Campari rimbalza su voci di riassetto (Averna, Braulio, Zedda Piras). Titolo in recupero dal supporto; sentiment in miglioramento e target verso area 6 con volatilità elevata.
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Apertura debole del Ftse Mib per lo stacco dividendi: banche e utility in focus, con Eni e Inwit generose e Recordati più prudente.
Secondo segnale ribassista su Leonardo e mercato nervoso. Rendimento annuo ancora elevato, mentre commesse e partnership internazionali sostengono il profilo industriale.
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Rendimento annuo negativo e quotazioni in laterale frenano Saipem. La fusione con Subsea7 migliora outlook e backlog, ma la ripresa duratura dipende da progressi concreti su ricavi e margini.
Dopo i massimi, Enel corregge complice il downgrade. Restano solidi i driver: politica di dividendi e profilo industriale. Fase di assestamento in corso dopo un 2025 comunque brillante.
Struttura rialzista intatta e quotazioni stabili. Il nuovo giacimento in Algeria e il buyback sostengono fiducia e dividendi, mentre i volumi tornano nella norma.
TIM frena ma il trend di fondo resta rialzista. Il sentiment è sorretto da ipotesi di M&A e view degli analisti, mentre i conti restano misti. Area psicologica chiave ancora calamita per i prezzi.
Settimana di correzione per il settore bancario: rendimenti da inizio anno restano alti ma si riducono. Il calo del Ftse Mib coinvolge i principali istituti; Intesa e Unicredit scendono nettamente. Panorama su 10 titoli in vista del 2026.
Perché valutare obbligazioni della Banca Mondiale in USD a 18 mesi, step-up 2,7%/2,8%, rendimento stimato circa 5% e tassazione 12,5%. Rischio cambio EUR/USD, view su USD in rafforzamento.
Prezzi in frenata (+1,2% a/a; -0,3% m/m). Rallentano energia e alimentari. Per la liquidità a 12 mesi: conti deposito (fino al 3%, tassazione 26%) ed ETF monetari più diversificati.
Cinque “pecore nere”: Amplifon (-45%), Diasorin (-41%), Stellantis (-30%), STM (-15%), Ferrari (-13%). Perché hanno sofferto, quali catalizzatori restano e come valutarle in ottica 2026.
Anno eccezionale: raddoppio per gli azionisti e poi consolidamento. La view dipende dall’esito della gara Nmh nel Regno Unito; business operativo vivace ma incognita su Yeovil.
Anno record: +100,7% con canale rialzista che ora si appiattisce su 0,50. Rally guidato da attese di M&A e view degli analisti; margini e FCF deboli. Probabile fase di stabilizzazione.
Anno complicato per Saipem: rally fallito e nuova debolezza, ma il supporto a 2,20 € regge. Le commesse BGUP (8,5 mln) aiutano l’operativo. Assestamento 2,25–2,30 con rischio volatilità.
ENI: anno vivace tra crollo, forte rialzo, laterale e nuova ripartenza. +25% YTD, fondamentali solidi, buyback attivo (78 mln acquisti; 5,34% in portafoglio) e politica di dividendi attrattiva. Focus sul momentum a fine anno.