Nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni la coppia valutaria euro dollaro statunitense si è prevalentemente consolidata al ribasso per via della rapida svalutazione dell’euro a causa della caduta del governo francese discussa nella previsione di settimana scorsa. Nonostante ciò, dopo aver aggiunto il livello di supporto indicato, un annuncio da parte del presidente Trump in materia della propria politica internazionale ha causato una rapida svalutazione del dollaro, in parte compensata grazie ad una serie di post sui social durante il weekend.
- Settimana scorsa l’euro dollaro statunitense si è spinto al ribasso dell’-1.02% terminando la settimana più negativa da metà luglio leggermente al di sopra del livello 1.1620 dollari per euro.
- Da un punto di vista tecnico, nel corso degli ultimi mesi il tasso di cambio della coppia valutaria euro dollaro statunitense si è spostato orizzontalmente all’interno del range tra 1.1575 e 1.18 dollari per euro tentando un break-out rialzista durante l’ultima settimana di negoziazioni. Inoltre, è anche possibile notare la formazione di una trendline rialzista che durante le ultime sessioni sta sostenendo la pressione rialzista della coppia valutaria in direzione del precedente massimale relativo. Successivamente, la trendline ha dato il via alla formazione di una breve correzione verso il supporto.
- Da un punto di vista macroeconomico, nel corso della settimana è in programma una conferenza stampa di Jerome Powell durante il tardo pomeriggio di martedì mentre ancora non è stata confermata la pubblicazione dei dati relativi al mercato del lavoro USA in programma per giovedì a causa dello shutdown del governo statunitense. Nell’Euro Area Christine Lagarde terrà una conferenza stampa giovedì mattina mentre venerdì verranno pubblicati i dati sull’inflazione CPI.
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L’Instabilità Mondiale Spinge l’EUR/USD al Ribasso!
Nel corso della settimana la coppia euro dollaro statunitense è stata inizialmente influenzata dall’accordo firmato da Hamas relativo al cessate il fuoco a Gaza. Inizialmente annunciato da Trump, questo accordo è composto da una serie di 20 step che dovrebbero portare al termine della guerra in Medio Oriente. Attualmente Hamas ha accettato solamente il primo step, il quale però ha già portato al rilascio di tutti gli ostaggi durante le prime ore di lunedì.
Nonostante ciò, l’EUR/USD è stato spinto al rialzo durante la sessione di venerdì a causa dell’annuncio da parte di Trump di una nuova possibile serie di dazi contro i prodotti e servizi provenienti dalla Cina. Come discusso nelle nostre previsione sugli indici azionari statunitensi, Trump nel weekend ha annunciato di non voler procedere con nuovi dazi, riducendo la pressione rialzista nel tasso di cambio.
L’EUR/USD Raggiunge il Livello di Supporto
Osservando la struttura tecnica della coppia valutaria è possibile notare come nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni la coppia EUR/USD abbia perfettamente seguito lo scenario indicato nelle ultime previsioni formando una inversione di trend ribassista in corrispondenza della trendline diagonale in direzione del livello di supporto orizzontale a 1.1575 dollari per euro, il quale è stato raggiunto nella seconda parte dell’ultima settimana.
Successivamente, è possibile immaginare l’inizio di un periodo di consolidamento orizzontale al di sopra di questo livello con una possibile ripresa in direzione della trendline prima di un eventuale break-out, la cui direzione sarà influenzata dai prossimi eventi macroeconomici.
Outlook Settimanale Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.18 dollari per euro, il precedente massimale relativo.
- Attuale livello di supporto: 1.1575 dollari per euro.
- Target al rialzo: 1.18 dollari per euro.
- Target al ribasso: 1.14 dollari per euro, il precedente minimo relativo.
Considerando sia l’attuale scenario macroeconomico che l'analisi forex, lo scenario settimanale più probabile risulta essere il proseguimento del periodo di consolidamento all’interno della struttura wedge con una possibile lieve spinta rialzista dal supporto orizzontale fino al raggiungimento della trendline ribassita.
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