Di: Jonathan Miller
Il rimbalzo del settore immobiliare e della spesa dei consumatori negli Stati Uniti, si è tradotto nell’importante rafforzamento del Dollaro e nella possibilità d’anticipazione del termine delle misure di stimolo da parte delle Federal Reserve; i traders scommettono già per un aumento dei tassi d’interesse. Le cifre del settore lavorativo hanno incoraggiato il Dollaro e fomentato i relativi guadagni negli asset in dollari. Nella corsa alla svalutazione delle valute, la Federal Reserve era stata una delle prime banche centrali ad attuare dei programmi d’allentamento quantitativo e acquisto di asset. Tuttavia, con la prossima data d’uscita in rapido avvicinamento, la minaccia di ritirare gli 85 miliardi di dollari di liquidità aggiuntiva provoca un volo della valuta americana nei confronti dei suoi rivali.
Nel frattempo, L’Unione Europea continua a combattere con l’elemento “unità” mentre la contrazione economica impedisce i prestiti e la crescita. Si rafforza la possibilità di una riduzione del tasso d’interesse da parte della Banca Centrale Europea nella prima metà del 2013, anche se la questione resta quella di conoscere il futuro del tasso di deposito, nel caso la BCE abbassasse il tasso di prestito di 25 punti base. Le cifre del PIL e dell’inflazione spingeranno veramente Mario Draghi a fare “il possibile” per preservare l’Euro.
Dal punto di vista tecnico, l’Euro Dollaro si mantiene nell’intervallo ribassista in più settimane, poiché il miglioramento dei numeri dagli Stati Uniti e l’indebolimento di quelli dell’Eurozona, favoriscono un ritiro della coppia. Il cambio Euro Dollaro si è scambiato molto fortemente nelle ultime settimane e le rotture recenti al di sotto del livello 1,30 potrebbero vedere la coppia scendere ulteriormente sulla base di una vendita tecnica. Il livello di supporto principale nel termine più lungo resta 1,2870 con il prossimo livello maggiore verso il basso a 1,2660. Verso l’alto, la resistenza nel termine più breve si trova a 1,3050 e più in là a 1,3160. L’oscillatore stocastico sembra leggermente nell’ipervenduto sul grafico ad 1 ora, ulteriore pressione alla vendita sarà probabilmente il risultato dei dati macroeconomici negativi, con la media mobile a 50 giorni che si dirige verso il basso e la media mobile a 200 giorni che supporta l’Euro Dollaro.