- Intesa San Paolo si lateralizza sui massimi consentendo un ottimo trading long/short
- Unicredit si ferma su valori di rendimento annuo eccezionali.
- Credem tenta un rientro all’interno del canale rialzista dopo il break out short di ottobre
Analizziamo 10 titoli bancari che per ragioni diverse attirano le attenzioni degli investitori, in un periodo nel quale tutto il settore finanziario entra in sofferenza, anche a causa della prossima scure che la finanziaria prevede per gli utili delle banche.
Dati finanziari immediati
Rendimento annuo | Prezzo attuale | Dividendo trimestrale | Dividendo/Prezzo attuale | Qualità Dividendo/prezzo | |
Intesa Sanpaolo | +44.29% | € 5.54 | 0.09 | 6.44% | 4/5 |
Unicredit | +66.80% | € 63.83 | 0.73 | 4.75% | 3/5 |
Credem | +35.40% | € 13.56 | 0.19 | 5.53% | 4/5 |
MPS | +11.67% | € 7.53 | 0.21 | 11.42% | 5/5 |
BPM | +61.35% | € 12.50 | 0.25 | 7.95% | 5/5 |
BFF | +16.61% | € 10.69 | 0.89 | 8.60% | 5/5 |
BPER | +68.89% | € 10.18 | 0.15 | 5.89% | 4/5 |
BP Sondrio | +81.08% | € 14.485 | 0.20 | 5.52% | 4/5 |
Equita | +34.19% | € 5.73 | 0.35 (annuale) | 6.08% | 4/5 |
Mediobanca | +17.51% | € 16.70 | 0.29 | 6.89% | 4/5 |
Intesa Sanpaolo

Un 2025 da incorniciare per Intesa Sanpaolo, che inizia in forte salita e si porta a ridosso della fortissima resistenza in area 5, sotto la quale rimane, dopo aver recuperato il crollo di aprile, per tutta la prima parte dell'anno; il break out di fine luglio fa ripartire le quotazioni regalando agli investitori una nuova fase long, che ad oggi permette un rendimento annuo del +44%, un ottimo risultato al quale bisogna aggiungere un altrettanto ottimo dividendo distribuito agli azionisti.
- Il nuovo rialzo si sta lateralizzando in un canale con massimi e minimi ben definiti, tra la resistenza di 5.750 e il supporto di 5.250, andamento ideale per i trader speculativi che possono sfruttare questa volatilità.
- L'indicatore stocastico conferma questa fase neutra.
Unicredit

La classica formazione rialzista a cinque onde successive long-short-long-short-long iniziata nel gennaio del 2025 è durata in pratica fino alla fine dell’estate, permettendo l’accumulo di un rendimento annuo eccezionale che oggi ammonta al +66.80%.
Poi una leggera fase short, che avevamo già rilevato non essere particolarmente preoccupante, come in effetti ha poi dimostrato in seguito.
- Avevamo già rilevato come il cambio di direzione non avrebbe creato grandi problemi all’eccezionale rendimento annuo: e infatti da qualche giorno la fase short si è arrestata.
- Sembra che il mercato si accontenti di un risultato incredibile, come i volumi di scambio sotto la media e un rientro della stocastico in zona neutra sembrano suggerire.
Credem - Credito Emiliano

Lungo canale rialzista di Credito Emiliano che dura sei mesi, dalla ripresa dopo il crollo di aprile, e rompe short a ottobre, consentendo di accumulare un rendimento annuo che a oggi è del +35%.
- Il break out short non ha causato particolari problemi e sta anzi tentando un recupero e un rientro entro il canale rialzista.
- L’indicatore stocastico in area neutra e un volume di scambio nella media dimostrano che il mercato sembra accontentarsi del risultato fino a oggi conseguito da Credem e non punta a un rally di fine anno.
MPS - Monte dei Paschi di Siena

Il rendimento a un anno del 11.67% pone MPS qualche gradino più in basso rispetto ai suoi concorrenti, che hanno mediamente viaggiato e rendimenti più forti. L’andamento del 2025 è caratterizzato da un triangolo asimmetrico con una resistenza inattaccabile a 8.450, che ha rappresentato un ostacolo enorme al raggiungimento di un risultato più forte; anzi la linea di supporto dei minimi progressivi è andato in breakout short a ottobre, già di fatto recuperato, confermando che il mercato sembra accontentarsi di un buon rendimento al quale bisogna aggiungere un dividendo eccezionale.
Banco BPM

Un 2025 storico per Banco BPM, che in prossimità dell’ultimo periodo dell’anno si presenta ai propri investitori con un risultato del +61.35% su base annua, al quale bisogna aggiungere un ottimo rendimento, che fa di questo titolo uno dei migliori dell’indice di riferimento Ftse Mib 30.
- Le quotazioni sono inserite da inizio anno in un canale rialzista definito da una serie di massimi progressivi ben delineati e che esprimono la forza long di BPM.
BFF Bank

BFF Bank segue l’andamento medio dei suoi concorrenti, ma con un risultato minore e pari al +16% su base annua, sotto la media dei concorrenti bancari, ma comunque buono se pensiamo anche a un ottimo dividendo.
- Il break out short a settembre del canale rialzista non ha portato a particolari problemi, avendo inserito le quotazioni in un movimento tendenzialmente laterale e che ultimamente sta dando anche segni di voler recuperare il parziale storno autunnale.
BPER Banca

Un anno super anche per BPER, che guadagna una serie di massimi consecutivi, ben posizionati su una linea di resistenza rialzista, che a oggi permettono il guadagno di un rendimento annuo di +69%, stabilizzandosi sopra l’ottima media del comparto bancario e, a meno di qualche fase laterale, sempre rialzista dal crollo di aprile su una linea di massimi progressivi.
- Uno dei titoli migliori del Ftse Mib, che riconosce anche un buon dividendo ai propri investitori.
Banca Popolare di Sondrio

Un 2025 incredibile per Banca Popolare di Sondrio, che riesce a fare molto meglio della media del mercato bancario, presentandosi in pieno autunno con un rendimento annuo pari al +81% e con un grafico che si trova in andamento long costante dal crollo di aprile.
L’analisi forex di medio periodo conferma una forza long intrinseca del titolo superiore all’indice di riferimento Ftse Mib e la volontà del mercato di tenere la direzione rialzista.
Equita Group
Equita Group, forte di un rendimento su base annua pari al 34%, ormai stabilizzato su questi valori da qualche mese. Anche le ultime sedute negative per le azioni del settore bancario non sembrano toccare molto la forza intrinseca del titolo, che seppure non sia tra i preferiti degli investitori, si conferma come un’ottima azione da tenere in portafoglio, se guardiamo alla combinazione rendimento annuo e dividendo.
Mediobanca
Estate e autunno difficili per la banca d’affari, dopo un inizio 2025 ottimo, che deve lasciare in poche settimane sul campo il 25% del suo valore e affrontare l'inizio dell’autunno con segnali intrinseci di forte debolezza.
- Con un rendimento annuo che è ancora pari a +17.50% Mediobanca sta cercando di dare segnali di recupero, sui quali comunque pesa il recente declassamento del rating da parte di Moody’s.
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