Parte della campagna per l’elezione del Presidente Trump ha riguardato l’impegno per l’abrogazione dell’Affordable Care Act, conosciuto anche come “Obamacare”. Nei circoli democratici è vista come la legge principale del mandato di Obama, ma è stata contrastata con ferocia da alcuni repubblicani al Senato e al Congresso.
Il Presidente intende obbligare ad un voto sulla sua proposta, l’American Healthcare Act, il "Trumpcare", oggi al Congresso. Tuttavia, la legge sta trovando opposizione all’interno del suo stesso partito, dove alcuni affermano che si spinga troppo oltre, mentre secondo altri non sarebbe abbastanza audace. Obbligando al voto in Congresso, l’amministrazione di Trump spera di obbligare il partito a sostenere la propria posizione, poiché l’alternativa sarebbe lasciare in vigore l’ Obamacare.
Il portavoce (repubblicano) della Camera Paul Ryan ha dichiarato: "Per sette anni e mezzo abbiamo promesso ai cittadini americani che abrogheremo e rifaremo quella legge che non funziona, perché sta collassando e deludendo le famiglie, e domani procederemo”.
I critici alle proposte di Trump (da entrambe le fazioni politiche) suggeriscono che lascerebbe un maggior numero di americani poveri senza assicurazione medica. L’Affordable Care Act ha assicurato 20 milioni di americani precedentemente scoperti. Un’obiezione mossa all’Obamacare è stata l’aumento dei premi; la proposta di Trump è quella di coprire più americani ad un prezzo minore, ma questa affermazione è già stata messa in discussione dall’Ufficio di bilancio del Congresso, che ha previsto che il numero di cittadini non assicurati salirebbe invece dagli attuali 10 milioni a 24 milioni nel 2026.
Si tratta di una faccenda importante per la comunità degli investitori, perché questo è stato visto come un test delle probabilità di Trump nell'essere in grado di far passare le proprie riforme fiscali al Congresso e al Senato. Si pensa che le preoccupazioni per la resistenza alle proposte di legge di Trump siano colpevoli degli ultimi cali nei principali mercati azionari e del calo del Dollaro contro lo Yen nonostante l’aumento dei tassi della scorsa settimana da parte della Federal Reserve, che avrebbe dovuto spingere il valore del greggio verso l’alto contro le principali valute globali.