Martedì l'euro è salito in rialzo durante gli scambi commerciali a Londra dopo un po’ di marcia indietro da parte di un consulente chiave della Casa Bianca il quale ha suggerito che i commenti fatti in precedenza per cui l'accordo con la Cina fosse di fatto “concluso”, erano stati fraintesi. Secondo Peter Navarro, il consigliere commerciale del Presidente, l'accordo rimane in essere; la notizia ha contribuito a lenire i nervi tesi dei commercianti, già nervosi per le ripercussioni del Coronavirus. I primi commenti sull'accordo commerciale USA-Cina avevano avuto un impatto negativo sul Dollaro australiano, aumentando al contempo la domanda di Yen giapponese come valuta bene rifugio. Ora che sembra essere tornata una parvenza di calma, il sentimento per entrambe le valute si è invertito.
Alle 11:11 a Londra, la coppia EUR/USD è stata scambiata in rialzo agli 1,1290$, con un guadagno dello 0,2487% e in calo rispetto al picco precedente degli 1,13066$. Anche l'AUD/USD è salito a 0,6928$, in rialzo dello 0,2591%, con la coppia che ha variato da un minimo di 0,68576$ a un picco di 0,69382$. L'USD/JPY è salito ai 107,0700 Yen, in aumento dello 0,15% rispetto al minimo precedente dei 106,734 Yen.
Sorpresa PMI dell'area UE
A contribuire a spingere l'euro in rialzo è stata la notizia che l'attività commerciale nella zona euro sembrava essersi ripresa inaspettatamente. Le letture preliminari del PMI per il mese di giugno in diverse nazioni dell'UE, tra cui Germania, Francia e l'intera UE, sono state tutte migliori di quanto gli analisti avessero previsto. I PMI francesi hanno ottenuto i risultati migliori, con numeri preliminari per il settore manifatturiero e dei servizi, nonché per il settore composito, che hanno segnato numeri al di sopra della soglia dei 50, rispettivamente a 52,1, 50,3 e 51,3. In Germania, il PMI per il settore manifatturiero è migliorato a 44,6, al di sopra dei 41,5 previsti, con il PMI composito a 45,8 contro un previsto 44,2. Il PMI composito dell'UE è arrivato con una lettura di 47,5; gli analisti avevano previsto un aumento a 42,4 (dal 31,9).