Anche questa volta l'analisi tecnica ci sostiene nelle nostre previsioni che avevano individuato per tempo una formazione testa spalle che tradizionalmente
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Il break out del massimo di fine marzo 2025 non rientra e conferma la fase long
Un 2025 incredibile per Telecom Italia, che realizza ad oggi un rendimento del +73.5% e che fa del colosso telefonico uno dei principali protagonisti del mercato azionario italiano.
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Il mercato stenta nel riconoscere a Saipem i buoni risultati industriali e sembra piuttosto ignorare il titolo che non riesce a chiudere la formazione short/long con vertice minimo nel mese di aprile.
Chiara formazione testa-spalle per Leonardo, che dopo un inizio 2025 in forte rialzo va a disegnare una formazione testa-spalle che mette la parola fine alla corsa, per lo meno nel breve termine.
La fase rialzista degli ultimi 3 mesi non accenna a diminuire e l’analisi tecnica conferma la positività del mercato su Eni, confermata dalle politiche industriali e finanziarie di Eni.
Il secondo breakout di Intesa San Paolo lancia il titolo verso le quotazioni top di 5.5, dalle quali viene prepotentemente rimbalzato verso i valori del canale laterale evidenziato.
Il breakout positivo del canale rialzista segnala una forza propulsiva incontenibile. Un mese di luglio da incorniciare per Prysmian che mette a posto il rendimento annuo.
Fase laterale per Saipem, ma volatilità e volumi elevati che indicano una volontà di movimento. Nuovi impulsi sul lato industriale, accompagnati però da un aumento dei costi.
La fase laterale è ormai evidente e il crollo dei volumi di scambio va in una direzione di una forte diminuzione di interesse da parte degli investitori istituzionali.
Chiusura del triangolo annuale per il titolo Ferrari. Situazione industriale convincente ma che non riesce a scaricarsi su un andamento altrettanto convincente del titolo.
Il break out improvviso della fine della settimana scorsa riporta violentemente le azioni STMicroelectronics in terreno negativo da inizio anno.
Il secondo break out conferma la ripresa della fase long delle azioni Unicredit e rendimenti da inizio anno che si attestano al +63.5%.
Siamo positivi sulla seconda parte dell’anno di Eni e consigliamo entrate long anche agli investitori che ancora non hanno il titolo in portafoglio.
Ad oggi la fase negativa si può considerare conclusa e i rendimento da inizio anni di oltre il +7% comincia a dare un senso ad un 2025 che ad un certo punto si era messo male.