- Il grafico giornaliero dell’S&P 500 mostra una tendenza rialzista.
- L’S&P 500 resta in laterale sotto la resistenza a 6.915 – 6.953 USD da ottobre.
- I volumi scambiati saranno più bassi del solito questa settimana, per la seduta ridotta di mercoledì 24 e la festività di giovedì 25.
- Gli ultimi report macroeconomici statunitensi hanno evidenziato una certa debolezza.
- Attenzione questa settimana al PCE di ottobre e alla revisione del PIL del terzo trimestre.
Analisi del grafico settimanale sull’S&P 500

Dal grafico settimanale dell’S&P 500 si vede che l’indice di riferimento statunitense mantiene una tendenza rialzista. Tuttavia, nelle ultime settimane attraversa una fase di consolidamento e non si stanno toccando nuovi massimi storici.
In ogni caso, ciò non implica che la tendenza di fondo sia in discussione. Su questa temporalità non emergono segnali che suggeriscano debolezza.
Analisi del grafico giornaliero sull’S&P 500

Nel grafico giornaliero si nota che l’S&P 500 è laterale dalla fine di ottobre. Si è formata una resistenza poco sotto il massimo storico, che ha frenato i tentativi di salita per tutto questo periodo. Nelle ultime 3 settimane, il prezzo è rimasto in un range stretto molto vicino a questa resistenza, senza riuscire a romperla.
Un breakout della resistenza a 6.915 – 6.953 USD costituirebbe un segnale di forza. Tuttavia, prima di aprire posizioni long, sarebbe opportuno attendere anche il superamento del livello psicologico dei 7.000 USD. Al contrario, se il prezzo formasse un pattern di inversione sotto uno di questi due livelli, si potrebbe valutare un posizionamento short in attesa di una discesa verso 6.560 USD.
Vari fattori segnalano pessimismo sulla borsa statunitense
La scorsa settimana nella borsa americana il settore tecnologico ha dato segnali di debolezza, alimentando i timori di un possibile scoppio della bolla dell’intelligenza artificiale. Valutazioni apparentemente eccessive e diffidenza verso l’enorme spesa in data center e altre infrastrutture stanno mettendo in allarme molti investitori. Pian piano escono dal treno in corsa, aumentando la pressione in vendita.
Non va dimenticato che il fattore che ha spinto l’S&P 500 al rialzo negli ultimi tempi è stato il forte balzo dei semiconduttori e dei big tech. Non appena l’interesse per questi titoli si riduce, viene a mancare il sostegno a ulteriori rialzi.
Inoltre, la bassa probabilità che la Fed tagli nuovamente i tassi a gennaio riduce l’appetito per il rischio tra gli investitori.
Dall’altro lato, i dati macro pubblicati la scorsa settimana hanno generato pessimismo sull’economia USA. Il tasso di disoccupazione è salito in novembre al 4,6%, sui massimi degli ultimi 4 anni. I PMI di dicembre sono risultati peggiori delle attese, evidenziando la crescita più bassa degli ultimi 6 mesi.
Anche il report sulle vendite al dettaglio di ottobre e le vendite di case esistenti di novembre sono stati più deboli del previsto, mostrando una contrazione della capacità di spesa delle famiglie.
La lettura complessiva di tutti questi fattori punta a un raffreddamento dell’economia statunitense nel medio termine e a una perdita di fiducia verso l’azionario, che possono tradursi in movimenti ribassisti sull’S&P 500 nel breve e medio periodo.
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Cosa devi tenere presente questa settimana se intendi operare sull’S&P 500?
Nel corso della settimana che inizia entreremo a pieno nelle festività natalizie. Giovedì 25 la borsa sarà chiusa e mercoledì 24 ci sarà una seduta ridotta, con chiusura alle 13:00 (ora di New York). Inoltre, è probabile che molti trader siano in vacanza nei giorni precedenti e successivi. Di conseguenza, possiamo aspettarci volumi inferiori al normale e una minore probabilità di movimenti intensi.
Il numero di report relativi all’economia degli Stati Uniti che verranno pubblicati questa settimana sarà inoltre ridotto a partire dalla Vigilia di Natale:
| Giorno | Report | Note |
|---|---|---|
Lunedì | Indice dei prezzi PCE core (spesa per consumi personali) di ottobre | È l’indicatore d’inflazione preferito della Fed. Valori superiori alle attese possono spingere l’S&P 500 al ribasso e viceversa. |
Martedì | PIL del 3º trimestre | Una flessione rispetto al dato precedente sarà un segnale ribassista per la borsa. Un aumento, un segnale rialzista. |
Martedì | Indice di fiducia dei consumatori del Conference Board di dicembre | Valori superiori alle attese indicheranno consumatori più propensi a spendere (segnale rialzista per la borsa) e viceversa. |
Martedì | Previsioni di PIL per il 4º trimestre della Fed di Atlanta | Previsioni di crescita superiori alle attese genererebbero ottimismo verso la borsa e viceversa. |
Martedì | Vendite di nuove abitazioni in ottobre e novembre | Dati migliori del previsto indicano acquisti di case superiori al previsto, segnale di forza dell’economia che può spingere la borsa al rialzo. Valori peggiori avrebbero l’effetto opposto. |
Mercoledì | Nuove richieste e rinnovi dei sussidi di disoccupazione | Dati superiori alle attese implicano un aumento dei disoccupati, negativo per consumi e crescita economica (segnale ribassista). Il contrario sarebbe un segnale rialzista. |
Analisi Tecnica di AAPL, MSFT, GOOGL, AMZN, META, NVDA, TSLA
Diamo un'occhiata alla situazione delle Magnifiche Sette e vediamo quali sono le prospettive e i livelli più rilevanti da tenere d'occhio durante la settimana di Natale.
Apple (AAPL)
Grafico settimanale di Apple

Grafico giornaliero di Apple:

Dopo la rottura del supporto a 277 USD, la quotazione di Apple è scesa fino all’area di 267 USD. Quest’area era stata il limite inferiore del range in cui il titolo si era mosso tra il 29 ottobre e il 26 novembre. Il livello è tornato a fungere da supporto e la pressione in acquisto è aumentata quando il prezzo lo ha toccato giovedì. La candela di rifiuto formatasi al termine di quella seduta suggerisce che la domanda potrebbe aver assorbito l’offerta e che il mercato potrebbe iniziare a muoversi al rialzo d’ora in avanti.
- Nei prossimi giorni dovremo tenere ben d’occhio i 277 USD.
- Se il prezzo li superasse, c’è un’alta probabilità che si diriga verso il massimo storico: sarebbe uno scenario favorevole per aprire posizioni compratrici.
- Al contrario, una rottura ribassista dell’area 265–267 USD potrebbe comportare la continuazione del ritracciamento in corso e spingere il prezzo verso 260 USD.
Microsoft (MSFT)
Grafico settimanale di Microsoft:

Grafico giornaliero di Microsoft:

Nel corso delle ultime settimane, Microsoft ha trovato supporto intorno a 465–470 USD. Da quando è stata raggiunta quest’area il 21 novembre, i ribassi si sono arrestati e il prezzo si è stabilizzato tra questo livello e la resistenza a 493 USD. Quest’area di supporto è particolarmente importante, perché coincide con le vicinanze della media mobile a 50 periodi del grafico settimanale.
Qualora venisse violata, potremmo assistere a un aumento della pressione in vendita sulle azioni Microsoft, che porterebbe la quotazione ancora più in basso (il successivo livello di supporto si trova a 450 USD).
- Un breakout del livello psicologico di 500 USD sarebbe un segnale di forza.
- Metterebbe fine alla fase di lateralità in corso e recupererebbe parte di quanto perso durante i ribassi.
- Potremmo utilizzarlo come segnale per aprire posizioni compratrici.
Alphabet (GOOGL)
Grafico settimanale di Alphabet/Google:

Grafico giornaliero di Alphabet/Google:

I rialzi registrati da Google giovedì e venerdì hanno fatto sì che la candela della scorsa settimana chiudesse con una lunga ombra inferiore e un corpo piccolo. Si tratta di un pattern che suggerisce rifiuto e indicherebbe che la pressione in acquisto è aumentata. Questo potrebbe porre fine alla correzione che si è sviluppata nelle ultime settimane.
In ogni caso, nel grafico giornaliero continuano a prevalere segnali di debolezza. La struttura del prezzo mostra massimi e minimi via via più bassi e sia l’indice di forza relativa (RSI) sia il MACD sono in calo.
- Pertanto, prima di pensare ad aprire posizioni compratrici, dando credito all’ipotesi suggerita dalla candela di rifiuto, è necessario attendere qualche segnale di forza (ad esempio, il superamento di aree di massimi oppure un incrocio delle linee nel MACD).
- Finché ciò non si verifica, l’approccio più appropriato è restare alla finestra.
Amazon (AMZN)
Grafico settimanale di Amazon:

Grafico giornaliero di Amazon:

Le ultime sedute non hanno portato cambiamenti alla situazione di Amazon. Come si osserva nel grafico giornaliero, la quotazione continua a muoversi in modo irregolare tra il supporto a 211–215 USD e la resistenza a 239 USD. RSI e MACD restano piatti e indicano che domanda e offerta sono in equilibrio.
In questo contesto è poco probabile che si verifichino ampi rialzi o ribassi. In casi del genere, di solito si osservano rimbalzi agli estremi del range laterale.
- Pertanto, se dovessimo vedere salite, ci prepareremmo ad aprire una posizione corta non appena comparisse un pattern di inversione sotto la resistenza.
- Al contrario, se la quotazione di Amazon scendesse, attenderemmo un rimbalzo sul supporto.
- In entrambi i casi, l’obiettivo di profitto si collocherebbe poco prima del livello opposto.
Meta (META)
Grafico settimanale di Meta:

Grafico giornaliero di Meta:

La quotazione di Meta è salita leggermente durante la scorsa settimana. Tuttavia, il prezzo sembra avere difficoltà a stabilizzarsi al di sopra della media mobile a 50 periodi in questa temporalità.
Dal grafico giornaliero vediamo che l’area dei 681 USD sta fungendo da resistenza. Ha provocato un rimbalzo al ribasso all’inizio del mese e un fakeout il giorno 12, per cui è probabile che torni a respingere il prezzo se dovesse avvicinarsi nei prossimi giorni. Anche MACD e RSI sono rimasti laterali nelle ultime sedute, il che indica che il prezzo potrebbe continuare a muoversi in modo erratico nel breve termine.
- Un rimbalzo sotto la resistenza offrirebbe uno scenario favorevole per operare in corto.
- Al contrario, per pensare di comprare Meta, dovrebbe verificarsi un breakout della resistenza indicata.
Nvidia (NVDA)
Grafico settimanale di Nvidia:

Grafico giornaliero di Nvidia:

Venerdì scorso, Nvidia è tornata a salire dopo un’intera settimana di movimenti al ribasso. È un segnale di forza e riporta l’ottimismo verso un possibile termine della correzione in corso. Tuttavia, come si osserva nel grafico giornaliero, la quotazione resta in una struttura di massimi e minimi decrescenti.
Se il prezzo dovesse violare l’area dei massimi a 185–188 USD, questa formazione verrebbe infranta e ci troveremmo di fronte a un massimo più alto del precedente, a sostegno dell’ipotesi di una ripresa. Nel caso in cui tale rottura fosse accompagnata da segnali di forza negli indicatori tecnici, avremmo uno scenario favorevole per operare long.
- L’obiettivo per la presa di profitto si collocherebbe in prossimità del massimo storico.
- Al contrario, nuove discese nei prossimi giorni darebbero continuità alla formazione ribassista.
Tesla (TSLA)
Grafico settimanale di Tesla:

Grafico giornaliero di Tesla:

La scorsa settimana c’è stato un breakout della resistenza a 465 USD, che frenava i progressi di Tesla da ottobre. Questo è stato visto come un importante segnale di forza. Poco dopo si è tentato un nuovo breakout sulla resistenza a 488,54 USD, che fino a quel momento rappresentava il massimo storico. Il prezzo è arrivato a 495,28 USD, ma non è riuscito a mantenersi al di sopra del livello violato. Il risultato è stata una vela di rifiuto nel grafico settimanale, che suggerisce una certa debolezza.
In ogni caso, il ritracciamento non ha riportato il prezzo al di sotto del livello precedente, il che ci indica che si è trasformato in un punto di supporto. In questo momento dobbiamo rimanere attenti a quest’area e al recente nuovo massimo storico.
- Per comprare Tesla, dovremmo vedere un breakout pulito del tetto, seguito da una consolidazione al di sopra del livello.
- Al contrario, potremmo aprire posizioni di vendita allo scoperto se venisse perso il supporto a 465 USD.
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