- Enel vola a cercare i massimi
- Ferrari non riesce a dare una svolta positiva al 2025
- Anno terribile per Stellantis che si ferma su rendimenti assolutamente negativi
Analizziamo 10 titoli che per ragioni diverse attirano le attenzioni degli investitori.
Dati finanziari immediati
Rendimento annuo | Prezzo attuale | Dividendo trimestrale | Dividendo/Prezzo attuale | Qualità Dividendo/prezzo | |
Enel | +27.39% | € 8.77 | 0.12 | 5.36% | 4/5 |
Ferrari | -15.98% | € 346 | 0.74 | 0.86% | 1/5 |
Stellantis | -30.28% | € 8.98 | 0.17 | 7.57% | 55 |
Tesmec | +68.59% | € 0.115 | 0 | 0 | 0/5 |
Anima | -7.39% | € 6.15 | 0.11 | 7.32% | 5/5 |
Diasorin | -22.96% | € 76.90 | 0.30 | 1.56% | 1/5 |
Generali | +22.30% | € 33.25 | 0.36 | 4.30% | 3/5 |
Fila | -8.38% | € 9.52 | 0.20 | 8.40% | 5/5 |
Moncler | +2.00% | € 52.48 | 0.33 | 2.48% | 2/5 |
Marr | -8.55% | € 9.13 | 0.15 | 6.57% | 4/5 |
Enel

Fortissimo movimento long che dà un ulteriore impulso al risultato annuo cumulato, a oggi pari al 27.39%. Il breakout rialzista di ottobre della fortissima resistenza di 8.2, valore corrispondente alle spalle della lunga formazione testa-spalle che ha caratterizzato la maggior parte del 2025 di Enel, ha confermato la forza di un anno che ha già dato diverse soddisfazioni agli investitori del colosso energetico..
- Non dimentichiamo che Enel, in aggiunta al rendimento delle azioni, distribuisce regolarmente ogni anno un dividendo molto buono, che contribuisce anche nelle fasi più complicate a confermare come questo titolo sia assolutamente uno di quelli che non dovrebbe mai mancare nel portafoglio di un trader di posizione.
Ferrari

Un 2025 che si conferma difficile per Ferrari, prima affossato da un brutto trimestre in primavera, andamento dal quale il titolo ha tentato di reagire due volte andando in entrambi i casi a rimbalzare sulla fortissima resistenza di 450 disegnando il più classico dei doppi massimi. Il terzo tentativo ha avuto un esito ancora più infausto, con un crollo scatenato in ottobre dalla comunicazione degli obiettivi finanziari futuri, che contengono stime al rialzo per il 2025 e un dividendo in linea con le attese, ma anche i target 2030 che sono stati considerati troppo prudenti, e letti da molti come un segno di contrazione.
- A questo punto ci troviamo a fare i conti con un rendimento annuo pari al -15.98%, decisamente non all’altezza per un titolo appartenente a un segmento che non conosce la crisi attuale tipica del settore automobilistico retail.
Stellantis

Prima parte dell’anno difficile per Stellantis, alle prese con un settore automotive che non ha le idee ben chiare su quello che sarà il suo futuro nei prossimi anni.
Il forte crollo iniziale si è poi incanalato in una fase laterale, definita da una linea di resistenza e una di supporto ben definite, all’interno delle quali le quotazioni si trovano da mesi.
- Il triangolo asimmetrico con massimi decrescenti ha rotto a inizio ottobre, dando agli investitori qualche speranza di un recupero di un risultato annuo cha a oggi è pari a -30.28%, purtroppo l’ottimismo si è infranto sull’uscita delle trimestrali al 30 settembre, che se pur indicano alcuni dati positivi su un recupero delle vendite, non sono state accolte favorevolmente dal mercato.
Tesmec

I dati di bilancio non sono sicuramente esaltanti, eppure il colosso delle infrastrutture sta dando ai suoi investitori un 2025 ricco di soddisfazioni, con un rendimento da inizio anno pari al +68%, interamente realizzato nei mesi estivi di agosto e settembre e leggermente in calo nel mese di ottobre.
Da un mese infatti le quotazioni sono entrate in un triangolo asimmetrico discendente, con un fortissimo supporto a 11 e una serie di massimi in calo.
- Una formazione di questo tipo dovrebbe andare in break out nei prossimi giorni, vedremo in quale direzione: la struttura del triangolo suggerisce una direzione short ma il supporto di 11 si sta rivelando davvero robusto.
Anima

Un 2025 decisamente positivo per la quotazioni dei titoli del sistema bancario italiano, ma il colosso italiano del risparmio gestito e dei fondi pensione non sembra averne beneficiato, dovendo affrontare diverse difficoltà, a cominciare da un mese di aprile nel quale ha perso il 15% del proprio valore, risultato che ha inciso sul proseguimento dell’anno, che era partito sotto ben altri auspici, come il massimo di 7.1 a febbraio lasciava pensare.
Il tentativo di recupero primaverile si è poi insabbiato in un canale laterale, compreso tra massimi sulla resistenza di 6.3 e minimi sul supporto di 6.050, che sta consentendo un’ottima operatività ai trader long/short ma che conferma un risultato annuo negativo, al momento pari al -6.39%, al quale bisogna tuttavia aggiungere un ottimo dividendo.
- Gli indicatori di analisi tecnica forex ci restituiscono l’immagine di un titolo al momento fermo.
Diasorin

Per Diasorin un anno da dimenticare: dopo un inizio anno debole, dalla primavera le quotazioni della società leader nella diagnostica medica si sono incanalate in un trend ribassista con massimi e minimi decrescenti ben delineati.
- Un andamento nel complesso deprimente che a oggi porta un rendimento su base annua del -23%, nemmeno sostenuto da un dividendo interessante.
Generali

Generali sta vivendo un 2025 di elevata volatilità, con fasi ampie e opposte ma che rientrano all’interno di un lungo triangolo con massimi decrescenti e minimi crescenti ben definiti, che a oggi permette un rendimento annuo positivo pari al +22%.
- Il recente breakout ribassista sembra rientrare, a significare che il mercato non sta puntando tanto a una fase short del titolo, quanto piuttosto a un mantenimento dei valori per la fine dell'anno.
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Fila

Un 2025 difficile e in salita per il celebre produttore di penne e matite che ci mostra un grafico certamente peggiore delle aspettative, con un risultato annuo che al momento si attesta su un rendimento di -8%, al quale bisogna aggiungere però il pagamento di un dividendo eccezionale, grazie comunque a un inizio formidabile che ha permesso di mettere fieno in cascina prima dei due fortissimi cedimenti short in primavera e in estate.
- Il chiaro canale rialzista all’interno del quale le quotazioni si muovono dal mese di agosto ha subito la settimana scorsa un break out short che non lascia molto ottimisti su una ripresa significativa delle quotazioni entro la fine dell’anno.
Moncler

Un inizio 2025 brillante per il noto brand di moda, che a febbraio tocca un eccezionale massimo in area 70 prima di avviare una prolungata fase short semestrale composta da tre onde ribassiste short-long-short, perfettamente leggibili da chi conosce la teoria di Elliott e le dinamiche grafiche più raffinate.
Durante l’estate la struttura negativa si consolida all’interno di un canale laterale ben delineato da supporto e resistenza, ideale per strategie di trading long/short ma con un rendimento annuo che al momento si attesta su un modesto +2%.
- Il recente break-out rialzista del canale sembra aver esaurito la forza propulsiva. Vedremo se sul supporto, pari alla ex resistenza, ci sarà un nuovo rimbalzo long o un rientro nel canale laterale.
Marr

Anche per Marr il 2025 si presenta complesso: dopo una sequenza di movimenti contrastanti, dalle scorse settimane estive le quotazioni si sono inserite in un triangolo asimmetrico ribassista, sostenuto da un solido supporto in area 9 e da una linea di resistenza discendente che evidenzia massimi short via via più bassi.
- Il breakout rialzista di inizio ottobre, pur interessante sul piano tecnico, non sembrava al momento in grado di produrre una reale inversione di trend, come avevamo detto la settimana scorsa: puntualmente stiamo assistendo a un rientro delle quotazioni a ritracciare la fortissima resistenza a 9 euro.
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