%, al quale si aggiunge un rendimento di sicuro non allettante.
Generali

Il leone di Trieste vive un 2025 di elevata volatilità, con fasi ampie e opposte ma comunque all’interno di un lungo triangolo con massimi decrescenti e minimi crescenti ben definiti, che a oggi permette un rendimento annuo positivo pari al +20%.
- Il recente breakout ribassista sembrerebbe già in fase di rientro, e comunque i dati fondamentali di analisi tecnica forex non sembrano puntare su un ribasso di Generali, che dovrebbe tenere il risultato nella parte finale dell’anno.
Fila

Un 2025 tutto in salita per il celebre produttore di penne e matite che ci mostra un grafico sicuramente inferiore alle aspettative, con un risultato annuo che al momento si attesta su un rendimento di -6%, al quale bisogna aggiungere il pagamento di un dividendo formidabile, grazie comunque a un inizio formidabile che ha permesso di mettere fieno in cascina prima dei due fortissimi cedimenti short in primavera e in estate.
- Il chiaro canale rialzista all’interno del quale le quotazioni si muovono dal mese di agosto fanno ben sperare in un recupero della negatività, se dovessimo andare incontro a un classico rally di fine anno, nel quale il mercato sembra però non credere molto.
Moncler

Un ottimo inizio del 2025 per il famoso marchio di abbigliamento, che a febbraio raggiunge un massimo incredibile in area 70 per poi iniziare una lunga fase short semestrale a tre onde ribassiste short-long-short, per i più attenti osservatori degli andamenti grafici e conoscitori della teoria delle onde di Elliott.
- La chiara formazione negativa in estate si ferma all’interno di una canale laterale definito da una linea di supporto e una di resistenza ben rappresentabili, che permettono un ottimo trading long/short, ma un rendimento annuo che si limita al momento a +4.80%.
- Il recente break out rialzista del canale presenta alcuni aspetti di analisi tecnica interessanti che suggeriscono la volontà del mercato di ripartire long, anche se i segnali hanno bisogno di una conferma.
Marr

Anche per Marr un 2025 difficile: dopo una serie di andamenti contrastanti, dalla scorsa estate le quotazioni si inseriscono in un triangolo asimmetrico ribassista, con un supporto fortissimo sul valore di 9 e una linea di resistenza discendente, con massimi progressivi short ben definiti.
Il breakout long dell’inizio di ottobre sembra che non stia generando una grande inversione di tendenza, lasciando un rendimento negativo annuo su un valore di -4%.
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