- La scorsa settimana il titolo subisce uno storno impressionante che non accenna a fermarsi
- Diversi tentativi di recupero del gap di aprile ma nessun successo
- Gli annunci non sono piaciuti al mercato, tra Ferrari elettrica e obiettivi finanziari troppo prudenti.
Eravamo ancora in estate, quando nel nostro articolo di un mese fa analizzavamo le difficoltà di Ferrari ad aggiustare un 2025 difficile, affossato da due mesi di marzo e aprile terribili, dai quali il titolo aveva già cercato di reagire due volte, entrambe rimbalzate sulla fortissima resistenza di 450 che aveva disegnato il più classico dei doppi massimi. E anche il terzo tentativo in corso non ci sembrava destinato a un grande successo.
Ancora una volta l’analisi tecnica ci ha permesso di fare una previsione corretta, con la differenza che lo storno è avvenuto ben prima della grande resistenza individuata e sta facendo precipitare le quotazioni verso bruttissimi minimi annuali, puntando all'area 300 e facendo segnare da inizio anno un rendimento del -20%, particolarmente negativo se pensiamo alla nicchia di mercato di Ferrari che non conosce la crisi strutturale del mercato automobilistico di questi anni.
E se come prima impressione potrebbe sembrare che il crollo sia stato dovuto al mancato apprezzamento delle prime comunicazioni sulle specifiche della prima vettura 100% elettrica Ferrari, che invece ci parlano di un'auto curata in tutto e che non andrà a toccare l’auto sportiva tradizionale, è poi apparso chiaro che i motivi erano di tutt’altra natura
Il calo in borsa, secondo praticamente tutti gli analisti e gli esperti del settore, è stato causato dagli obiettivi finanziari futuri. Quasi contemporaneamente Ferrari ha comunicato nuove stime al rialzo per il 2025 e un dividendo in linea con le attese, ma anche i target 2030 che sono stati considerati troppo prudenti, e letti da molti come un segno di contrazione.
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Nuovo Tentativo di Rimbalzo incontro a un Pesante Breakout
I primi mesi del 2025 sono stati all’insegna di un pesante andamento short dal quale Ferrari non è più riuscita a liberarsi: già due volte ricacciato indietro in area 450, ora il titolo fallisce il terzo tentativo con una settimana short dove lascia sul campo oltre il 20%, ovviamente sostenuto da uno stocastico che precipita in area di ipervenduto e da volumi di vendite che volano alle stelle.
L’inevitabile rallentamento della caduta darà delle indicazioni, sulla base della formazione delle candele giornaliere, su quello che ci possiamo aspettare nel prossimo futuro, anche se la possibilità di aggiustare il 2025 risulta al momento notevolmente compromessa.
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Outlook Settimanale
- Livello di resistenza principale: a breve termine l'analisi tecnica individua una prima resistenza a 350 se nei prossimi giorni il titolo dovesse avere una reazione a dimostrare che è ancora vivo.
- Livello di supporto principale: il supporto di 300 dovrebbe rappresentare un supporto in grado di reggere all’urto short che sta comunque perdendo forza; una sua rottura rappresenterebbe un grosso problema.
- Target settimanale al rialzo: indicare l’obiettivo di 350 va fatto per onor di cronaca; sconsigliamo ancora di sovrappesare le posizioni con l’idea di un recupero a breve.
- Target settimanale al ribasso: i trader speculativi possono tentare un’operazione al ribasso, col possibile ritracciamento di area 300.
Dati finanziari immediati
Rendimento da inizio anno | Prezzo attuale | Dividendo trimestrale | Dividendo/Prezzo attuale | Qualità Dividendo/prezzo |
-19.95% | € 322.90 | 0.60 | 3.86% | 3/5 |
Conclusioni
Dopo il crollo dei primi mesi dell’anno, Ferrari tenta sistematicamente il rimbalzo; i primi due tentativi hanno generato un doppio massimo sulla resistenza di 450; il terzo un crollo verticale.
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