Nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni il valore della coppia valutaria euro dollaro statunitense è risultato particolarmente volatile a causa del termine del government shutdown, ovvero la chiusura forzata del governo statunitense indotta dall’assenza di un piano di spesa pubblica. Il termine dello shutdown ha inizialmente indotto una pressione rialzista nella coppia per via dell’incertezza legata ai prossimi dati macroeconomici. Successivamente, però, vari membri della Federal Reserve hanno annunciato che per via dell’assenza dei dati un prossimo taglio a dicembre risulta poco probabile, causando un apprezzamento del dollaro.

- Settimana scorsa l’euro dollaro statunitense si è spinto al rialzo del +0.51% terminando la settimana leggermente al di sopra del livello 1.1610 dollari per euro.
- Da un punto di vista di previsioni forex, nel corso degli ultimi mesi il tasso di cambio della coppia valutaria euro dollaro statunitense si è spostato orizzontalmente all’interno del range tra 1.1575 e 1.18 dollari per euro all’interno del quale si è formata una trendline ribassista. Questa trendline ha invertito il trend al ribasso portando ad una rottura del supporto a 1.1575 dollari per euro prima di una inversione di trend al rialzo ed una ripresa delle negoziazioni al di sopra di questa soglia.
- Da un punto di vista macroeconomico, nel corso della settimana sono in programma moltissimi importanti annunci macroeconomici tra cui gli FOMC Minutes in programma per mercoledì sera e tantissimi dati relativi al mercato del lavoro in programma per giovedì, incluso la maggior parte dei dati non annunciati relativi agli ultimi due mesi.
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La Fine del Government Shutdown Riduce la Probabilità di un Prossimo Taglio della Federal Reserve
Nel corso della settimana la coppia valutaria euro dollaro statunitense si è prevalentemente spostata al rialzo in direzione del precedente massimale relativo a seguito dei rumours relativi al possibile termine del government shutdown statunitense, il quale è ufficialmente finito giovedì 13 novembre dopo oltre 40 giorni.
La prima pressione rialzista è stata indotta dall’aumento di incertezza in quanto con la ripresa del governo è anche stata assicurata la pubblicazione della maggior parte dei dati macroeconomici non precedentemente annunciati a causa della chiusura del governo. Secondo gli analisti, grazie alla chiusura il mercato ha iniziato a prezzare uno scenario particolarmente positivo nel breve/medio periodo, significativamente diverso da quello che verrà mostrato dai dati, causando una rapida svalutazione del dollaro.
Nonostante ciò, verso la conclusione di settimana scorsa vari membri della Federal Reserve hanno tenuto una conferenza stampa e il consensus generale è risultato essere una minore convinzione per un eventuale prossimo taglio a settembre per via della maggiore incertezza legata alla precedente assenza di dati. Queste dichiarazioni hanno causato un rapido apprezzamento del dollaro, invertendo il trend della coppia valutaria ERU/USD.
Attualmente la probabilità di un prossimo taglio durante il meeting del 10 dicembre risulta essere solamente di circa il 45%, significativamente inferiore al 62% di una settimana fa e del 94% di un mese fa.
L’EUR/USD Compie un Break-Out al Rialzo e si Consolida
Osservando la struttura tecnica della coppia valutaria è possibile notare come nel corso dell’ultima settimana di negoziazioni la coppia EURUSD abbia seguito lo scenario identificato dalla precedente previsione, la quale aveva delineato un probabile proseguimento rialzista al seguito del break-out al rialzo della resistenza a 1.1575 dollari per euro.
Successivamente, la coppia valutaria ha iniziato a rallentare segnalando un probabile test del supporto in corrispondenza della precedente zona di resistenza a 1.1575 dollari per euro.
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Outlook Settimanale Euro Dollaro Americano
- Attuale livello di resistenza: 1.1600 dollari per euro.
- Attuale livello di supporto: 1.1575 dollari per euro.
- Target al rialzo: 1.18 dollari per euro, il precedente massimale relativo.
- Target al ribasso: 1.14 dollari per euro, il precedente minimo relativo.
Considerando sia l’attuale scenario macroeconomico che la struttura tecnica, lo scenario settimanale più probabile risulta essere un proseguimento della pressione ribassista in direzione del livello di supporto orizzontale a 1.1575 dollari per euro in attesa di un eventuale nuovo periodo di consolidamento orizzontale.
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